Quinta Colonna, ultima puntata dedicata alle Europee 2014

In queste ultime ore la politica italiana e internazionale è letteralmente impazzita per i risultati delle Elezioni Europee 2014 e, tra speciali di Sky e della Rai, anche Mediaset si infila con Quinta Colonna, in onda su Rete 4 lunedì 26 Maggio alle 21.20 circa: il programma Videonews chiude la stagione con i commenti post elettorati sui risultati ottenuti da Matteo Renzi con il Pd e i diversi esiti negli altri Paesi dell’Unione Europea.

Fatti in TiVù | Censura di Stato in Francia sul quenelle del comico antisemita Dieudonné, in Italia i palinsesti tv registrano il boom di programmi factual mentre arriva un cambio di vertice a Studio Aperto e Tg4

Il motto di questo appuntamento con Fatti in Tivù è: “AAA Cercasi Direttore di Telegiornale“. Come tutti sappiamo, Giovanni Toti – direttore di Studio Aperto e TG4 – sembra pronto per fare il grande salto in politica, sostenuto dall’appoggio e dalla stima di Silvio Berlusconi in persona. A questo punto, potrebbero liberarsi due posti di prestigio, dando vita al “gioco della poltrona”.

Ballarò, ospiti e anticipazioni 19 novembre 2013

Non si fa in tempo a guardare la puntata di Report in cui viene massacrato Renato Brunetta, che Rai 3 ripropone un nuovo programma di approfondimento in prima serata. La puntata di questa sera di Ballarò sarà interamente incentrata sui dubbi della politica: dalla separazione del PDL alle vicende del ministro Cancellieri, saranno tanti i temi trattati da Giovanni Floris e dai suoi ospiti.

Caso Sallusti, niente tutela ai giornalisti free-lance, Milena Gabanelli: “Il nazismo cominciò così”

La norma che dovrebbe permettere al direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, di evitare il carcere per diffamazione, rischierebbe, però, di danneggiare i giornalisti free-lance, ai quali verrebbe negata la tutela alle conseguenze patrimoniali delle cause civili. L’esempio più lampante riguarda proprio Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice di Report, che ha criticato aspramente la norma.

Barbara D’Urso protegge, Italo Bocchino dorme. Per il resto tutto ok

“Lei ha una squadra di calcio perché è una persona ricca e se l’è comprata ma, secondo me, non capisce niente di calcio” (Massimo Mauro usa parole di ammirazione verso Claudio Lotito, Sky).

COERENZA – “Questo momento deve essere super protetto” (Barbara D’Urso in riferimento alla nascita avvenuta poche ore prima di un bambino, appena sbattuto in tv dalla conduttrice campana con tanto di dicitura ‘in esclusiva’, Pomeriggio Cinque, Canale 5).

Tg4, Emilio Fede contro Repubblica: “Vergogna, atto di vigliaccheria”. E, dopo Paniz, Lupi, Bernini e Berlusconi, riserva 16 secondi all’opposizione (soft)

Emilio Fede sceglie il Tg4, di cui è direttore, per difendersi dalle ultime rivelazioni pubblicate stamane dal quotidiano Repubblica (le sconvolgenti dichiarazioni rese ai pm da due giovani ragazze, Ambra Battilana e Chiara Danese, diciottenni quando parteciparono, insieme anche allo stesso Fede, alle “eleganticene di Arcore).

Lo storico anchorman durante l’edizione delle ore 18.55 del notiziario ha definito quello praticato dal giornale fondato da Eugenio Scalfari e diretto da Ezio Mauro, “un atto di autentica, non metaforica, vigliaccheria“. Poco prima aveva sintetizzato così la vicenda in cui è egli stesso coinvolto, in riferimento soprattutto alla pubblicazione di atti senza rilevazione penale: “E’ qualcosa di peggio di una vergogna, è la vergogna della vergogna“.

La rissa trash da Piroso su La7 e i limiti del talk show

Insieme al reality è certamente il genere televisivo più abusato, ibridato e discusso del piccolo schermo. La televisione italiana da anni pullula di talk show, spettacoli di parole dove politici, giornalisti, esperti e tuttologi si confrontano su uno o più temi, quasi sempre dando vita a discussioni che si trasformano in risse dialettiche. Il limite, il più evidente, del talk politico resta comunque l’impossibilità di superare le conseguenze televisive imposte dalla par condicio e più in generale dall’ingerenza del Palazzo. Un politico di sinistra contro uno di destra, un giornalista schierato contro un altro giornalista schierato, un opinionista contro un altro. Tutto prevedibile, tutto già sentito e vissuto. Ma pur nella volgarità e bassezza di alcuni casi, talvolta resta lo spazio per spassose e irresistibili scenette da commedia all’italiana.

Ballarò, insieme a L’ultima parola, è l’esempio più classico di talk politico dove la rissa verbale è più facilmente ottenibile. I politici che ogni settimana s’alternano nel programma di approfondimento di Raitre sono puntualmente accompagnati dai loro portaborse a mo’ di claque tra il pubblico con la funzione di “chiamare l’applauso”, come si dice nel gergo televisivo.

Giuliano Ferrara mente, Sallusti e Barbacetto si masturbano, Storari allude, Mora seleziona gli ospiti, Giletti defeca. Per il resto tutto ok

RAGIONAMENTI POLITICI – “Ma tu da bambino ti masturbavi o no?” (Alessandro Sallusti a Gianni Barbacetto, Niente di personale, La7)

VOCE DEL VERBO – “Tu feci un patto con questo ragazzo” (Massimo Giletti, Domenica in L’arena, Rai Uno)

“Solo un cieco non vedrebbe quello che sto facendo” (Marco Storari, dopo Roma-Juventus ai microfoni di Sky) Del Neri e il suo pastore tedesco non hanno capito l’allusione del portiere.