Paolo Garimberti sul passaggio di Ruffini a La7: “Il mercato sceglie sempre i migliori”

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L’addio (più o meno annunciato) di Paolo Ruffini dalla direzione di Raitre avrebbe aperto una riflessione interna tra i vertici dell’azienda di Via Mazzini. Lo stesso presidente della Rai, Paolo Garimberti ha espresso tutto il suo rammarico per la partenza di Ruffini (Fonte Ansa):

Sono profondamente dispiaciuto che Ruffini vada via. È una risorsa per l’azienda e un’eccellenza per il Servizio Pubblico e lo ha dimostrato in questi anni coniugando qualità e ascolti. Ci ho parlato ha parlato a lungo nei giorni scorsi per dirgli che poteva stare tranquillo perchè – contrariamente a quanto è stato scritto – non c’era alcuna intenzione di sostituirlo al vertice di Rai3. Questo per chiarire che la politica non è stata determinante nell’uscita di Ruffini e per mettere fine a troppe interpretazioni maliziose o faziosi. A lui va un sincero in bocca al lupo per il proseguimento della sua brillante carriera, i ringraziamenti per quanto ha fatto in Rai e i complimenti perché il mercato sceglie sempre i migliori.

Report si farà. Cda concede tutela legale

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Il Consiglio d’amministrazione della Rai ha concesso (con una risicata maggioranza dei voti) tutela legale a Report, il programma d’inchiesta curato e condotto su RaiTre da Milena Gabanelli, per la prossima stagione televisiva. L’azienda di Viale Mazzini si impegna formalmente a rispondere di eventuali cause per danni, ma solo a determinate condizioni. Agi ha riassunto le fasi salienti della votazione:

Pasquale D’Alessandro a Raidue, Massimo Liofredi sbarca a Rai Ragazzi

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Cambio della guardia a Raidue. Come anticipato, nei giorni scorsi, Massimo Liofredi (dirottato a Rai Ragazzi, la sezione che comprende Rai Gulp e Rai YoYo) lascia il posto a Pasquale D’Alessandro, ex ormai direttore di Rai5. A favore dell’avvicendamento si sarebbero espressi, il presidente Paolo Garimberti, Guglielmo Rositani, Giovanna Bianchi Clerici, Alessio Gorla e Giorgio Van Straten. Non avrebbero votato alla riunione del Consiglio d’amministrazione, tenutosi stamattina a Viale Mazzini, Rizzo Nervo, Rodolfo De Laurentiis e Antonio Verro.

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Ascolti Tg1, Augusto Minzolini contro Paolo Garimberti

Della crisi degli ascolti del Tg1 si discuterà nel corso del cda di giovedì prossimo.

Ieri il problema è stato sollevato sia dal dg, Lorenza Lei, sia dal presidente della Rai, Paolo Garimberti. La Lei ha indicato la “flessione di 1.2 punti percentuali” per l’edizione delle 13.30 del telegiornale diretto da Augusto Minzolini rispetto alla stagione scorsa; mentre per l’edizione serale il calo aumenta fino a 2.7 punti percentuali. Il dg ha proseguito:

Santoro torna in Rai? Giovedì il CdA decide il suo futuro

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Paolo Conti, su Il mattino, dà conto del luglio di fuoco che si prospetta per Lorenza Lei, direttore generale della Rai. A scaldare queste settimane sono diverse vicende, a partire da quelle che saranno discusse nel Consiglio di amministrazione del prossimo 7 luglio.

La notizia più clamorosa potrebbe essere quella di un ritorno in Rai di Michele Santoro (in verità, ancora oggi, e fino a fine mese, è un dipendente Rai). Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, nel caso in cui l’ufficio legale del servizio pubblico dovesse dichiarare l’accordo siglato da Santoro con la dirigenza generale per la sua fuoriuscita dalla Rai di competenza del Consiglio di amministrazione, potrebbe votare a favore del ritorno nell’azienda pubblica del giornalista salernitano. Farebbero lo stesso i tre consiglieri di centrosinistra (Rizzo Nervo, Giorgio van Straten per il Pd e Rodolfo de Laurentiis per l’Udc). Esiste anche la possibilità che alcuni rappresentanti della maggioranza in consiglio votina alla stessa maniera per evitare un ulteriore multa da parte della Corte dei Conti (dopo quella inflitta per il contratto dell’ex dg della Rai Alfredo Meocci).

Michele Santoro a Garimberti: “È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura”

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L’addio di Michele Santoro dagli schermi Rai verso nuovi lidi televisivi sembra ormai definitivo. Il giornalista rimanda al mittente (il Presidente Rai Paolo Garimberti), l’accusa di aver spettacolarizzato la sua uscita di scena da Annozero per “strappare” un nuovo contratto ad 1 Euro a puntata:

Visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura.

Sui loro incontri privati, Santoro ha specificato:

Paolo Garimberti risponde a Michele Santoro: “Non può essere retribuito con 1 Euro ma il suo contratto va valutato secondo il mercato”

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Continua il braccio di ferro (a distanza) tra Michele Santoro ed il presidente della Rai, Paolo Garimberti dopo l’attacco frontale del giornalista per la conferma di Annozero anche con un compenso minimo di 1 Euro a puntata. La risposta dell’altro contendente non si è fatta attendere (Fonte Adnkronos):

Non facciamo giochini come l’anno scorso queste sono cose serie. Io non ho visto gli accordi. Santoro è uomo Rai e conosce le procedure faccia un progetto e lo presenti al direttore generale, è lei che decide. Voglio dire una cosa su Santoro: Certo dal punto di vista della scenografia non è la stessa condizione, perchè lui aveva un grande studio, un grande pubblico e tutte le telecamere della Rai. Devo dire che questo uso delle telecamere del servizio pubblico per parlare dei suoi contratti non lo condivido, è fuori regola. Ora ho capito perchè ha annullato la conferenza stampa, lì avrebbe avuto un manipolo dei giornalisti, ieri ha parlato ad otto milioni di persone. Io, essendo il presidente della Rai, mi devo accontentare di una conferenza stampa.

Garimberti ha invitato, inoltre, il conduttore a rivelare il contenuto dei loro incontri:

Santoro ha detto che potrebbe rivelare il contenuto dei nostri incontri. Io non temo nulla, anche perchè, che io ricordi, ci siamo incontrati solo due volte. Una volta quando terminò la stagione 2009-2010 venne da me per dirmi quello che voleva fare: io dissi ‘se vuoi fare Annozero io t’aiuto, se vuoi fare qualcosa di diverso, ti aiuto lo stesso’. Lui fece un accordo monetariamente importante con il dg di allora Mauro Masi, che fu anche ratificato dal Cda, poi cambiò idea. Io allora dissi la frase ‘Annozero può cominciare’ e lui la riprese nel corso della trasmissione. Io non temo nulla. Il secondo incontro è avvenuto una settimana fa nell’ufficio del dg Lei. Mi è stato detto che era in corso una trattativa molto riservata e io non sono voluto intervenire. Santoro ha detto che è figlio di un ferroviere, bene anche io sono figlio di un ferroviere, ed è l’unica cosa che mi accomuna a lui. Ha detto che suo padre ha fatto sacrifici, anche mio padre ha fatto sacrifici, e spero che i miei figli stiano meglio di me. Santoro ha cambiato spesso editore, e le liquidazioni pesano sul conto in banca. Io ho fatto solo il giornalista e non ho avuto la possibilità di dare ai miei figli quello che ha potuto dare Santoro.

Santoro lascia la Rai, i commenti di Aldo Grasso, Marco Travaglio, Vauro, Lucia Annunziata e Gad Lerner

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Ieri Michele Santoro e la Rai si sono lasciati consensualmente: la tv di stato, si legge su Il Corriere della Sera ha liquidato il conduttore con circa due milioni e 300 mila euro. Non sono mancati i commenti:

Spiace sempre perdere un professionista, ma ho profondo rispetto per il diritto di ciascuno di essere artefice del proprio destino (Paolo Garimberti, Presidente della Rai)

Da anni la tv di Stato ostacola il programma d’informazione più visto della televisione italiana, nonostante gli introiti pubblicitari e il prestigio che i record di ascolti di Annozero Garantiscono (Marco Travaglio, giornalista, opinionista di Annozero).