TV mattone grazie al cinepanettone

 

Si avvicina il Natale e con le feste arrivano i nuovi classici del cinema Italiano: i cinepanettoni. Cosa sono? Sono quei film che escono durante le festività e che invadono, per la loro promozione, tutti i programmi televisivi delle settimane precedenti, ricordandoci così che gli autori televisivi sono andati già in vacanza, per lasciare spazio ai messaggi promozionali.

Ogni anno è così e non si scappa. I palinsesti cambiano perché ci sia spazio per tutti senza scontentare nessuno, perché gli attori dei cast dei suddetti film possano presenziare i programmi, proporre le loro gag, che ha distanza di anni sono abbastanza simili, e lanciare il trailer.

Il fenomeno, pari soltanto all’uscita di un libro di Bruno Vespa, potrebbe essere interessante per provare a fare una piccola caccia all’errore durante le interviste degli attori, ma ahimè, le risposte sono sempre le stesse. Di contro è rassicurante perché non risultano mai contraddittori (vi immaginate l’ottimo Pieraccioni che parla della sua partner definendola prima bellissima e poi un cesso che cammina? O De Sica che parla della Hunziker e per sottolinearne la bravura ricorda il film che fece con Alberto Tomba, Alex l’Ariete? Così si che seguirei tutte le loro comparsate in Tv: almeno ci sarebbe un colpo di scena, no?) e soprattutto, sono spalleggiati ottimamente dal conduttore del programma che conferma la validità della pellicola e la consiglia a tutto il pubblico.

Recensione: Hitman l’assassino

 

 

Hollywood torna a pescare nel vastissimo mondo dei videogiochi e dopo Final Fantasy, Doom, Silent Hill, Resident Evil e Tomb Rider, solo per citarne alcuni, è uscito nei cinema italiani il film diretto da Xavier Gens, Hitman – L’assassino.

Il film narra, in breve, di un agente pelato e con il codice a barre tatuato sul cranio, l’agente 47, che per tutta la storia, che dura tre mesi e che viene riassunta più o meno in 90 minuti, deve fuggire dai suoi colleghi e dal governo russo dopo essere stato incastrato alla fine di una delle sue missioni da killer. Come se non bastassero i nemici, c’è pure l’Interpool che lo cerca.

Il regista, Xavier Gens, alla sua prima vera opera importante, almeno a livello commerciale, non ha avuto grandi problemi a trasporre la saga del videogiochi di Hitman in pellicola cinematografica, affidandosi alle ambientazioni e alla colonna sonora del gioco (l’Ave Maria di Schubert), alla facile caratterizzazione dei personaggi e al genere d’azione preponderante in tutta la durata del film.

Televisione: Passaparola – Il ritorno

Continuano incessanti le novità nei palinsesti televisivi Mediaset: dopo il ritorno su Italia1 de La ruota della fortuna, programma di cui avremo modo di parlare nelle prossime settimane, nonché attesissimo da tutti, soprattutto dal sito stesso, che mostra ancora la foto del buon vecchio Mike e della sua valletta e non del nuovo duo alla conduzione, Papi-Silvstedt , torna domani sera, su Canale5, Passaparola.

Il divertente intrattenimento preserale, che sarà condotto nuovamente dal volto storico del programma, Gerry Scotti, cambia il suo consueto orario, le 18.40, spostandosi alle 20.40 per intrattenerci, nelle prossime 7 domeniche, con i suoi giochi, l’atmosfera familiare e le amatissime Letterine.

Sleeper Cell

Los Angeles: un gruppo di giovani e meno giovani islamici decide di sacrificarsi per la causa, facendo strage di civili infedeli e non (un rischio da correre per la causa, no?).

Sarebbe troppo riduttivo raccontarvi di Sleeper Cell in questo modo, in quanto la qui presente serie Tv, appena conclusasi sulla rete satellitare AXN, non racconta la classica storia del tremendo pericolo dell’uomo nero, bensì del pericolo dell’uomo nero che tanto nero non è. Intendiamoci, i cattivi sono sempre gli estremisti mussulmani, ma la loro fisionomia non è esattamente quella che ci aspetteremmo, niente barboni e vestiti di arabico ricordo, ma giovani occidentali convertiti alla fede del profeta, guidati ottimamente dalla perfida e geniale mente di Faris Al-Farik (Oded Fehr), l’unico mediorientale D.O.C.. A rompere le uova del paniere il classico infiltrato dell’FBI, che poi tanto classico non è neanche lui, Darwin Al-Sayeed (Michael Ealy): niente pallottole facili o superpoteri, ma tanto acume e intelligenza per il protagonista buono della serie, che, infiltratosi nella cellula dormiente, cerca, da buon islamico, di mandare a monte ogni progetto del cattivo islamico, mantenendo una faccia di bronzo quasi da Oscar per non farsi scoprire dal boss e i suoi 3 compagni, lo slavo Llija Korjenic (Henri Lubatti), il francese Christian Aumont (Alex Nesic) e l’ex soldato americano Tommy Allen Emerson (Blake Shields).

Recensione: American Pie – Beta House

 

Uscirà a breve (si parla di dicembre-gennaio), ma soltanto in DVD, il sesto capitolo di American Pie, sempre più incentrato sul binomio alcool-sesso e sempre meno sulla storia.

Bastano due righe per raccontarvi tutto, ma non preoccupatevi perché, guardando quei 100 minuti di film, non presterete attenzione alla trama quanto piuttosto all’infinità di giovani ragazze nude o quasi, che riempiono dall’inizio alla fine il film.

La storia è presto detta: all’università del Michigan va in scena uno degli scontri più antichi del mondo, quello fra gli studenti scapestrati e i secchioni. Unica variante? I secchioni dominano l’intera università, hanno le ragazze più belle e non hanno intenzione di cedere il potere a nessuno. Sarà compito del clan Stifler, appartenente alle confraternita Beta House sconvolgere le stabili gerarchie universitarie.