Sul doppiaggio – 23 – Il doppiatore

Doppiatore – Interprete

Il doppiatore è la persona che interviene nella fase finale del doppiaggio, prestando la voce agli attori. La sua interpretazione cambia di timbro, colore vocale, intonazione, sicurezza, secondo la recitazione del personaggio doppiato.

Il doppiatore deve avere doti particolari: deve essere insieme attivo e passivo, avere un orecchio fine e molto allenato, avere il senso delle sfumature, avere la capacità di sottomettersi a varie costrizioni – dicendo la battuta con la giusta tonalità entro limiti di tempo vincolanti, con gli occhi sull’anello di pellicola che scorre ininterrottamente, e alle orecchie la cuffia in cui ascolta, l’originale, ma soprattutto deve essere un attento osservatore.

Appunti su Sanremo 2008: l’Italia non canta più

I dati auditel parlano chiaro, il Festival di Sanremo è in crisi. Se i numeri sotto tono della prima serata potevano essere in parte giustificati dall’interesse della gente per la tragedia di Gravina, convogliando l’attenzione su Raitre e Chi l’ha visto?, l’ulteriore calo di quasi un milione di spettatori della seconda serata (8 milioni 271 mila, nella prima parte) non ha giustificazioni, La gente è stufa del Festival e i motivi possono essere diversi.

La formula antiquata, l’eccessiva lunghezza, canzoni che sembrano tutte uguali, tranne le debite eccezioni, la fuga del pubblico verso altre formule televisive come internet e i canali digitali, hanno dato il colpo di grazia a una manifestazione canora che non ha più motivo d’essere.

Comprensibile lo sfogo di ieri del direttore artistico Pippo Baudo, in sala stampa all’Ariston: “La qualità è difficile da far passare. L’evento non esiste più se non ha un aspetto scandalistico. Se avessi litigato con Chiambretti, come è accaduto a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso. Allora scazzottiamoci, sputiamoci in faccia: ma così il pubblico lo imbarbariamo, lo fottiamo e avremo un’Italia di merda“.

Marzo 2008 a noleggio: tanti titoli tra cui Beowulf e La promessa dell’assassino

Marzo ricchissimo di film a noleggio, anche se ad essere sinceri non ricchissimi di qualità.

Tra i film stranieri vi suggerirei i bellissimi Nella valle di Elah, Sleuth, La promessa dell’Assassino, Tideland, L’età barbarica, lo spassosissimo Idiocracy e il particolarissimo Lars e una ragazza tutta sua.

Tra i film italiani, per chi se l’è perso La terza madre (anche se non è niente di che), Lezioni di cioccolato (che ha avuto un discreto successo), Matrimonio alle Bahamas (se proprio dovete) e Bastardi (un interessante thriller da provare a guardare) e i film di Soldini e Bentivoglio.

Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell sostituiranno Heath Ledger

The imaginarium of Doctor Parnassus, diretto da Terry Gilliam, avrà ben tre protagonisti che a rotazione rimpiazzeranno l’attore protagonista Heath Ledger, morto recentemente, prima di finire le riprese del film. Gli attori in questione sono il trentacinquenne Jude Law (Sleught), il quarantaquattrenne Johnny Depp (Sweeney Todd) e il trentunenne Colin Farrell (Sogni e delitti).

Come è possibile, che tre attori interpretino la stessa parte? La risposta è nella trama del film: il protagonista cambia identità e sembianze quando cade nello specchio.

Gli attori si sono detti felici di poter recitare al posto del loro compagno scomparso, definendo il loro ruolo nel film, il miglior modo per rendere omaggio al protagonista de I segreti di Brokeback Mountain.

Ascolti Tv: Martedì 26 Febbraio – Vince Striscia. A Sanremo la prima serata, ma con un calo clamoroso di ascolti.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri sera altro calo clamoroso per il Festival di Sanremo, che forse sfrutterà la pausa di oggi per raddrizzare il tiro. Il programma più visto della giornata è infatti Striscia la notizia con 6 milioni 668 mila telespettatori (contro i 6 milioni e 500 mila di media ponderata della gara canora), che lascia al festival la magra consolazione di essere il programma più visto in prima e seconda serata. Bene il Dopofestival con il 30,37% di share e 1 milione e 57 mila telespettatori.

L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!

Carissimi lettori, è proprio vero che tutto il mondo è Paese:in questa parte del mondo, l’Italia, con il terzo debito pubblico al mondo, stiamo arrivando alla frutta, i soldi sono pochi e bisogna trovare il modo di recuperarli. Sarà forse per tal motivo che anche il Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, è diventato il festival della pubblicità.

Qualcuno sosteneva (non mi chiedete chi, per favore, perché la mia memoria vacilla), che le trasmissioni televisive sono diventate l’intermezzo tra una pubblicità e l’altra e la competizione canora della città dei fiori ne è la dimostrazione.

Fino a qua, anche se il quadro è abbastanza deprimente niente di male; quello che proprio non sopporto è sapere che l’ospite viene pagato per essere presente all’Ariston a fare pubblicità al suo film in uscita. E’ il caso di Carlo Verdone.

Sul doppiaggio – 22 – La sala

1975: Il suddetto sistema viene perfezionato introducendo la computerizzazione del processo di comando. Avanzamento, arresto, arretramento e ricerca dell’anello desiderato avvengono automaticamente.

1980: Si entra nell’era elettronica, sostituendo il proiettore e la pellicola cinematografica con il videonastro e la videoproiezione, sia su monitor che su schermo. Tutto il materiale cinematografico viene duplicato su videonastro e con esso si procede al doppiaggio e a tutte le successive lavorazioni di sincronizzazione e mixage.
Il processo di avanzamento, arresto e arretramento avviene automaticamente, mentre il materiale visivo viene contrassegnato da un “time-code” (tempo/fotogramma), leggibile sulla scena stessa. Il videoproiettore il registratore a nastro magnetico perforato sono sincronizzati tra di loro con un codice elettronico.

1982: Con una nuova tecnica di sincronizzazione del dialogo, che elimina l’intervento manuale sul nastro magnetico perforato, si inizia l’ultima fase con l’introduzione di registratori a nastro magnetico da 1/4”, ½”, 1”. Questi registratori sono perfettamente sincronizzati con codice elettronico al videoproiettore. Con questo sistema scompare il nastro magnetico perforato con relativi registratori e si annulla completamente il consumo di nastro magnetico.

Appunti su Sanremo 2008: seconda serata

Ancora appunti questa volta sulla seconda serata del 58mo Festival della Canzone Italiana, annotazioni che necessitano di una ulteriore riflessione su quella d’esordio. I timori cha hanno preceduto la vigilia della kermesse canora, si sono materializzati sotto forma di numeri, quelli impietosi dell’auditel, il cui responso risulta addirittura crudele per una manifestazione musicale, abituata in passato a ben altri riscontri.

La prima serata ha ottenuto nella prima parte 9 milioni 518 mila telespettatori pari al 35.01% di share (7 milioni 68 mila di media nell’intera serata) e nella seconda 4 milioni 818 mila con il 39.44%. Nel 2007 l’esordio del festival, condotto da Pippo Baudo con Michelle Hunziker, aveva avuto nella prima parte una media di 12 milioni 452 mila telespettatori, pari al 43.80%, e nella seconda di 6 milioni 759 mila, con il 47.08%. Da quando esiste l’auditel cioè da 21 anni, la puntata d’inizio del festival non era mai andata cosi male.

Nulla di strano quindi che la parola d’ordine del debutto bis, sia stata “salviamo il salvabile”, con l’intento di evitare un’ulteriore emorragia di telespettatori, se l’obiettivo sia stato raggiunto lo scoprirete questa mattina nella rubrica di Diego Odello.

Ascolti Tv: Lunedì 25 Febbraio – Nonostante il Festival di Sanremo, Striscia la notizia rimane in testa pur battendolo di poco.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia che impenna al 30,55% di share con ben 7 milioni 129 mila telespettatori che nemmeno il Festival è riuscito a battere, mamma Rai difatti porta a casa l’ottimo risultato del 58° Festival della canzone Italiana con un 36,46% di share (di media tra la prima e la seconda parte del tanto amato programma) e 7 milioni 68 mila telespettatori, nel day-time la Barbara D’Urso insieme al tanto amato Brachino con Mattino Cinque ottengono (nella prima parte del programma) un buon 20,08% di share e 796 mila telespettatori.

Recorder – 9 – Otto sotto un tetto

Oggi la rubrica Recorder vi porterà indietro di quasi 20 anni, esattamente a Chicago a casa di una delle famiglie più simpatiche dei primi anni ’90, la famiglia Winslow del telefilm Otto sotto un tetto titolo originale Family Matters.

La serie è nata nel lontano 1989 ed è durata per ben 9 anni sino al 1998, è stata una delle serie più lunghe che, ha visto affrontare in 9 stagioni(la media è tra le 22/24 puntate a stagione) e 215 episodi con la durata di 25 minuti l’uno dei temi molto importanti.

La serie creata da William Bickley e Michael Warren e prodotta dagli stessi insieme a Thomas L. Miller, Robert L. Boyett e David W. Duclon, negli States è stata mandata in onda per la prima volta sul network ABC poi l’ultima stagione sulla CBS, in Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta sulle reti Mediaset esattamente prima su Italia1, poi successivamente passata a Canale5.

Sul Doppiaggio – 21 – L’evoluzione tecnica

1953: Nessuna novità per quanto riguarda la parte filmata. Ora la registrazione viene effettuata su apparecchi che utilizzano un nastro magnetico da ¼. Questo sistema permette di risparmiare molta pellicola sonora SAV, infatti si potevano trascrivere dal nastro magnetico alla pellicola SAV solo le registrazioni buone. Ma anche quel ridotto quantitativo di pellicola sonora negativa SAV doveva seguire un procedimento di sviluppo e stampa per essere utilizzata, come sopra descritto.

Appunti su Sanremo 2008: prima serata

È zeppo di annotazioni il nostro taccuino, sulla prima serata della 58ma edizione del Festival di Sanremo, la più importante per certi versi in quanto gode delle maggiori aspettative, della curiosità della gente, insomma quella che non si può sbagliare perché apripista delle serate successive. La Rai punta molto sul festival, nonostante la fuga del pubblico dalla tv generalista, obiettivo minimo dieci milioni di telespettatori a sera, una missione tutt’altro che impossibile per uno show che in tempi di grande spolvero raggiungeva almeno i 15 milioni e oltre nelle serate di punta.

Con sullo sfondo la suggestiva scenografia di Gaetano Castelli, dove l’orchestra al momento opportuno rimane sospesa a mezz’aria per lasciare maggior spazio sul palco, l’edizione di quest’anno inizia con un doveroso tributo ai 50 anni della più celebre canzone italiana nel mondo, quella Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare, portata al successo mezzo secolo fa dall’ indimenticabile Domenico Modugno. E’ un Gianni Morandi un pò emozionato, ad esibirsi nelle celebri note, inaugurando ufficialmente il festival.

Il primo a fare l’ingresso sul palco è Piero Chiambretti, che fin da subito si conferma come colui che deve dare il giusto pepe a una kermesse, spesso accusata di generare noia in coloro che la guardano. Pierino il pestifero è il vero mattatore della serata, con lui sul palco il festival cambia marcia, Chiambretti affonda a piene mani nel suo repertorio di battute imbevute di sarcasmo e ironia, quelle a cui ci ha abituato nella conduzione di Markette. Ne è vittima lo stesso direttore d’orchestra Pippo Caruso, fortunato, a detta dello stesso Chiambretti, ad essere ancora vivo nonostante l’età

Ascolti Tv: Domenica 24 Febbraio – Vince Chi vuol esser milionario, ottimi ascolti per Amici di Maria De Filippi…il Tg1 rimane un’incognita.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Canale5 con Chi vuol esser milionario che ottiene il 22,89% di share con 4 milioni 639 mila telespettatori, molto bene per la trasmissione i Soliti Ignoti in onda su Rai1 con 22,12% di share e 5 milioni 988 mila telespettatori, non male la trasmissione pomeridiana su Rai2 (condotto dalla simpaticissima Simona Ventura) Quelli che il calcio con il 12,16% di share e 1 milione e 672 mila telespettatori. Buoni risultati per Domenica in da Sanremo con 19,30% di share e 2 milioni 973 mila telespettatori, ottimi per la parte preserale di Domenica in condotta da Giletti che ha fatto registrare il 22,31% di share con 4 milioni 338 mila telespettatori.

Il blob dei blog: Europa + Coen = Oscar

La consueta rubrica settimanale Blob dei Blog quest’anno vola per voi nel fatato mondo di Hollywood per raccontarvi quanto è accaduto stanotte alla notte degli Oscar, quando, mentre voi beatamente dormivate (me lo auguro per voi), io mi seguivo la cerimonia, scoprendomi veggente e gustandomi la vittoria europea (tutti gli attori premiati) sul cinema americano.

A bocce ferme è chiaro che a festeggiare veramente sono in tre: i fratelli Coen, dominatori assoluti della manifestazione (4 premi, di cui tre, tra i più importanti), The Bourne Ultimatum, vincitore di ben tre statuette e l’Italia che si porta a casa due premi, Miglior Colonna Sonora (Marianelli) e Miglior Scenografia(i coniugi Ferretti – Lo Schiavo), alla faccia di chi si dimentica del cinema italiano e dei suoi grandi maestri.

Tra gli sconfitti più eccellenti citerei, e lo faccio senza problemi, Johnny Depp, Cate Blanchett, Espiazione e Michael Clayton (per entrambi un solo riconoscimento) e soprattutto Lo scafandro e la farfalla, che rimane a bocca asciutta (come previsto) rimanendo quattro volte nominato e quattro volte deluso.