Beavis e Butt-head

Oggi per cartoni animati story voglio parlarvi di uno dei cartoni più divertenti mai visti, Beavis e Butt-head, la serie animata americana, ideata da Mike Judge e prodotta dalla 20th Century Fox nel 1993 fino al 1997, per un totale di 7 stagioni e 199 episodi, andati in onda su MTV.

Il cartone è ispirato a due amici di Mike Judge conosciuti durante l’adolescenza,  ha come protagonisti Beavis il moro e Butt Head il biondo, due adolescenti amanti dell’heavy metal (difatti durante le puntate mandano in onda video metal che loro poi commentano), che giornalmente si cacciano nei guai, sia durante la scuola, che nella vita quotidiana.

Il comportamento dei due ragazzi è fuori dal normale, dicono continuamente parolacce, e fanno scherzi di cattivo gusto alle persone, come al vicino di casa Tom,ex veterano della Guerra di Corea, sempre preso di mira dal duo, o al professore Van Driessen, hippie ed ambientalista convinto vittima e succube del duo, o il professore di educazione fisica, Buzzcut, di cui però hanno paura a causa della sua stazza, poi c’è il Preside della scuola diventato esaurito a causa delle loro bravate, Daria, la secchiona amica di scuola presa in giro dai due (protagonista della serie animata la sarcastica Daria) ed infine Stewart, che crede di essere il migliore amico dei due e viene sfruttato al massimo, per la sua bontà e deriso per il suo peso.

Recorder – My names is Earl

Oggi per la rubrica Recorder parleremo della serie tv americana My names is Earl, ideata da Greg Garcia, prodotta dalla 20th Century Fox dal 2005 al 2009 e conclusa dopo solamente 4 stagioni e 96 episodi.

Protagonista indiscusso della serie è il ladruncolo Earl J. Hickey (Jason Lee) , che dopo essersi salvato da un terribile incidente avvenuto mentre festeggiava per la vincita ad una lotteria, decide di cambiare vita diventando seguace della filosofia zen, rimediando ai torti commessi in passato verso le altre persone.

Proprio per rimediare ai crimini commessi nei confronti di altre persone, Earl stila una lista delle persone che ha fregato, cercando di rimediare ed aiutarli tutti.

Recorder – Roswell

Oggi per Recorder parleremo di una serie di fantascienza Roswell, ispirata ai romanzi di Melinda Metz, e prodotta tra il 1999 ed il 2002 dalla Jason Katims Productions, Regency Television, 20th Century Fox, ideata da Jason katims.

Di quante stagioni è Roswell e di che cosa parla? La serie, composta da 3 stagioni e 61 episodi, racconta la vita di un gruppo di ragazzi che vivono nella cittadina di Roswell, in New Mexico, famosa per il primo atterraggio Ufo del 1947. Ovviamente, all’interno del gruppo di ragazzi, ci sono tre alieni, di cui due fratello e sorella adottati da una coppia per bene e il terzo adottato da un ubriacone senza un soldo che vive in una roulotte.

Cominciamo dal principio: Nel 1947 cadde veramente un Ufo a Roswell, che portava tre alieni Max (Jason Behr), Michael (Brendan Fehr) e Isabel (Katherine Heigl), rimasti incubati per numerosi anni all’interno di una caverna, poi usciti dodici anni prima della storia che stiamo per raccontarvi.

Alvin Rock ‘n’ Roll

Oggi per Cartoni Animati Story parleremo di una serie animata amata da tutti, e seguito della serie anni sessanta Alvin ShowAlvin rock ‘n’ roll. Il cartone ha come protagonisti i dolcissimi Chipmunks, è stato prodotto dal 1983 al 1991, per un totale di 8 stagioni e 102 episodi, dalla Bagdasarian Productions, Ruby-Spears Productions, e Lorimar-Telepictures, ed passata poi alla DiC Entertainment che la ribattezzò The Chipmunks.

In Italia Alinv & C. vennero mandati in onda nel 1986 su Italia 1 riscuotendo ampi consensi, anche grazie alla sigla cantata dalla cantante più amata dai bambini, Cristina D’Avena.

Protagonisti della serie, sono i tre fratellini Alvin, Simon e Theodore, adottati da piccoli da Dave, il padre adottivo che fa loro da manager per la band, i Chipmunks.

I Griffin rischiano la censura negli States: in forse un episodio che parla di aborto

I Griffin (Family Guy), la serie animata nata e creata dalla mente diabolica di Seth MacFarlane, potrebbe essere censurata. Che la cosa accada in Italia è cosa ormai risaputa (gli episodi, quando e se vanno in onda, subiscono numerosi tagli, anche a causa dell’orario illogico di messa in onda, il primo pomeriggio), ma negli States non è fatto di tutti i giorni: l’ultima episodio, infatti, accadde nel lontano 2000, quando la Fox aveva censurato la puntata When you wish upon a Weinstein, perché Stewie cantava I need a Jew (Ho bisogno di un ebreo), brano considerato antisemita.

Questa volta il padre dei Griffin e la 20th Century Fox sarebbero ai ferri corti perché l’azienda non vorrebbe trasmettere nella prossima stagione, l’ottava (che inizierà il 27 settembre) un episodio che parla di aborto, definito troppo tagliente.

MacFarlene, che è pagato 100 milioni dalla Fox per produrre episodi della serie e di American Dad fino al 2012, al Comic Con di San Diego, ha dato la notizia commentandola così:

La 20th Century Fox ci ha permesso di produrre questo episodio, poi ha detto:”Sai cosa? Siamo spaventati a morte da questo episodio”.

Hulu il temibile avversario di You Tube

In vista delle vacanze estive, con obiettivo per molti di voi proprio le località d’oltre oceano, non potevamo esimerci dal segnalarvi nella consueta rubrica dedicata alle web tv, un sito di chiara connotazione americana carico carico di video relativi a film e telefilm: You Tube! Potrebbe dire qualcuno, in realtà si tratta di un progetto molto simile, trattasi di Hulu l’astro nascente in fatto di streaming video, divenuto nel giro di un anno una piacevole realtà con i suoi 42 milioni di visitatori mensili.

Nota stonata in tutto questo, l’impossibilità al momento per gli utenti italiani di poter accedere a Hulu disponibile per i soli Ip statunitensi, ma considerata la portata e il successo del marchio confidiamo in una prossima apertura alla rete europea. Come buona parte delle proposte che compaiono sul web, Hulu muove i primi passi in sordina nel marzo del 2007, la società che ha come amministratore delegato Jason Kilar, pianifica con AOL, MSN, MySpace e Yahoo! la distribuzione della propria offerta. Il nome Hulu proviene dal cinese mandarino e significa letteralmente “zucca”, esiste anche un secondo significato che indica “interattività”, talmente calzante con l’obiettivo del progetto da essere considerato quello più idoneo.

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Le serie tv in uscita a Maggio in DVD!

Non ci sono parole per descrivere la soddisfazione che provo tutte le sere, quando torno a casa, e vedo i miei cofanetti lì, sui miei scaffali, sorridenti (i cifanetti, non gli scaffali), e che mi chiedono di essere aperti per essere visti a oltranza.

Chiaro che una considerazione di questo tipo non si addice in modo particolare a climi e temperature primaverili, come quelli di questi giorni (dipende da quale angolo di Italia state occupando in questo momento, a dire il vero).

Per dirla tutta, per me le serie tv sono senza tempo. Le guardo d’estate e d’nverno, dal calduccio del mio letto a dicembre al fresco della località di vacanza del momento. Serie forever! Per questo mi sento oggi di proporre tutto ciò che maggio ci riserva in termini di nuove uscite.

Recorder – Ally McBeal

Oggi per la rubrica recorder vi parlerò della serie tv più carina dedicata al genere giudiziario, Ally McBeal,  che prende nome dalla protagonista Ally McBeal (Calista Flockhart) un’avvocatessa in carriera dai forti ideali.

La fortunata serie è frutto della creatività di David E.Kelley, prodotta dalla 20th Century Fox e nata nel 1997 e durata fino al 2002, con un totale di 5 stagioni e 112 episodi. In Italia la serie andò in onda su Canale 5 e Italia 1 dal 2000 al 2005, riscuotendo molti consensi.

Persons Unknown: Chris Mc Quarrie crea una nuova serie

Chris Mc Quarrie, sceneggiatore de I soliti Sospetti, ha dato il via ad una nuova serie televisiva, in collaborazione con la 20th Century Fox tv.

La serie in questione sarà chiamata:Persons Unknown, e prevede 13 episodi, le cui riprese saranno effettuate a partire dal 27 Ottobre ad Ajusco (Messico), dove, per l’occasione, verrà costruito un set.

Recorder – 20 – Automan

Ci sono casi di telefilm, nella storia della televisione che, considerati flop in America, riscuotono grande successo nel resto del mondo. Uno di questi ve lo racconta oggi Recorder. Il nome della serie? Automan.

Nel 1983, Glen Larson creò, per la 20th Century Fox, un telefilm di fantascienza che doveva durare 26 puntate sulla ABC, ma che, a causa dei bassi ascolti, fu chiusa dopo solo 13 episodi. Quando arrivò in Italia, prima su Italia 1, poi su TMC 2, venne replicata numerose volte, ricevendo continui apprezzamenti da parte del pubblico.

La storia sembrava interessante: Walter Nebicher (Desi Arnaz Jr.), valido poliziotto del dipartimento di Los Angeles, che vorrebbe essere impiegato costantemente sul campo, viene relegato a lavori d’ufficio, complice la sua grande conoscenza dell’informatica. Nel suo tempo libero, Walter programma un videogioco creando un perfetto compagno per combattere il crimine dilagante che, a causa di un sovraccarico elettrico, prende forma. Lui è automan (Chuck Wagner), una immagine tridimensionale dotata di intelligenza artificiale, dal viso umano e il corpo coperto da una luce blu luminosa, che lo avvolge come una tuta. Lui, l’uomo virtuale è il paladino della giustizia.

Sul Doppiaggio – 3 – La svolta

La 20th Century Fox per evitare al pubblico questo disagio decide di tentare un’altra via, quella del doppiaggio: il sistema creato da poco, dal fisico austriaco Karol Jacob, permette consistenti risparmi di tempo e di denaro, una qualità superiore nel prodotto finito e una gran velocità d’esecuzione.

Il compito di dirigere il doppiaggio è affidato a Louis Loeffler, che dopo essersi sposato con una romana, conosce molto bene l’italiano ed è ben felice di guidare la sperimentazione di questo nuovo sistema. Nel frattempo la stessa Paramount inizia a pensare di utilizzare i suoi stabilimenti a Jointville per dare la possibilità agli attori europei di presentarsi in sala e doppiare il film nella propria lingua d’origine.

L’unica che continua insistentemente a sbagliare strada è la MGM, che dopo aver provato quella delle edizioni multiple, pensa di attirare pubblico facendo dire al divo di Hollywood di turno qualche battuta del film nella lingua del Paese in cui sarebbe stato esportato il prodotto. La cosa, però, risulta ridicola agli occhi della gente, sempre più abituata a sentire le voci dei loro miti doppiate, in un italiano corretto. Non è un caso se i doppiatori di Stanlio e Olio doppiarono i due attori con quella cadenza buffa, dopo averli sentiti recitare in Italiano.

Weekend al cinema: arrivano Gangster, scoiattoli e drammatici italiani

Nuovo venerdì nuovi film ai botteghini.

Questa settimana il cinema italiano e quello straniero si dividono le uscite, 3 film per il primo, 4 per il secondo, anche se dubito fortemente che si dividano quasi equamente anche il numero di proiezioni.

Nel terzo weekend dell’anno c’è grande attesa per l’ultimo film di Ridley Scott American Gangster, che oltre ad avere un cast d’eccezione, Denzel Washington, Russel Crowe e Cuba Gooding Jr., ha dalla sua una storia accattivante che potrebbe far ripercorrere al film lo stesso successo che hanno avuto in passato la saga de Il Padrino e pellicole importanti come Gli intoccabili, Carlito’s way e Scarface. Il film, di genere drammatico, criminale, poliziesco è ambientato a New York nei primi anni ’70. Sarà un successo?