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E-Ring – dagli USA a Rai2 senza fortuna

E-Ring è una nuova serie che va in onda su Rai2 alle 22:30, ed è anche il nome dell’anello più esterno del pentagono, laddove vengono prese le decisioni più delicate e importanti relative a questioni internazionali, come le minacce terroristiche o quelle biologiche.

La serie è composta da una sola stagione di 22 episodi, è andata in onda nel 2005 sulla Nbc ed è stata sospesa per bassi ascolti. Non proprio la migliore delle premesse.

I protagonisti si muovono in questa sezione del pentagono, dove lasciano libero sfogo alle proprio vicende private e personali, sempre intimamente intrecciate, su uno sfondo fatto di complotti, minacce internazionali, rigore militare e una certa tensione legata a complesse decisioni da prendere in tempi sempre troppo brevi.


Protagonisti sono il Maggiore Jim “JT” Tisnewski (Benjamin Bratt) un ex soldato delle forze speciali e il Colonnello Eli Mc Nulty (Dennis Hopper). Il primo è un soldato abituato a venti anni di azione, mentre Mc Nulty è ormai alla fine della sua carriera.

L’incontro tra i due porta alla nascita di un rapporto che dà i suoi frutti sia per la crescita personale, sia per il raggiungimento degli obiettivi delle varie missioni. La serie si apre – caso strano – con una crisi relativa a controllo delle tecnologie cinesi, e con il rischio di perdere un agente da anni sotto copertura.

Il giovane e idealista JT vuole intervenire a tutti i costi per salvare la vita dell’agente, mentre l’esperto e anziano Mc Nulty , che sa come gira il mondo, preferisce lasciar perdere, le cose vanno come devono andare.

Ma ecco che l’ultimo arrivato riesce a convincere le alte sfere, e come per magia la missione si fa, grazie anche a un sentito discorso sulla solidarietà militare che sembra pronunciato da un esperto agente assicuratore.

Quando ho visto il titolo, E-Ring, e non conoscendo la serie, ho subito sperato che si trattasse di una serie horror con varianti multimediali, ma le mie speranze sono state disilluse in tempo reale. Un vero peccato.

Al posto di una Samara (o Sadako) Elettronica, sono stato sommerso da un’invasione di uniformi ben stirate, sempre in corsa lungo puliti corridoi dalle pareti plurigraffiate da telefoni che non cessano mai di squillare.

Nota positiva, Dennis Hopper. Ce lo ricordiamo tutti in Speed e in altri successi, un volto noto ci conforta in questa serie che a pelle risulta abbastanza anonima. Inoltre i personaggi tendono al realismo, senza abbandonarsi a eccessi, se non quelli politically correct.

Il “confezionamento” ovviamente è buono, i ritmi sono piuttosto incalzanti e si tende ad affezionarsi subito ad alcuni dei personaggi, come in ogni serie che si rispetti.

La carenza fondamentale secondo me è il senso pesante di “già visto” che imperversa, che si porta dietro trame e situazioni scontate, personaggi visti e rivisti, che si comportano negli stessi, prevedibili modi.

Era meglio Sadako (o Samara).

7 commenti su “E-Ring – dagli USA a Rai2 senza fortuna”

  1. RITENGO QUESTA SERIE TELEVISIVA MOLTO BELLA E AVVINCENTE. PECCATO CHE GLI AMERICANI NON L’ABBIANO APPREZZATA, MA ANCHE LA RAI NON LA PUBBLICIZZATA AFFATTO.

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  2. a me la serie è piaciuta molto anche se trasmessa troppo tardi. Il primo episodio alle 22,50 richiede un’attenzione che a quell’ora comincia a calare.
    Spero comunque torni presto. Ne sento la mancanza. Avete idea di quando la rai ha intenzione di reinserirla nel suo palinsesto? o forse andra su Sky? fatemi sapere

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