Ascolti Tv: Mercoledì 19 Marzo – Vince Amici di Maria.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia con 6 milioni 803 mila telespettatori. La serata, condizionata dall’anticipo della giornata della Serie A di calcio, viene vinta da Amici di Maria De Filippi che ottiene il 27,03% di share e supera di oltre 1 milione il film trasmesso da Rai1. Non pervenuto Rete4 (è già su satellite?). Da notare la rimonta del Tg5 delle 20 che ha già superato nello share il Tg1 e ora punta a superarlo anche nel pubblico, dove ha ridotto notevolmente le distanze.

Voyager

Il mondo è pieno di misteri, questo nessuno può metterlo in dubbio. Ci sono eventi improvvisi, inspiegabili, ai quali la scienza fa fatica a stare dietro, e la maggior parte di noi è molto affascinata da questi eventi.

Io sono uno di quelli che vive in fuzione del fatto che, dato che la speranza è l’ultima a morire, e in base ad alcune leggi statistiche, prima o poi dovrebbe toccare anche a me l’incontro faccia a faccia con un mostro di Lochness, un fantasma (preferirei un parente), qualcosa insomma.

Mi andrebbe bene anche un cerchio nel grano, anche piccolo.

Voyager, in onda il mercoledi alle 21:05 su Rai2, condotto dal giornalista Roberto Giacobbo ci accompagna in questo tunnel affascinane, le cui pareti sono coperte di quadri di misteri appetibili e graditi al pubblico.

Recensione: I padroni della notte

Booklin, 1988: Bobby Green (Joaquin Phoenix) gestisce, nel quartiere russo, un locale economicamente fiorente, ma di dubbia legalità. In effetti, El Caribe, è frequentato da gente poco raccomandabile, tra cui Vadim Nezhinski (Alex Veadov), spacciatore, ma in realtà farabutto a 360° con la licenza di uccidere, ricercato da tutta la polizia di New York, dal capo, Albert Grusinsky (Robert Duvall), a suo figlio, l’agente modello Joseph Grusinski (Mark Wahlberg).
Bobby non vuole saperne niente dei traffici illegali (lui è un consumatore di droghe, non uno spacciatore), a lui interessa soltanto guadagnarsi il suo lauto stipendio, gestire un nuovo locale a Manhattan e godersi, Amada (Eva Mendes) la fidanzata di cui è pazzamente innamorato. Di contro non ha grande fiducia nemmeno della polizia, a tal punto da volersi far cambiare il suo cognome da Grusinski (ebbene si, è anche lui appartenente alla famiglia degli sbirri) in Green (il cognome della madre).
Il suo fragile equilibrio viene messo in discussione quando, dopo l’arresto di alcuni scagnozzi di Vadim, prima rischia la vita il fratello, poi rimane ucciso il padre. Da quel momento, anche lui, figlio scapestrato riluttante all’idea di legge, decide di collaborare con Joseph, entrando in polizia, per vendicare il padre e fare giustizia.

Artù: la tavola rotonda di Raidue

Sdoganatosi dall’esperienza di Quelli che il calcio, ufficialmente per motivi di tempo, Gene Gnocchi è in onda dallo scorso settembre ogni giovedì sera alle 23.30 circa su Raidue, con la sua creatura dal titolo Artù. A nostro modesto parere, il comico di Fidenza, ha trovato il modo di smarcarsi da un programma come quello della Ventura, dove probabilmente non si sentiva più a suo agio e comunque per ovvi motivi di tempo, non aveva la possibilità di proporre appieno la sua creatività e comicità pungente.

Ecco nascere Artù, cucito su misura, più congeniale alle caratteristiche del genio istrionico di Gnocchi, diretto dallo stesso Paolo Beldì di Quelli che il calcio, qualcosa di diverso rispetto all’esperienza della Grande Notte, di cui Artù possiamo dire è la conseguenza logica.

Dal programma di Raidue (la Grande Notte appunto), dove il soggetto era la tv e i personaggi del mondo televisivo più singolari, messi rigorosamente alle berlina, la nuova creatura di Gnocchi, proprio come dice il nome, è una tavola rotonda dove si discute degli argomenti più disparati con gli ospiti in studio, non più di 5 alla volta spesso non vip, in un clima goliardico e volto alla pura dissacrazione.

Le Iene: niente puntata venerdì 21 per rispettare il venerdì Santo

La puntata di venerdì delle Iene, non andrà in onda a causa di due servizi giudicati non idonei (per il contenuto) per una sera come il venerdì Santo.

I servizi incriminati riguarderebbero due inchieste sul sesso (fonta Ansa) e a comunicare la decisione ci ha pensato il direttore della rete Tiraboschi, che ha dichiarato:

Ho visionato i servizi della puntata, all’interno ci sono 2 inchieste, lunghe, scabrose e cariche di dettagli che giudico troppo estreme per essere trasmesse nella serata di Venerdì Santo

Recorder – 12 – Fantasilandia

Questa settimana, la rubrica Recorder vi porterà indietro nel tempo di 30 anni, in un luogo lontano e nascosto dove tutto è possibile; se avete qualche sogno, è ora di credere nella sua realizzazione… questa signore e signori è Fantasilandia, titolo originale Fantasy Island.

Nata nel lontano 1978 la serie fatta negli Stati Uniti ha dato alla luce 7 stagioni e 157 episodi sino al 1984. Prodotta dalla Spelling-Goldberg Productions e Columbia Pictures Television, la serie è stata trasmessa per sulla rete televisiva ABC portata poi in Italia nel 1980 prima su Canale5 poi su Rete4.

Ora rilassatevi, pensate attentamente ad un vostro sogno nel cassetto e sperate che la banca vi dia un prestito di 50000$ (ora il costo sarà triplicato), altrimenti …scordatevi tutto!

Ascolti Tv: Martedì 18 Marzo – Vince Il coraggio di angela. Bene Italia1, così così Canale5

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la serata la seconda puntata de Il Coraggio di Angela su Rai1, che sfiora la media dei 7 milioni di spettatori. Così così, l’esordio di Carabinieri, abbandonati da un milione di spettatori alla fine del primo episodio (dovevano andare a dormire o non hanno apprezzato la fiction?). Ottimo esordio per Buona la prima su Italia1 e per la Gialappa’s che con Mai dire Grande Fratello, spostato dalla tarda notte in prima serata, ottiene il 15,49% di share, seguito dalla metà degli spettatori del Grande Fratello e divertendo il doppio. Per Striscia la notizia 7.605.000 spettatori e 31.81% di share.

La storia siamo noi

Sommerso dagli impegni quotidiani, mi sfugge sempre questo particolare. Il livello di granularità con il quale spesso viviamo le nostre cose ci impedisce – e forse è un meccanismo legato all’adattamento – di cogliere il nostro essere una briciola che crea la storia.

E di storia si parla su Rai2 alle 23:45, in un dossier che ci incastra nella storia senza troppe foto d’epoca, senza pietà. Si parla di paternità. E pensare che pensavo che la storia fossero gli altri.

E invece anche questa è storia, storia di sempre, del passato, del presente e – sempre meno – del futuro. Sempre meno perchè ormai le figure genitoriali sono offuscate da un alone di incertezza, un pò per come la famiglia va strutturandosi in questi anni in modo più o meno naturale, un pò per il contributo della società che nel plasmare le persone e le cose la fa da padrone.

Buona la prima: ricomincia il programma improvvisato di Ale e Franz

E’ cominciata ieri sera la seconda stagione di Buona la prima, lo spettacolo tratto dal format tedesco Shiller Strasse, che mette in primo piano la capacità di improvvisazione degli attori, nel nostro caso Ale & Franz.

Come funziona la trasmissione: i due protagonisti, coadiuvati da altri attori, improvvisano una storia, conoscendo soltanto l’inizio e ascoltando le direttive date in auricolare da un suggeritore (che parla singolarmente ad ogni attore, cosicché gli altri non sentano), un personaggio famoso differente per ogni storia (ad esempio ieri sera Cecchi Paone nella prima e Pino Insegno nella seconda) per portarla a termine.

L’ambientazione è semplice: in un teatro, di fronte a quattrocento spettatori, è stato allestito un appartamento (più precisamente, la porta d’ingresso dà in un soggiorno con annessa cucina) arredato, dove si sviluppano tutte le scene e nel quale si avvicendano, nell’arco della puntata, i vicini di casa e misteriosi ospiti (ieri Michelle Hunziker e Alessandro Preziosi).

Recensione: Onora il padre e la madre – Un piccolo capolavoro

Un ladro, Bobby (Brian F. O’Byrne), rapina la gioielleria, ma qualcosa va storto e la vecchia signora proprietaria della gioielleria rimane uccisa, non prima di aver ammazzato a sua volta il malvivente. Fuori, il palo, Hank (Ethan Hawke), un uomo divorziato con problemi di soldi, vede il suo collega morto e scappa.
Un agente immobiliare, con problemi matrimoniali e di droga, Andy (Philip Seymour Hoffman), viene a sapere che il fisco effettuerà dei controlli e, avendo manipolato i conti, ha bisogno di contanti per scappare a Rio con la moglie, Gina (Marisa Tomei), e cominciare una nuova vita. Andy, disposto a tutto per salvarsi, chiede aiuto ad Hank per rapinare una gioielleria. Quello che accade già ve l’ho detto.
Nanette (Rosemary Harris) è una vecchia signora, moglie di Charles Hanson (Albert Finney), il gioielliere. Sabato mattina non dovrebbe trovarsi in gioielleria, ma a causa di un imprevisto dell’ultimo momento, la sua dipendente non può andare a lavoro e tocca a lei, visto che pure il marito ha un impegno (deve rinnovare la patente di guida), tenere aperto il negozio. Sabato mattina rimane uccisa nella rapina, lasciando oltre al marito distrutto e dilaniato dal dolore e pronto a scoprire i colpevoli, anche tre figli: Martha (Amy Ryan), Andrew detto Andy e Henry detto Hank.

Carabinieri: la settima stagione su Canale 5

Crisi del settimo anno per la fiction Mediaset Carabinieri? Immaginiamo di no, ma forse per scongiurare ogni possibile eventualità di un calo di gradimento, comunque avvertito nelle ultime edizioni, gli autori, Raffaele Mertes che ne è anche il regista, Giandomenico Trillo e Alessandro Cane, hanno deciso di rinnovare il set e buona parte del cast.

Prevista per l’autunno scorso, la serie tornata solo ieri sera sugli schermi di Canale 5 in doppio appuntamento, per 14 puntate inedite, presenta delle interessanti innovazioni, innanzitutto l’ambientazione: non più Città di Pieve in Umbria, ma la nuova caserma di Montepulciano in Toscana, ricostruita nella Fortezza Medicea, risalente al 1500, poi come si diceva, il nutrito gruppo di attori (28), degno di una caserma vera, che col passare degli anni ha visto andare e venire interpreti o presunti tali, come alcuni ex concorrenti del Grande Fratello.

Da questa edizione non c’è più Gioia Capello (Martina Colombari), reduce dall’affettuosa amicizia con il vicecomandante Giacomo Contini (Walter Nudo), che risulta nell’elenco dei confermati e sa che presto diverrà padre di un figlio avuto da Paola (Valentina Pace). Tra coloro che hanno abbandonato questa settima stagione c’è anche Pippo (Dario Vergassola), Mira (Alexandra Dinu), Tina (Katia Beni), mentre dei protagonisti in divisa hanno fatto le valigie Barbara Fulci (Ines Nobili), Marco Tosi (Luca Argentero), Gabriele Vici (Marco Iannone) e Vittorio Bordi (Vincenzo Crocitti).

E’ morto Oreste Rizzini

E’ morto a 67 anni, (avrebbe compiuto i 68 il prossimo 27 marzo) Oreste Rizzini, doppiatore e dialoghista affermato, vincitore nel 2004 del Leggio d’oro.

Rizzini, nato a Milano nel 1940 è morto, per una malattia che si è aggravata improvvisamente, questa mattina a Roma.

Conosciuto dal grande pubblico come la voce di Eric Forrester (John McCook) in Beautiful e per il ruolo di speaker per i servizi di Porta a Porta (oltre ai documentari dell’istituto Luce), è stato il doppiatore tra l’altro di Michael Douglas in Basic Instict, Bill Murray nei Ghostbusters e in Lost in Traslation, ma anche di Dustin Hoffman , Jack Nicholson, Richard Chamberlain, Gene Hackman, Jon Voight e Bruce Willis.

Clooney: non torno a ER!

E lo sapevo! George Clooney smentisce la notizia del suo ritorno a ER e secondo quanto riportato dall’Ansa dice:

Non mi e’ mai stato chiesto di tornare in ER e’ una cosa molto divertente e buffa. Si sono sparse voci infondate. Non so da dove la notizia sia arrivata! Quando ho iniziato con ER vevo 33 anni. Non pensavo potessi diventare famoso. Realizzo oggi quanta fortuna ho avuto

E’ morto Anthony Minghella

La BBC ha reso noto che il regista anglo-italiano Anthony Minghella è morto, all’età di 55 anni.

Minghella è stato uno dei registi più importanti della sua generazione. Tanti i film famosi, oltre al pluripremiato (9 premi oscar) Il paziente inglese, del 1997: Ritorno a Cold Mountain, Il talento di Mr. Ripley, Truly Madly Deeply.

Minghella aveva altri progetti per il 2008 (The No. 1 Ladies Detective Agency, New York, I Love You, The Ninth Life of Louis Drax) che, a questo punto bisognerà vedere che fine faranno.
Categorie Senza categoria