Il blob dei blog: Italia fuori. I telecronisti no?

Ieri sera quasi 22 milioni di italiani hanno guardato la partita, senza contare quelli che se la sono ascoltata alla radio, o l’hanno seguita in piazza o nei pub, insieme ad amici a perfetti sconosciuti, che per una sera sono diventati la miglior compagnia possibile.

Peccato, davvero: quando settimana scorsa, alla vigilia della partita Italia – Francia scrissi nella stessa rubrica, del sogno italiano che solo un miracolo avrebbe potuto far realizzare, dentro di me ci credevo e così anche ieri sera, mentre come voi mi facevo rodere il fegato dalla tensione.

E’ un gioco si dirà. Giusto, ma in quella palla calciata dai piedi di 22 giocatori, che come molti di voi avranno detto almeno una volta nella propria vita, sono pagati milioni di euro, c’era tutta la nostra speranza.

Il blob dei blog: Scusa Flavio… ma chi se ne frega!

Con l’Estate alle porte e le televisioni praticamente immobilizzate a causa degli Europei di calcio (ma è ovviamente un’ottima scusa per non prendersi la responsabilità di aver creato dei palinsesti che fanno pena, salvati solo da alcune serie televisive e i film), la notizia più importante nel mondo dello spettacolo è il matrimonio della bravissima (eufemismo) Elisabetta Gregoraci, con il bravissimo (fate voi) Flavio Briatore.

350 invitati (tra cui Mara Venier, Simona Ventura, Valeria Marini, Emilio Fede, Fernando Alonso), una Rolls Royce che accompagna gli sposi davanti alla chiesa, l’abito di lei firmato Roberto Cavalli e “addirittura” il blitz di Lucignolo al matrimonio, con due finte spose, che gli offrono lo scambio due (loro) al prezzo di una (la Gregoraci).

Che spettacolo e che invidia: Simon Le Bon, Marcello Lippi, Fabio Capello, Adriano Galliani c’erano e io no. La Perego addirittura ha vissuto, causa assunzione di Elisabetta a Buona Domenica, tutta la storia momento dopo momento. Come hanno fatto a non invitarmi?

Il blob dei blog: Forza Azzurri, ma ricordiamoci di Dino Risi

Finalmente gli Europei sono cominciati e la Rai, almeno stavolta, si è ravveduta, comprando l’intero pacchetto di partite, con gli ovvi risultati: vittoria in prima serata e nella fascia pomeridiana.

Il successo che hanno avuto i primi due giorni della rassegna continentale sono la dimostrazione che il pubblico ha voglia di calcio, malgrado la nazionale italiana non abbia ancora fatto il suo esordio.

Le motivazioni che spingono lo spettatore a seguire gli Europei vanno oltre il semplice tifo calcistico, che rimane comunque la ragione principale: l’italiano, oggi come oggi, ha bisogno di staccare la spina, ritrovare coesione con i propri concittadini, credere in qualcosa che è attuabile subito (la possibile vittoria della coppa) e condivisibile da tutti, qualcosa in cui non bisogna schierarsi, ma solamente appassionarsi.

Il blob dei blog: la Festa della Repubblica. C’è ancora qualcosa da festeggiare?

Oggi tutto tace: sarà perché la gente ha approfittato del ponte per godersi qualche giorno di vacanza fuori città, sarà perché qualcuno come nel film Mari del sud, con Diego Abatantuono, non avendo soldi nemmeno per una gita fuori porta si chiude in cantina per far finta di essere partito, fatto sta che intorno a me tutto tace e non si sente neppure l’audio di un televisore invadere questo silenzio.

Qualcuno magari approfitta di giorni del genere per fare un breve punto della situazione riguardo la propria vita, qualcun altro utilizza questo stato di calma apparente per non pensare ai propri problemi; io sfrutto la giornata per riflettere sull’afasia che ha colpito la televisione.

L’afasia televisiva. Bell’argomento da approfondire, forse il problema più grande che vive la nostra realtà televisiva insieme alla mancanza di creatività.

Il blob dei blog: due italiani vincono al Festival di Cannes, ma chi sono?

La vittoria di ieri al sessantunesimo Festival di Cannes di due pellicole italiane non può passare inosservata, intanto perché non accadeva da 26 anni, all’Italia, di vincere due premi al festival francese, poi, ed è secondo me l’aspetto più significativo, si conferma una nuova generazione di registi non ancora quarantenni (Paolo Sorrentino 38 anni il 31 maggio e Matteo Garrone 40 anni a metà ottobre), che possono affiancare Gabriele Muccino nell’esportazione del cinema di casa nostra in tutto il mondo, aspirando a livelli qualitativi d’eccellenza (non me ne voglia il regista de L’ultimo Bacio).

Chi sono Paolo Sorrentino, vincitore del premio della giuria per Il divo e Matteo Garrone, vincitore del gran premio della giuria con Gomorra? Conosciamoli meglio attraverso due schede introduttive.

Il blob dei blog: fortuna che c’è la MotoGp!

Fra I Cesaroni che ricapitolano e Un ciclone in famiglia che capitola, per l’ennesima volta e pesantemente con ascolti, che sarebbero buoni se li avesse fatti Rete 4 con Stranamore, è sempre più chiaro che la stagione televisiva è finita da un pezzo e volenti o nolenti dobbiamo sorbirci fino alla fine quello che passa il convento.

Il problema e che il convento passa sempre le stesse cose a distanza di mesi e anni, ma ovviamente non quello che piace al pubblico, ma tutto ciò che il pubblico non ha gradito e che, visto che è stato prodotto, va trasmesso.

Così, il caso della disastrosa fiction di Canale 5 interpretata da Massimo Boldi, che non diverte per niente, proposta in tutte le salse e in qualsiasi giorno della settimana, non rimane isolato e i risultati, quasi fosse una formula matematica, sono sempre gli stessi, descrivibili con una sola parola: FLOP.

Il blob dei blog – Flusso di coscienza e non solo

Tutti si scandalizzano di una persona, Marco Travaglio, che va in televisione e racconta di ciò che documenta sul proprio libro (certo, se parlasse dell’amore tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi forse non darebbe fastidio a nessuno, sarebbe amato da tutta la classe politica e incasserebbe molto di più), ma nessuno batte ciglio per la pochezza della nostra televisione, vuota di idee (dove la più originale è il twister di Buona Domenica), poco educativa, che esalta personaggi come Fabrizio Corona, trasmettendolo in prima serata, ma che crea confusione nei ragazzi quando si parla di Aldo Moro (confuso con Lele Mora o con il simpatico Fabrizio Moro).

Fortunatamente in mezzo al nulla del Weekend, iniziato con Caterina Balivo e l’emozionante programma Dimmi la verità, dove coppie di vip e semivip sputtanano la propria vita a tutti, e continuato con la retorica de L’Arena e l’idiozia di Buona Domenica (il pubblico, questa settimana, attraverso il televoto doveva decidere se le donne tradiscono più degli uomini… No Comment) ecco uno spiraglio di luce: Per un pugno di libri.

Preciso: ventiquattro ore al giorno di programmi culturali personalmente non le reggerei, ma quando trovi un conduttore come Neri Marcorè, che pone una serie di domande sul libro della settimana (che sono nettamente più impegnative di quelle di Alta Tensione e Fifty-fifty) e un gruppo di ragazzi normalissimi che rispondono e si divertono, non si può cambiare canale perché scene del genere difficilmente si vedono.

Il blob dei blog: il periodo di garanzia sta finendo!

Avete mai sentito parlare del periodo di garanzia? Se non sapete cosa sia, ve lo spiego in maniera semplice e fantozziana, perché è fondamentale per capire la considerazione che hanno di noi i canali televisivi.

Dicesi periodo di garanzia quel periodo di tempo, diviso in due tronconi (uno dal 16 settembre a metà dicembre, l’altro da Gennaio ai primi di Giugno), in cui una rete deve garantire gli ascolti ai propri inserzionisti.

Il periodo di garanzia sta per finire, a dimostrazione del fatto che tutte le trasmissioni più importanti o sono concluse (Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi, Il Senso della Vita, Ti lascio una canzone) o stanno per arrivare al capolinea (Striscia la notizia, Uomini e Donne, I cesaroni, Domenica In, Buona Domenica, La Corrida) e con l’estate sta per entrare in vigore (come se si parlasse di ora legale) il periodo di non garanzia.

Il blob dei blog: quando non sai di cosa parlare…

L’estate si avvicina a passi da gigante, i ponti per le vacanze si sprecano (passato quello del 25 Aprile ora arriva quello del primo maggio) e la televisione non sa più cosa trasmettere, soffocata dalla paura di non riuscire a fare ascolti, ma timorosa di provare nuovi format (Alta tensione è già andato in onda l’anno scorso e Fifty-fifty stenta a decollare, continuando a cambiare le proprie regole del gioco, seppur abbia lo stesso conduttore del Milionario, Gerry Scotti, nonché la stessa grafica e una musichetta iniziale molto simile).

Purtroppo, quest’anno, anche la stagione delle repliche è partita troppo presto (Dr. House su tutti, ma non dimentichiamoci di Rai2 o quello successo qualche mese fa con Il commissario Montalbano…) e alcuni programmi vengono allungati per non perdere audience (ieri sera Amici Live, che dovrebbe essere l’ultima protesi di Amici di Maria De Filippi e ogni settimana, ormai, I Cesaroni che invece del doppio appuntamento vengono diluiti in due serate).

Non va meglio ai programmi pomeridiani della domenica: gli argomenti vecchi vengono reciclati (in perfetto stile ecologista) e quelli nuovi sono solo pubblicitari (ieri Baudo intervistava Alessandro Preziosi, che la sera sarebbe stato protagonista de Il commissario De Luca, mentre la Perego si portava avanti col lavoro, parlando de I liceali, in onda da Venerdì 16 Maggio su Canale5, con i protagonisti Claudia Pandolfi e Giorgio Tirabassi).

Il blob dei blog – Che bel sabato sera!

Senza treni dei desideri, posta scomoda e parenti che arrivano dall’Argentina, la televisione poteva rischiare di perdere il suo fascino nella serata più importante della settimana, quella del sabato.

Invece, anche se non saranno le trasmissioni più importanti dell’anno, La Corrida e Ti lascio una canzone, stanno regalando, settimana dopo settimana, divertimento e buona musica, soprattutto niente lacrime, ma solo sorrisi e ammirazione.

Del caso Ti lascio una canzone, ne abbiamo parlato fin troppo sul nostro blog, ma l’affetto dei nostri lettori nei confronti dei loro giovani beniamini, ci fa capire che la trasmissione ha colto nel segno, battendo qualsiasi dato auditel, a cui i nostri lettori non sono assolutamente interessati, restituendo allo spettacolo e alla musica il valore primario, che gli compete.

Il blob dei blog: bambini salvateci voi!

Il mio professore di storia del cinema diceva:”Quando non sai come risolvere un problema e non vuoi perdere pubblico usa i bambini.”

Dopo aver visto sabato sera il programma della Clerici, Ti lascio una canzone, ho capito il senso della sua frase. I bambini, dove li metti li metti, alzano lo share a volte arrivando a livelli miracolosi:ditemi cosa c’é di così bello o innovativo in una trasmissione canora in diretta da Sanremo, che fra parentesi è originale quanto come pensare ad un esibizione di palleggi allo stadio San Siro, a tal punto da battere il nazionalpopolare Gerry Scotti e l’amatissima Corrida. Assolutamente niente!

Allora il merito è realmente dei piccoli nanerottoli? Ebbene si: i bambini hanno la capacità di piacere a tutti, grandi e piccini; non sono criticabili a livello artistico perché sono piccoli; a livello di qualità televisiva; chi ha bambini in trasmissione non può essere accusato di trash (anche se la performance di Gigi D’Alessio di sabato su Rai1 è stata ad un passo dall’esserlo); spesso i giovani si dimostrano molto più capaci di certi cani di personaggi del mondo dello spettacolo a cantare, a recitare e a ballare.

Il blob dei blog: la televisione è un circo

Da piccolo i miei genitori mi hanno portato qualche volta, come credo la maggior parte di voi, al circo. A dire il vero non l’amavo, forse perché ero (e sono) limitato mentalmente, forse perché il clima mi sembrava forzatamente allegro, forse perché temevo per l’incolumità degli animali, ma apprezzavo comunque la grande professionalità dei suoi artisti, che indiscutibilmente si esibivano in numeri che nemmeno potevo immaginare.

Oggi il circo si è trasferito sul piccolo schermo, ma a causa della scarsa vena artistica, innovazione e, in alcuni casi, professionalità, hanno bisogno di pagare il pubblico o di gestirlo per tutta la durata del programma.

Il Blob dei blog – La televisione specula? Si.

Che domenica splendida: prostituzione, precarietà e un tifoso morto!

Italia1 si è impegnata in maniera quasi maniacale a raccontare tutti i particolari della tragica morte di un ragazzo (facciamo le condoglianze alla famiglia): inviati trafelati correvano in un autogrill per riuscire a recuperare le testimonianze di chiunque avesse visto la morte del tifoso del Parma, come se fosse la fiera del paese e il morto fosse l’attrazione principale.

Il rispetto andava a braccetto col sospetto: era un delinquente oppure un povero malcapitato? I tifosi facevano un pic-nic oppure andavano in giro nell’autogrill versione notte dei Cristalli? Sentendo loro dispiace per il tifoso morto, ma probabilmente qualcuno avrà provocato l’autista che impaurito non ha fatto attenzione.

Posso fare io una domanda a questi grandi intellettuali della domenica? Ma il rispetto per una persona morta, lo volete avere? Ignoranti! Invece di cercare lo scoop coprendovi dietro la scusa di voler fare informazione, perché non vi limitate a dire ciò che è certo, cioè che un ragazzo è morto. Invece di parlare tanto di calcio malato, perché non fate qualcosa? Perché non iniziate resistendo alle sirene degli ascolti facili grazie ai tragici fatti di cronaca?

Probabilmente perché su tutti i canali, va in onda la stessa immondizia. Infatti, su Canale5, l’ipocrisia al potere di Paola Perego che chiede sconvolta come si possa accettare che un uomo con la moglie incinta perda il lavoro, è imperante: un po’ mamma un po’ psicologa, Paola abbraccia il povero uomo piangente, conforta la moglie in dolce attesa, l’accudisce e si scandalizza della dura realtà che molte persone nel nostro Paese vivono. Non si scompone invece di fronte ai suoi colleghi che guadagnano migliaia e migliaia di Euro per fare una doccia in diretta; non rimane impietrita di fronte a tanta idiozia che è protagonista durante la sua trasmissione.

Il blob dei blog: nel Weekend di pasquetta siamo tutti più buoni

Diciamoci la verità: il tempo durante le festività pasquali non ci ha aiutato. Io fra poco uscirò per andare a vedermi una mostra e temo di prendermi l’ennesimo acquazzone sulla mia testa pelata.

Chi ha avuto la mia stessa fortuna e si è trovato costretto a rimanere chiuso tra le quattro mura domestiche, avrà acceso il televisore e si sarà accorto che, per onorare la Pasqua, i canali televisivi hanno modificato i loro palinsesti, continuando però, a prenderci in giro.

Mediaset, come vi avevamo anticipato, ha cancellato una puntata de Le Iene, perché il contenuto non era conscio con il Venerdì Santo, però ha confermato RTV (La Tv della realtà) il giorno di pasqua alle 20, che proprio non si può definire portatore di buona novella; Rai1, rete ammiraglia di uno stato laico, ha mandato in onda tutti i riti più importanti della celebrazione pasquale, ma ha pensato bene di sfruttarli da traino, ad esempio per Porta a porta venerdì sera, giorno della Via Crucis.