
Ci sono casi di telefilm, nella storia della televisione che, considerati flop in America, riscuotono grande successo nel resto del mondo. Uno di questi ve lo racconta oggi Recorder. Il nome della serie? Automan.
Nel 1983, Glen Larson creò, per la 20th Century Fox, un telefilm di fantascienza che doveva durare 26 puntate sulla ABC, ma che, a causa dei bassi ascolti, fu chiusa dopo solo 13 episodi. Quando arrivò in Italia, prima su Italia 1, poi su TMC 2, venne replicata numerose volte, ricevendo continui apprezzamenti da parte del pubblico.
La storia sembrava interessante: Walter Nebicher (Desi Arnaz Jr.), valido poliziotto del dipartimento di Los Angeles, che vorrebbe essere impiegato costantemente sul campo, viene relegato a lavori d’ufficio, complice la sua grande conoscenza dell’informatica. Nel suo tempo libero, Walter programma un videogioco creando un perfetto compagno per combattere il crimine dilagante che, a causa di un sovraccarico elettrico, prende forma. Lui è automan (Chuck Wagner), una immagine tridimensionale dotata di intelligenza artificiale, dal viso umano e il corpo coperto da una luce blu luminosa, che lo avvolge come una tuta. Lui, l’uomo virtuale è il paladino della giustizia.

con il 25,58% (4 milioni 745 mila telespettatori).