
Decimo appuntamento del 2011 con Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, oggi fa le proprie considerazioni su Amici di Maria De Filippi.
Accendo la tivù, lo ammetto, invece di guardare partite o film in giro per il satellite, ho scelto l’ultima puntatona di Amici 10, per chi segue la televisione, le ultime puntate rappresentano sempre un momento di interesse fuori dal comune, anche chi non guarda una trasmissione abitualmente, alla fine ci casca. Così il telecomando ha viaggiato in questa direzione, non avevo mai visto quest’anno una puntata intera, forse l’ultima risaliva all’edizione di qualche anno fa dove vinceva non mi ricordo neanche più chi. E’ bello vedere il talento, piace osservare il gran fermento verso giovani professionisti che stanno spiccando il volo, che vogliono riuscire a farcela nel campo del canto e del ballo, però c’è qualcosa che non mi torna. Amici è il vecchio, quasi antico ormai, Saranno Famosi mascherato, ragazzi che rincorrono un sogno e investono nella trasmissione tutti i loro desideri. Ormai non c’è più da chiedersi se questo possa essere giusto o sbagliato, la strada che si sta percorrendo è già stata imposta da qualcuno, forse è proprio il pubblico che ha scelto, non esistono più provini e sacrifici, i veri campioni escono esclusivamente da qualche talent show e Amici ne è la consacrazione mediatica.
Maria De Filippi è davvero la buona samaritana della tivù? Maria è forse una delle donne più buone che siano mai esistite sulla faccia della terra televisiva nostrana, pronta ad aiutare tutti questi ragazzi e a non lasciarli più? Non si sa la verità, in pochi hanno il privilegio di conoscere una stacanovista instancabile come Maria Mostro Sacro delle reti Mediaset, ma non solo. Campionessa d’ascolti e di emozioni, non si può andare contro ad una Regina di questa portata, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Quando guardo una simile professionista mi domando cosa possa pensare all’interno dei suoi ragionamenti, perché qualcosa di grande, immenso, dovrà pur esserci dentro quel cervello, un’ infrastruttura Machiavellica, un’opera ingegnosa di proporzioni cosmiche, chi è davvero Maria De Filippi? L’amica del popolo che incontra i suoi adepti accarezzandoli uno ad uno o una fredda arrivista senza scrupoli macina successi. Chissà, nessuno lo sa, un po’ come il verso del Coccodrillo. Però una frase ieri è rimbalzata a destra e sinistra nella mia testa già un po’ provata da Amici e da qualche ora di sonno mancata, ad un certo punto Roberto Vecchioni, il Professore d’Italia, alla fine della sua esibizione con il giovane Virginio, ringrazia la De Filippi con una frase a tratti sbalorditiva: “Si va così verso la gente, come fai tu. E l’ho capito da poco, ma l’ho capito”. Ecco, questo punto è stato il più interessante di tutta la trasmissione, più del cappello di Platinette, delle idee svalvolate di Mara Maionchi, dei giudizi della Celentano, del boa della Pina. Maria De Filippi va davvero incontro alla gente? Il suo modo di fare televisione è realmente quello che gli Italiani preferiscono? Non so, sono caduto in un baratro riflessivo a cui non so ben dare una risposta chiara, certo è che Donna Costanzo, di televisione se ne intende e anche tanto, ma sulla modalità di arrivare alle persone avrei da ridere.


