Rassegne estive e festival 2008: Pozzuoli, Trieste, Viterbo, Bologna e Capalbio

Head’s up! Questo è l’incipit del capolavoro discografico di Steve Vai, Passion & Warfare, necessario per farvi alzare la testa da libri universitari, scrivanie di lavoro o altro, per rimproverarvi se vi siete dimenticati alcuni degli appuntamenti di cui vi sto per parlare.
E’ sempre Giugno, ed è sempre festival, mostra, rassegna e così via. Rifacciamoci da una parte e cominciamo, perchè non abbiamo tutto questo spazio/tempo.
A Corto di Donne è il simpatico nome di una rassegna di cortometraggi al femminile che si svolge a Poazzuoli nei giorni 26,27 e 28 Giugno. Giunta ormai alla quarta edizione, questa rassegna tutta al femminile è organizzata dall’associazione culturale “Quicampiflegrei” e dal “Coordinamento Donne Area Flegrea”, e si svolge presso l’accogliente Multisala Sofia.

Claudio Capone: morto prematuramente una delle voci più note del doppiaggio

E’ morto in Scozia, prematuramente, all’età di 55 anni, il noto doppiatore Claudio Capone, famoso al pubblico italiano per aver prestato la sua voce, oltre che per l’oversound dei documentari di programmi storici, come Superquark, Passaggio a Nord-Ovest e Geo&Geo, a Ron Moss, nella soap opera Beautiful.

Proprio oggi, che andava in onda la prima puntata con la nuova voce di Eric Forrester (Luca Biagini), anch’essa sostituita a causa della morte del suo doppiatore originale, Oreste Rizzini, La7 ha dato la notizia della tragica scomparsa di Capone avvenuta la notte scorsa dopo l’aggravarsi di un malore.

Romano, nato nel 1952, Claudio Capone non è stato solo la voce di Ron Moss o di Don Johnson in Miami Vice e Nash Bridges o, quella più presente nella nostra memoria, di Stephen Collins (Reverendo Camden),in Settimo Cielo, o ancora la voce di Luke Skywalker in Guerre Stellari, ma è stato anche direttore di doppiaggio di alcune serie famose come Sex & The City e The Office.

Festival del cinema in Europa: Pesaro, Ischia, Valencia e Amsterdam

Svegliamoci e prepariamoci a correre di qua e di là per l’Europa! E’ tempo di corti, è tempo di rassegne. Non possiamo essere ubiqui, quindi, ahime, dobbiamo fare un scelta. Ed è una scelta non facile, visto che i festival di cui vi sto per parlare si svolgono più o meno negli stessi giorni. Quindi scegliamone uno, e spediamo familiari e amici a vedere gli altri.
Prendiamo ad esempio la Mostra Internazionale Nuovo Cinema-Pesaro Film Festival, in scena dal 21 al 29 Giugno. La mostra, giunta ormai alla 44a edizione, è nata a Pesaro nel 1965, fondata da Lino Miccichè e Bruno Torri, dal 2000 è diretta da Giovanni Spagnoletti. Sul sito c’è tutto quello che uno deve sapere nei dettagli.
A Pesaro si guarda al passato, al presente e al futuro; questa è la chiave di lettura di proiezioni ed eventi, di riletture e di retrospettive. Così ci si rivolge con atteggiamento speranzoso al nuovo cinema tedesco che si impone, dopo i successi di Berlino e Cannes, sul panorama cinematografico noto e meno noto.

Recensione: Identità sospetta

In un magazzino sperduto nel deserto, da cui non si può scappare, cinque uomini riprendono i sensi, ma non hanno cognizione del luogo in cui si trovano e nemmeno delle proprie identità.
Quando giunge una telefonata il gruppo scopre che due di loro sono stati rapiti. Chi sono i due sequestrati e chi i sequestratori?
I cinque hanno tempo fino al tramonto per riuscire a ricordare la loro vita, definire la loro posizione all’interno del gioco e liberarsi, poi i complici dei rapitori arriveranno al magazzino, con il riscatto pagato dalla moglie di uno di loro, lo stesso che, al ritorno dei delinquenti, verrà ucciso insieme al compagno.

Recensione: L’incredibile Hulk

Il fisico nucleare Bruce Banner (Edward Norton) si nasconde in Brasile, lavorando in una fabbrica che produce bevande al guaranà, per riuscire a trovare, in continuo collegamento con Mr. Blue, il dottor Samson (Ty Burrell), una cura all’esposizione dei raggi gamma che lo trasformano in Hulk e che l’hanno costretto a fuggire dall’America perché braccato dall’esercito.
Una goccia di sangue, persa in uno stupido incidente in fabbrica, dà la possibilità al terribile Generale Thaddeus Thuderbolt Ross (William Hurt), di riuscire a rintracciare l’uomo: il suo scopo è quello di catturarlo, per poterlo studiare e creare un esercito di supersoldati modificati geneticamente.
Con l’aiuto dell’amata Betty (Liv Tayler), la figlia del generale, Bruce fuggirà da loro sempre più certo di voler cancellare dalla sua vita la personalità furiosa di Hulk. Di fronte all’Abominio, la prima prova di supersoldato rappresentato da Emil Blonsky (Tim Roth), dovrà prendere una decisione importante: fuggire e curarsi o imparare a convivere con la propria diversità per difendere la nazione?

Weekend al cinema: arriva L’incredibile Hulk e Go go tales di Abel Ferrara

Nel primo weekend estivo, grandi e graditi ritorni sul grande schermo: torna Hulk, interpretato da Edward Norton al posto di Eric Bana, Maria Grazia Cucinotta nel ruolo di protagonista nel film greco Uranya e, dietro la macchina da presa, Abel Ferrara.

Tra gli otto nuovi titoli proposti spiccano gli americani L’incredibile Hulk e Go go Tales.

Alcune annotazioni: c’è un solo film italiano in uscita questa settimana; arriva a due anni di distanza dalla sua produzione, Identità sospette, che ricorda per certi aspetti Cube e Saw; esce il film tanto atteso dalle ragazzine Hannah Montana & Miley Cyrus.

Recensione: 14 anni vergine

Sam (Ryan Pinkston) è un soggetto di ragazzo: il protagonista, dalla capigliatura anni settanta, viene ancora accompagnato a scuola dai genitori, maltrattato dai bulli, deriso dalle ragazze, scelto per ultimo dai compagni per giocare a basket. L’unico modo per sopravvivere alla scuola, secondo il consulente scolastico è quello di mentire spudoratamente, inventandosi una identità che lo faccia accettare più facilmente dei compagni.
Seguendo il consiglio dell’uomo, Sam inizia a sparare frottole a raffica, definendosi figlio di un metallaro e di una artista d’avanguardia, sostenendo di essere superdotato, di possedere una porche, di essere un campione di basket e una frana in matematica e di essere in grado di far innamorare la professoressa e la più bella ragazza della scuola.

AFI: Ecco i 10 migliori film di sempre di 10 generi differenti

L’Afi, L’American Film Institute ha annunciato i dieci migliori film americani di sempre di dieci generi differenti ed è subito polemica.

Non credo che ci siano dubbi sulla qualità dei film, tutti capolavori, ma alcuni aspetti sono per lo meno discutibili: lasciando perdere le posizioni in classifica che sono opinabili, mancano alcune categorie, sono stati esclusi alcuni film e latitano le pellicole recenti.

Le categorie erano dieci: Animation, Fantasy, Gangster, Science Fiction, Western, Sport, Mistery, Commedia romantica, Courtroom Drama e Epici. Come è evidente non c’è alcun accenno all’horror che tanto spopola tra i giovani e neppure ai musical.

Recensione: Feel the noise

Robby (Omarion Grandberry) è un rapper newyorkese dilettante che sogna di fare il salto di qualità, firmando un contratto discografico. Per iscriversi ad un concorso che mette in palio proprio un contratto, lui ruba i cerchioni a chi non dovrebbe e il locale dove si esibisce diventa come i saloon di una volta, con le pallottole che fischiano nell’aria.
La madre decide di mandare il ragazzo a Puerto Rico da Rob (Giancarlo Esposito), il padre musicista, di cui non era a conoscenza dell’esistenza, per proteggerlo da ulteriori eccessi di violenza. Nella sua nuova vita Robby conosce il fratellastro Javi (Victor Rasuk), bravissimo compositore di Reggaeton, che lo introduce nell’ambiente e che gli compone le basi, e la bella CC (Zulay Henao), di cui si innamora, che sogna di andare a studiare a New York per diventare una ballerina professionista.
La loro bravura viene presto notata da un produttore, che li porta nella Grande Mela. La situazione non è così semplice: i protagonisti devono scegliere se scendere a compromessi per arrivare al successo oppure tentare di sfondare per conto loro.

Recensione: E venne il giorno

A Central Park (New York), soffia il vento, mentre una donna si suicida inspiegabilmente. Poco distante, una buona parte del gruppo di operai che sta costruendo una casa si suicida. Pazzia pura: chi non si uccide rimane immobile aspettando il proprio turno.
E’ un attacco terroristico o una centrale nucleare che sta perdendo sostanze nocive? E l’aria o l’acqua ad essere contaminata? A Elliot Moore (Mark Wahlberg), sua moglie Alma (Zooey Deschanel), il suo amico e collega di scuola Julian (John Leguizamo) e la piccola Jess (Ashlyn Sanchez), non rimane che evacuare come consigliato dai telegiornali, sperando di riuscire a scappare alla carneficina.
Col tempo i protagonisti capiranno che il male misterioso, che porta al suicidio, arriva ovunque, perché è ovunque. Per alcuni di loro capirlo non basterà.

Weekend al cinema: E venne il giorno, Noi due sconosciuti e altri sei titoli

Ritornano le novità cinematografiche e i film italiani (due titoli) dopo la settimana di magra appena passata: nel secondo weekend di giugno escono ben otto nuove pellicole.

Delle otto novità, ben sei sono drammatici e due commedie. Fra tutti spiccano E venne il giorno, del regista de Il sesto senso M. Night Shyamalan e Noi due sconosciuti con il cast di tutto rispetto formato da Halle Berry, Benicio Del Toro, David Duchovny. Un’ultima curiosità: questa settimana ben tre film sono produzioni internazionali.

Vediamo insieme, in dettaglio, i titoli di questa settimana:

Recensione: Quando tutto cambia

April Epner (Helen Hunt), sembra condurre una vita perfetta e felice: è sposata, lavora come insegnante d’asilo e ha un marito, Ben (Matthew Broderick), che l’adora. Sembra, perché in realtà la sua vita ha delle pieghe neanche troppo nascoste: ha trentanove anni, non riesce ad avere figli e Ben è troppo mammone per sopportare l’impegno del matrimonio.
La situazione precipita tutto d’un tratto, quando suo marito la lascia, le muore la madre adottiva e le si presenta alla porta la madre naturale che non ha mai conosciuto, Bernice Graves (Bette Midler), una conduttrice di talk show della televisione locale.
Nel corso del film April deve scegliere il proprio futuro, capire chi è e cosa vuole realmente dalla vita e se lasciarsi alle spalle il proprio passato per vivere un futuro con la madre ritrovata e Frank (Colin Firth), un uomo divorziato e i suoi due piccoli figli che possono farle provare la felicità di essere mamma.

Wanted: intervista al regista russo Bekmambetov

Un ragazzo si trasforma da persona comune in eroe, in un mondo, che a prima vista assomiglia al nostro, ma che in realtà è distorto, alterato e solo parzialmente reale…
Il 2 Luglio 2008, uscirà in Italia Wanted, il film diretto da Timur Bekmambetov, con un cast d’eccezione, formato da Angelina Jolie (Tomb Raider), Morgan Freeman (Million Dollar Baby) e James McAvoy (L’ultimo re di Scozia).
Il film, tratto dalla serie di fumetti fantasy/dark di Mark Millar e J.G. Jones, narra la storia di Wes (James McAvoy), un venticinquenne tormentato dal proprio capo e tradito dalla propria fidanzata, che ha nel DNA, i geni dell’assassino, ma non lo sa.

Recensione: Tropa de Elite

Nel 1997, alla Squadra d’elite di Rio, il famoso BOPE, formata da 100 agenti al di sopra della legge, viene assegnato il compito di ripulire la favelas vicino al vescovato dove, tre mesi dopo, Papa Giovanni Paolo II avrebbe dovuto alloggiare durante la sua visita nella città carioca.
Il capitano della squadra Nascimento (Wagner Moura) accetta un po’ contrariato il nuovo compito che gli è stato affidato, perché sua moglie è in attesa di un bambino e non vuole rischiare la propria vita ora che sta per diventare padre. Per questo motivo decide di partecipare a quest’ultima missione, scegliendo personalmente, in contemporanea, il suo successore, attraverso la gestione personale l’addestramento alle nuove leve che vogliono entrare nella squadra.
I due papabili Neto (Caio Junqueira), molto istintivo e pronto a tutto per far rispettare la legge e André Matias (André Ramiro), un ragazzo di umili origini, razionale, che crede ancora nella giustizia, sono entrambi candidati perfetti perché coraggiosi e non corrotti, a differenza della maggior parte della polizia ordinaria, ma uno è privo di riflessività, l’altro di cuore.