Tvrs: la televisione delle Marche


Fra le più longeve emittenti marchigiane, Tvrs ovvero Televisione Radio Sound, nasce nel 1979 da un’idea di Don Dino Issini, entro pochi mesi cavallo di battaglia diviene ed è tuttora l’autoproduzione soprattutto nel campo dell’informazione locale, che la rende la più seguita sul territorio, allo stesso tempo il trasferimento nella sede di Recanati coincide con un potenziamento del segnale che va a coprire l’intera regione Marche.

Fra il 1985 e il 1987, a seguito di un accordo, Tvrs trasmette alcune trasmissioni di Rete7 emittente emiliana, pur non rinunciando alla propria programmazione dove risaltano il programma di dediche Festa in famiglia, le rubriche Onda Verde, Camminando Assieme, Girando le Marche, mentre nel 1988 inizia la collaborazione con il circuito Cinquestelle, destinata a terminare nel 1993.

Oltre ai numerosi spazi informativi Prima Notizia, Tvrs propone gli avvenimenti sportivi locali come le telecronache del campionato di basket maschile delle squadre marchigiane incontri di volley, bocce e atletica leggera. Fra le rubriche sportive citiamo Giovedì ciclismo, Le Marche nel pallone, Motorsport Oggi e Il Volley di Spiker, programma condotto da Andrea Verdolini con Daniele Perticari e Gloria Caioni.

ReggioTv: informazione e cultura, formula vincente

 Tra le più importanti emittenti del meridione, ReggioTv, nasce il 15 maggio del 1988, denominatore comune tra le strutture esaminate finora in questa rubrica, l’intento d’essere specchio fedele delle realtà politico culturali del territorio, caratteristica da cui neanche ReggioTv si esime.

Il desiderio di voler dare un’informazione libera, fuori da qualsivoglia logica partitocratica, in una Regione da sempre in balia di altri ordinamenti spesso al limite se non oltre la legge, crea all’emittente subito grossi problemi. Lo storico canale 32 su cui ReggioTv trasmette viene spesso disturbato, al punto che, nonostante le sentenze favorevoli del Tar e visto il perdurare dell’inconveniente tecnico, RTV scende in sciopero. La notizia ha un tale impatto sull’informazione locale e nazionale, che lo stesso Governo si interessa della questione e le interferenze finalmente cessano.

L’editore di RTV è Eduardo Lamberti Castronuovo, laureato in Scienze Biologiche, Medicina e Chirurgia e specialista in Reumatologia presso l’Università di Catania. E’ stato presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi e dirige uno fra i più importanti istituti clinici del mezzogiorno d’Italia. E’ vice presidente dell’Associazione degli Industriali della provincia di Reggio Calabria, grazie a lui il palinsesto di RTV ha da sempre avuto come punti di forza l’informazione e la cultura a tutti i livelli a cominciare dal teatro popolare all’opera lirica.

Sky Meteo24: intervista a Claudia Adamo

Dopo Sky Tg24 e l’intervista alla telegiornalista Monica Peruzzi, questa settimana parliamo di Sky Meteo24, il primo canale italiano di previsioni meteorologiche 24 ore al giorno di Sky, grazie al quale è possibile essere aggiornati sul tempo in Italia, Europa e nel Mondo. Nato nell’agosto del 2004 sotto la direzione di Emilio Carelli, è possibile riceverlo sul canale 501 della piattaforma satellitare. Ogni giorno si alternano davanti le telecamere sette meteorologici tutti molto professionali, fra cui la bella Claudia Adamo, che si distingue anche per una notevole vivacità e simpatia nella presenza in video, la stessa che è riuscita a comunicare in questa intervista rilasciata a noi di Cinetivù.

Come sei approdata all’esperienza su Sky Meteo24?

Sono approdata qui casualmente! Un amico comune ha sentito da Lorenzo Tedici, uno dei miei colleghi di Sky Meteo, che cercavano un nuovo meteorologo. In Italia non ci sono moltissime persone che si occupano di meteo e ci si conosce quasi tutti. Da una chiacchierata telefonica con Lorenzo è iniziato tutto, io ero appena tornata da un periodo all’estero e avevo perso l’inizio di questo canale all meteo….Mi sembrò un’eccezionale novità, ne sono stata subito entusiasta. Poi ho conosciuto le persone che fanno e sono Sky Meteo e dal primo momento, è nato subito un feeling positivo. Il provino…. non è facile per uno che non ha mai fatto tv, comunque il direttore, Emilio Carelli, ha creduto che con il tempo sarei migliorata…(processo ancora in atto!)!!!

Sky Tg24: intervista a Monica Peruzzi

Parliamo di Sky Tg24, il canale all news di Sky, visibile per gli utenti della piattaforma satellitare sul canale 100 e 500. Diretto da Emilio Carelli, Sky Tg24 propone ogni giorno 39 edizioni del telegiornale con aggiornamenti ogni mezz’ora, oltre a programmi di approfondimento sui fatti del giorno e nel campo della cultura, finanza e spettacolo.

Nato nel settembre del 2003, il canale ha conquistato sempre più i favori del pubblico al punto da ricevere nel 2007 il Premio Regia Televisiva nella categoria Migliore Tg. Il merito di tanto successo va alla puntualità e obbiettività dell’informazione proposta ma anche alla bravura dei giornalisti, che in coppia conducono le varie edizioni del telegiornale. Noi di Cinetivù, abbiamo incontrato in una pausa di lavoro la bella e brava Monica Peruzzi, che ringraziamo per l’estrema cortesia, ecco cosa ci ha detto.

Come nasce giornalisticamente parlando Monica Peruzzi?

Ho iniziato a collaborare come stagista per La Nazione di Arezzo, già ai tempi dell’università. Poi ho continuato con la carta stampata – mio indimenticabile amore – per quattro anni, lavorando nel frattempo anche per alcune testate televisive locali, occupandomi di cronaca e politica. Da qui sono passata a una testata regionale, che faceva da service per Mediaset e Sky. Quello è stato il mio tramite per approdare qui.

Cash:viaggio di una banconota, il docureality di All Music

In un panorama televisivo come il nostro dove la cosiddetta tv generalista ci offre dei palinsesti desolanti e privi di creatività, ne abbiamo già parlato nelle settimane scorse, sono le tv rivolte ad un pubblico giovane quelle che esprimono gli spunti più interessanti.

Sono gli stessi canali che una volta si limitavano a trasmettere video musicali a ripetizione e che ora rispondendo ad una reale esigenza di cambiamento, si stanno evolvendo verso la sperimentazione e creazione di nuovi prodotti per la tv, nella consapevolezza che i tempi dei canali a sola fruizione musicale sono finiti.

Fra questi All Music, con il nuovo palinsesto primaverile, sta offrendo dei prodotti davvero interessanti come Cash, docureality di Giorgio Squarcia, Giuseppe Longinotti e Francesca Fogar in onda ogni venerdi alle 21, per sei settimane.

Report: torna il giornalismo d’inchiesta

Da questa sera su Raitre alle 21.30 torna Report, il programma di Milena Gabanelli, che ha fatto del giornalismo d’inchiesta il suo punto di forza. Dal 1994 quando ancora si chiamava “Professione Reporter” in onda su Raidue, la trasmissione ha realizzato centinaia di inchieste, affrontando i temi più caldi della società italiana e mostrandone le storture.

Quello investigativo è uno degli aspetti del giornalismo più affascinanti, ma anche più difficili: non si tratta di stare seduti alla scrivania, guardando le agenzie che scorrono sul terminale, qui l’impegno è sul campo e non solo, il giornalista rischia di persona perché ci mette la faccia.

Milena Gabanelli ha creduto profondamente in questo progetto e il suo operato come quello della redazione è stato premiato dagli ascolti, con una media di 3 milioni e mezzo di telespettatori a puntata e picchi anche di quattro milioni. La stessa conduttrice ha ricevuto di recente il premio “è giornalismo” giunto alla tredicesima edizione, fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri.

Niente di Personale: a La7 si parla di terrorismo

In un suo recente articolo, Aldo Grasso, il feroce critico televisivo del Corriere della Sera, lo ha definito “un megalomane” ma bisogna ammettere che pur avendo una spiccata tendenza al presenzialismo di fronte le telecamere, Antonello Piroso sa il fatto suo. Il direttore del tg de La7 nonché dell’informazione sportiva, è uno che non la lascia a dire, riuscendo a imporre nelle sue trasmissioni quel giusto profilo giornalistico che altri programmi del genere hanno smarrito da tempo (leggi Porta a Porta).

Ogni lunedì sera nello spazio che una volta era di Aldo Biscardi e del suo Processo del Lunedì, va in onda per tre ore, Niente di Personale, l’approfondimento settimanale de La7 dove Piroso affronta gli argomenti più scottanti del momento, non ultimo la guerra in Iraq e nella fattispecie la recrudescenza del terrorismo da essa causata. Non c’è niente di meglio che interloquire con i diretti interessati quando si affronta un argomento del genere e ieri sera, ospite della serata è stato un Bin Laden, non Osama è ovvio, ma Omar, uno dei suoi figli.

Trovarsi davanti al diretto discendente del terrorista più temuto al mondo non deve essere cosa facile, ma è proprio in questi momenti che il direttore news de La7, con la sua aria da supponente e quel pizzico di antipatia che lo contraddistingue, sa tirar fuori il meglio di se, mostrando padronanza e totale controllo della situazione.

L’inchiesta – Caro Papa, ma veramente pensi che l’informazione possa manipolare le coscienze?

Oggi L’inchiesta manda virtualmente una lettera di risposta al Papa, capace, nel tradizionale messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, di dire una grande verità, stranamente non amplificata dai nostri mezzi di comunicazione. Papa Benedetto XVI dice:

… I media possono e devono essere strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale, tuttavia non manca il rischio che essi si trasformino invece in sistemi volti a sottomettere l’uomo a logiche dettate dagli interessi dominanti del momento …

… occorre pertanto chiedersi se sia saggio lasciare che gli strumenti della comunicazione sociale siano asserviti ad un protagonismo indiscriminato o finiscano in balia di chi se ne avvale per manipolare le coscienze …

Televisione: Tg d’informazione o di promozione?

 

Parlando di televisione non è possibile chiudere gli occhi su una realtà che personalmente ritengo preoccupante: la trasformazione dei telegiornali in Show a scapito dell’informazione.

Leggendo i dati auditel (e già fa riflettere che anche l’informazione venga valutata attraverso dei dati che possono essere di interesse prettamente commerciale), si scopre che nel 2007 il Tg1 ha vinto in ogni sua edizione la gara con il Tg5.

Se avete voglia di perdere tempo ad analizzare quale sia il target di pubblico che preferisce un telegiornale anziché un altro non continuate a leggere questo post. Se invece avete curiosità e voglia di commentare le mie riflessioni andate avanti a leggere.