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Voyager

Il mondo è pieno di misteri, questo nessuno può metterlo in dubbio. Ci sono eventi improvvisi, inspiegabili, ai quali la scienza fa fatica a stare dietro, e la maggior parte di noi è molto affascinata da questi eventi.

Io sono uno di quelli che vive in fuzione del fatto che, dato che la speranza è l’ultima a morire, e in base ad alcune leggi statistiche, prima o poi dovrebbe toccare anche a me l’incontro faccia a faccia con un mostro di Lochness, un fantasma (preferirei un parente), qualcosa insomma.

Mi andrebbe bene anche un cerchio nel grano, anche piccolo.

Voyager, in onda il mercoledi alle 21:05 su Rai2, condotto dal giornalista Roberto Giacobbo ci accompagna in questo tunnel affascinane, le cui pareti sono coperte di quadri di misteri appetibili e graditi al pubblico.


I servizi sono tecnicamente molto curati. Oggi si parla fondamentalmente di Ufo, Fantasmi, scie chimiche, e un paio di storie umane ma molto, molto particolari.

La parte sulle scie chimiche, di cui avevo sentito parlare a una pseudo-conferenza sull’occulto è piuttosto interessante, mi cattura, anche perchè ne avevo sentito parlare, fino ad ora, solo in termini molto, molto vaghi.

Il mistero dietro a queste misteriose, e per alcuni micidiali scie è tutto da scoprire e parlano esperti meteorologi, chimici indipendenti, ricercatori non meglio specificati.

Alcune persone teorizzano infatti che le scie lasciate dagli aerei possano nascondere un complotto volto alla sperimentazione sull’umanità, tramite l’aggiunta di metalli pesanti alle scie di condensazione degli aerei.

La faccenda è interessante davvero, il malcelato sarcasmo con cui ho iniziato la recensione lascia dentro di me il posto a una certa attenzione su come e quanto si va a fondo nell’affrontare il problema.

A volte scambiamo per minuziosità dell’analisi una “semplice” ottima realizzazione tecnica. Mi spiego meglio. I servizi sono fatti per catturare il pubblico e tenerlo lì, in attesa.

Chi vuole approfondire la questione, si rende conto che, ad esempio, alcuni degli intervistati vengono definiti come ricercatori. Ma che tipo di ricercatori? Che formazione hanno? E’ fondamentale.

La sezione sugli ufo ci mostra dei filmati originali su alcune, particolarissime sfere, individuate da alcuni volenterosi ricercatori indipendenti, prodotte da oggetti volanti delle forme più svariate, a detta di molti potenziali entità organiche.

Mi piacciono gli ufo, i fantasmi e il paranormale in genere. E’ una trasmissione da prima serata confezionata egregiamente, e sulla forma non ho nulla da aggiungere, i criteri con cui vengono messi a punto i servizi sono la chiarezza e la fruibilità.

Tuttavia mi manca qualcosa. Informazioni sulle fonti, nomi di istituzioni, se ce ne sono, che mettono la firma su alcune delle affermazioni pseudo-certe che vengono fatte in trasmissione. Apprezzo lo scoop, la tensione, il brivido dell’attesa, la ricerca su fatti e cose misteriose.

Ma pretendo – forse chiedo troppo – rigore scientifico, affermazioni firmate e controfirmate, confutazioni a quello che viene mostrato, e una quantità consistente di possibili spiegazioni – e ce ne sono – ai fenomeni mostrati.

Ne voglio sapere di più.

14 commenti su “Voyager”

  1. Per quanto riguarda le scie chimiche ti consiglio di leggere l’ottimo lavoro di Paolo Attivissimo partendo dal suo blog http://attivissimo.blogspot.com/ … la cosa fondamentale che manca a Voyager e’ che le tesi vengono presentate da chi le propone e poche volte c’e’ vero contraddittorio. E’ bene tenere conto che Voyager non e’ SuperQuark: nel primo vengono presentati casi “al limite” del paranormale con occhio scientifico (ma a volte non e’ decisamente cosi’), nel secondo fatti scientifici appurati…

    http://www.alc0r.altervista.org

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  2. Concordo con alcOr , Voyager non è EVIDENTEMENTE SuperQuark, e ribadisco, non si tratta di citare bibliografie e votare la trasmissione al tedio, sarebbe sufficiente seguire delle linee guida che permettano di mantenere un’accezione comune e concorde sulla semantica di quanto trasmesso.
    Rinadisco (2), definire una persona come ricercatore semplicemente non la definisce in alcun modo, e, cosa peggiore, non la descrive. E sono ben lungi dal richiedere rigore scientifico, si tratta di basici accorgimenti formali.

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  3. Il programma è affascinante e ha il pregio di avvicinare il pubblico televisivo ad argomenti più complessi del televoto. Sicuramente è un programma divulgativo ed è evidente che non sia Superquark. Manca il contraddittorio e alcune tesi sono molto enfatizzate, però a mio parere ben venga Voyager e la sua capacità di entrattenere il pubblico senza risse e discussioni

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