La Rai potrà fare contenuti a pagamento. Per chi?

La Rai per racimolare qualche euro, visto che le casse piangono e molto (-220 milioni nel 2010), non potrà solo tagliare i costi, risparmiare qua e là, e inseguire qualche evasore, ma anche fare contenuti a pagamento.

La notizia viene data dal sottosegretario alle comunicazioni Paolo Romani: parlando del nuovo contratto di servizio tra Rai e Ministero dello sviluppo economico a Omnibus Life di La7, dice:

Sono sempre stato favorevole al mantenimento del servizio pubblico in area pubblica e contrario alla privatizzazione della Rai o a farne spezzatini. In base al nuovo contratto di servizio, che stiamo mettendo a punto anche secondo le linee guida dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la Rai potrà fare contenuti pay e dovrà fare un servizio pubblico riconoscibile come tale, motivo per cui gli italiani pagano il canone.

Annozero, Romani apre istruttoria: violato il contratto di servizio? Santanché propone di boicottare il canone

Annozero, la polemica continua: dopo l’annuncio del ministro Scajola di convocare i vertici della Rai, il Viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani ribadisce che sul programma sarà aperta un’istruttoria. Motivo? Forse è stato violato il contratto di servizio (fonte Il tempo):

D’intesa con il ministro Claudio Scajola, il vice ministro Paolo Romani alla luce di quanto accaduto nel corso della trasmissione, che ha provocato reazioni indignate da parte di moltissimi cittadini, ritiene di dover aprire una fase istruttoria ai sensi dell’articolo 39 del Contratto di servizio, in base al quale il ministero ha l’obbligo di curare la corretta attuazione del contratto stesso. (Il contratto di servizio N.D.R.) consente al ministero di chiedere in qualsiasi momento alla Rai informazioni, dati e documenti e impone il rispetto, tra gli altri, dei principi di completezza e obiettività dell’informazione radiotelevisiva pubblica. Al termine della procedura si valuterà se richiedere l’intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per l’applicazione di eventuali sanzioni per violazione degli obblighi di servizio imposti alla Rai. Sanzioni che, è bene rilevare, possono arrivare fino ad un 3 per cento del fatturato dell’azienda.

Ovviamente il provvedimento e la prima puntata di Annozero sono ancora fonti di reazioni politiche.

TV7 Lombardia, vizi privati e pubbliche virtù di un’emittente del nord

 Questa settimana ci dedichiamo a un’emittente televisiva “giovane” rispetto alle decine “storiche” di cui abbiamo parlato in precedenza, si tratta di Tv7 Lombardia nata nel 1990 con il nome di Lombardia7, frutto della fusione tra Canale 55 Lombardia e Lombardia Tv, anima del progetto l’attuale viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, particolarmente attivo nel settore e già fondatore di Telelivorno.

Tv7 Lombardia si distingue per la programazione a carattere sportivo (Diretta Calcio con Marco Meletti, Helenio Herrera, Niels Liedhom), la “prima” nazionale di Dragon Ball cartone animato destinato a raccogliere consensi e per la trasmissione Vizi Privati, Pubbliche Virtù, condotta da Maurizia Paradiso in onda per un paio di stagioni.

Dall’editore Romani l’emittente passa sotto la gestione di Gianni Alvisini e Mauro Ferraris, con la direzione di Alessandro Piccoli, programma di punta diviene Wilma e contorni con Wilma De Angelis, dedicato alla cucina a cui va ad aggiungersi Fm solo musica italiana, condotto da Carla Liotto e Diagnosi, rubrica di medicina che vede protagonista il professor Fabrizio Trecca.

Digitale terrestre istruzioni per l’uso: quale decoder scegliere?

 Proprio mentre in questi giorni sull’universo televisivo spirano venti di rinnovamento con il passaggio dal sistema analogico a quello con una maggiore resa dal punto di vista della qualità del segnale e speriamo anche dei contenuti, gli utenti si accingono alla grande scelta: quale decoder acquistare?

E’ passata poco più di una settimana dallo switch over non proprio indolore che ha visto il “salto” di Raidue e Retequattro nel nuovo formato, in 166 comuni del Lazio più Roma per oltre 4 milioni di utenti Tv e il il viceministro dello Sviluppo economico Paolo Romani lancia l’allarme: “Attenzione ai decoder per la televisione digitale terrestre a poco prezzo. Rischiamo di annegare in un mare di decoder di pessima qualità, vista la necessità di acquistarne uno al momento del passaggio dall’analogico. È una questione importante perché parliamo di 100 milioni di pezzi nei prossimi anni, quindi va controllato con molta serietà il rapporto di qualità“.

Parliamo delle famiglie affatto intenzionate ad acquistare un televisore nuovo e quindi con decoder integrato, prediligendo la preziosa scatola da collegare al “vecchio” ma non troppo apparecchio televisivo, che in un futuro prossimo permetterà l’unico e necessario accesso ai canali disponibili in chiave digitale. Per scongiurare acquisti indiscriminati va senz’altro detto che i tecnici del Ministero hanno già ideato due nuovi bollini, da accostare a quello Blu già esistente in caso di decoder interattivi e Bianco per gli integrati, si tratta del marchio Gold per i decoder e le Tv dotate di sintonizzatore Hd per l’alta definizione e Grigio per gli apparecchi sprovvisti delle funzioni interattive.

Bondi propone una rete Rai senza spot e auditel. Gli errori della proposta e le reazioni

Il Ministro della Cultura Sandro Bondi ha scritto una lettera a Repubblica per fare una coraggiosa proposta (così l’ha autodefinita): “Svincolare una rete dal sistema di rilevazione dell’Auditel e della pubblicità, come è stato deciso da Sarkozy in Francia. Una rete del genere non potrebbe che avere tra i suoi contenuti precipui quelli della cultura e del patrimonio culturale che contraddistingue nel mondo l’Italia … Una rete svincolata dall’auditel permetterebbe quindi di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi format e consentirebbe a maggior ragione la messa in onda di temi ignorati come quelli della cultura, che solo negli aridi palinsesti della tv italiana sono considerati meno proficui dell’intrattenimento, spesso inutilmente volgare”.

Prima di riportarvi i commenti politici, permettetemi alcune considerazioni:

1 Il sistema francese prevede che la tv pubblica senza spot venga pagata in parte dall’aumento della tassazione delle pubblicità delle tv private. (perché omettere un particolare simile?);

2 Non è compito del Cda Rai svincolare una tv dell’Auditel, ma del parlamento (perché commettere un errore simile?);

Annozero proseguono le polemiche sulla puntata della guerra in Medio Oriente

L’ultima puntata di Annozero ha scatenato un vespaio incredibile a causa della presunta parzialità dell’informazione data. Premesso che deve essere il pubblico a giudicare se la trasmissione ha raccontato una sola verità e non deve esistere censura, ma semmai una buona contro informazione e sottolineando che non si capisce come mai le stesse voci scandalizzate non arrivano dopo ogni tg che ci viene proposto giornalmente, con l’abituale tattica del panino, vediamo come hanno reagito i principali esponenti politici e non solo.

Maurizio Gasparri ha rigirato la frittata dicendo (Adnkronos):

Se anche Lucia Annunziata ha ritenuto Santoro così fazioso da dover abbandonare la trasmissione Rai di unilaterale attacco ad Istraele, l’azienda pubblica dovrebbe interrogarsi su questo modo di fare informazione. Siamo al fiancheggiamento di ogni estremismo.

Peccato che la Annunziata abbia lasciato lo studio per le accuse che le ha rivolto Santoro! (Video)