L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!

Carissimi lettori, è proprio vero che tutto il mondo è Paese:in questa parte del mondo, l’Italia, con il terzo debito pubblico al mondo, stiamo arrivando alla frutta, i soldi sono pochi e bisogna trovare il modo di recuperarli. Sarà forse per tal motivo che anche il Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, è diventato il festival della pubblicità.

Qualcuno sosteneva (non mi chiedete chi, per favore, perché la mia memoria vacilla), che le trasmissioni televisive sono diventate l’intermezzo tra una pubblicità e l’altra e la competizione canora della città dei fiori ne è la dimostrazione.

Fino a qua, anche se il quadro è abbastanza deprimente niente di male; quello che proprio non sopporto è sapere che l’ospite viene pagato per essere presente all’Ariston a fare pubblicità al suo film in uscita. E’ il caso di Carlo Verdone.

Sul doppiaggio – 22 – La sala

1975: Il suddetto sistema viene perfezionato introducendo la computerizzazione del processo di comando. Avanzamento, arresto, arretramento e ricerca dell’anello desiderato avvengono automaticamente.

1980: Si entra nell’era elettronica, sostituendo il proiettore e la pellicola cinematografica con il videonastro e la videoproiezione, sia su monitor che su schermo. Tutto il materiale cinematografico viene duplicato su videonastro e con esso si procede al doppiaggio e a tutte le successive lavorazioni di sincronizzazione e mixage.
Il processo di avanzamento, arresto e arretramento avviene automaticamente, mentre il materiale visivo viene contrassegnato da un “time-code” (tempo/fotogramma), leggibile sulla scena stessa. Il videoproiettore il registratore a nastro magnetico perforato sono sincronizzati tra di loro con un codice elettronico.

1982: Con una nuova tecnica di sincronizzazione del dialogo, che elimina l’intervento manuale sul nastro magnetico perforato, si inizia l’ultima fase con l’introduzione di registratori a nastro magnetico da 1/4”, ½”, 1”. Questi registratori sono perfettamente sincronizzati con codice elettronico al videoproiettore. Con questo sistema scompare il nastro magnetico perforato con relativi registratori e si annulla completamente il consumo di nastro magnetico.

Appunti su Sanremo 2008: seconda serata

Ancora appunti questa volta sulla seconda serata del 58mo Festival della Canzone Italiana, annotazioni che necessitano di una ulteriore riflessione su quella d’esordio. I timori cha hanno preceduto la vigilia della kermesse canora, si sono materializzati sotto forma di numeri, quelli impietosi dell’auditel, il cui responso risulta addirittura crudele per una manifestazione musicale, abituata in passato a ben altri riscontri.

La prima serata ha ottenuto nella prima parte 9 milioni 518 mila telespettatori pari al 35.01% di share (7 milioni 68 mila di media nell’intera serata) e nella seconda 4 milioni 818 mila con il 39.44%. Nel 2007 l’esordio del festival, condotto da Pippo Baudo con Michelle Hunziker, aveva avuto nella prima parte una media di 12 milioni 452 mila telespettatori, pari al 43.80%, e nella seconda di 6 milioni 759 mila, con il 47.08%. Da quando esiste l’auditel cioè da 21 anni, la puntata d’inizio del festival non era mai andata cosi male.

Nulla di strano quindi che la parola d’ordine del debutto bis, sia stata “salviamo il salvabile”, con l’intento di evitare un’ulteriore emorragia di telespettatori, se l’obiettivo sia stato raggiunto lo scoprirete questa mattina nella rubrica di Diego Odello.

Ascolti Tv: Lunedì 25 Febbraio – Nonostante il Festival di Sanremo, Striscia la notizia rimane in testa pur battendolo di poco.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia che impenna al 30,55% di share con ben 7 milioni 129 mila telespettatori che nemmeno il Festival è riuscito a battere, mamma Rai difatti porta a casa l’ottimo risultato del 58° Festival della canzone Italiana con un 36,46% di share (di media tra la prima e la seconda parte del tanto amato programma) e 7 milioni 68 mila telespettatori, nel day-time la Barbara D’Urso insieme al tanto amato Brachino con Mattino Cinque ottengono (nella prima parte del programma) un buon 20,08% di share e 796 mila telespettatori.

Recorder – 9 – Otto sotto un tetto

Oggi la rubrica Recorder vi porterà indietro di quasi 20 anni, esattamente a Chicago a casa di una delle famiglie più simpatiche dei primi anni ’90, la famiglia Winslow del telefilm Otto sotto un tetto titolo originale Family Matters.

La serie è nata nel lontano 1989 ed è durata per ben 9 anni sino al 1998, è stata una delle serie più lunghe che, ha visto affrontare in 9 stagioni(la media è tra le 22/24 puntate a stagione) e 215 episodi con la durata di 25 minuti l’uno dei temi molto importanti.

La serie creata da William Bickley e Michael Warren e prodotta dagli stessi insieme a Thomas L. Miller, Robert L. Boyett e David W. Duclon, negli States è stata mandata in onda per la prima volta sul network ABC poi l’ultima stagione sulla CBS, in Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta sulle reti Mediaset esattamente prima su Italia1, poi successivamente passata a Canale5.

Sul Doppiaggio – 21 – L’evoluzione tecnica

1953: Nessuna novità per quanto riguarda la parte filmata. Ora la registrazione viene effettuata su apparecchi che utilizzano un nastro magnetico da ¼. Questo sistema permette di risparmiare molta pellicola sonora SAV, infatti si potevano trascrivere dal nastro magnetico alla pellicola SAV solo le registrazioni buone. Ma anche quel ridotto quantitativo di pellicola sonora negativa SAV doveva seguire un procedimento di sviluppo e stampa per essere utilizzata, come sopra descritto.

Appunti su Sanremo 2008: prima serata

È zeppo di annotazioni il nostro taccuino, sulla prima serata della 58ma edizione del Festival di Sanremo, la più importante per certi versi in quanto gode delle maggiori aspettative, della curiosità della gente, insomma quella che non si può sbagliare perché apripista delle serate successive. La Rai punta molto sul festival, nonostante la fuga del pubblico dalla tv generalista, obiettivo minimo dieci milioni di telespettatori a sera, una missione tutt’altro che impossibile per uno show che in tempi di grande spolvero raggiungeva almeno i 15 milioni e oltre nelle serate di punta.

Con sullo sfondo la suggestiva scenografia di Gaetano Castelli, dove l’orchestra al momento opportuno rimane sospesa a mezz’aria per lasciare maggior spazio sul palco, l’edizione di quest’anno inizia con un doveroso tributo ai 50 anni della più celebre canzone italiana nel mondo, quella Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare, portata al successo mezzo secolo fa dall’ indimenticabile Domenico Modugno. E’ un Gianni Morandi un pò emozionato, ad esibirsi nelle celebri note, inaugurando ufficialmente il festival.

Il primo a fare l’ingresso sul palco è Piero Chiambretti, che fin da subito si conferma come colui che deve dare il giusto pepe a una kermesse, spesso accusata di generare noia in coloro che la guardano. Pierino il pestifero è il vero mattatore della serata, con lui sul palco il festival cambia marcia, Chiambretti affonda a piene mani nel suo repertorio di battute imbevute di sarcasmo e ironia, quelle a cui ci ha abituato nella conduzione di Markette. Ne è vittima lo stesso direttore d’orchestra Pippo Caruso, fortunato, a detta dello stesso Chiambretti, ad essere ancora vivo nonostante l’età

Ascolti Tv: Domenica 24 Febbraio – Vince Chi vuol esser milionario, ottimi ascolti per Amici di Maria De Filippi…il Tg1 rimane un’incognita.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Canale5 con Chi vuol esser milionario che ottiene il 22,89% di share con 4 milioni 639 mila telespettatori, molto bene per la trasmissione i Soliti Ignoti in onda su Rai1 con 22,12% di share e 5 milioni 988 mila telespettatori, non male la trasmissione pomeridiana su Rai2 (condotto dalla simpaticissima Simona Ventura) Quelli che il calcio con il 12,16% di share e 1 milione e 672 mila telespettatori. Buoni risultati per Domenica in da Sanremo con 19,30% di share e 2 milioni 973 mila telespettatori, ottimi per la parte preserale di Domenica in condotta da Giletti che ha fatto registrare il 22,31% di share con 4 milioni 338 mila telespettatori.

Il blob dei blog: Europa + Coen = Oscar

La consueta rubrica settimanale Blob dei Blog quest’anno vola per voi nel fatato mondo di Hollywood per raccontarvi quanto è accaduto stanotte alla notte degli Oscar, quando, mentre voi beatamente dormivate (me lo auguro per voi), io mi seguivo la cerimonia, scoprendomi veggente e gustandomi la vittoria europea (tutti gli attori premiati) sul cinema americano.

A bocce ferme è chiaro che a festeggiare veramente sono in tre: i fratelli Coen, dominatori assoluti della manifestazione (4 premi, di cui tre, tra i più importanti), The Bourne Ultimatum, vincitore di ben tre statuette e l’Italia che si porta a casa due premi, Miglior Colonna Sonora (Marianelli) e Miglior Scenografia(i coniugi Ferretti – Lo Schiavo), alla faccia di chi si dimentica del cinema italiano e dei suoi grandi maestri.

Tra gli sconfitti più eccellenti citerei, e lo faccio senza problemi, Johnny Depp, Cate Blanchett, Espiazione e Michael Clayton (per entrambi un solo riconoscimento) e soprattutto Lo scafandro e la farfalla, che rimane a bocca asciutta (come previsto) rimanendo quattro volte nominato e quattro volte deluso.

Sul Doppiaggio – 20 – Il direttore di doppiaggio, l’assistente, il sincronizzatore e il fonico

Il direttore del doppiaggio

Il compito del direttore del doppiaggio è innanzitutto quello di capire contenuto e stile del film, in quanto una malintesa lettura comprometterebbe tutte le fasi successive rischiando di fare un altro film.

La difficoltà maggiore del direttore del doppiaggio è trovare quell’attore-doppiatore, che per sensibilità e intelligenza interpretativa è il più adatto a rendere meglio il personaggio.

Speciale Festival di Sanremo 2008 – seconda parte –

Eccoci tornati a parlare della 58ma edizione del Festival di Sanremo che prenderà il via questa sera, trasmesso in diretta da Raiuno a partire dalla 21.10 e disponibile anche sul web all’indirizzo www.sanremo.rai.it. Come già comunicato nello speciale di sabato, giovedì 28 febbraio i 20 Campioni in gara, si esibiranno in duetto con artisti scelti da loro stessi, vi proponiamo i nomi.

Eugenio Bennato si esibirà con Pietra Montecorvino in Grande Sud, Loredana Bertè duetterà in Musica e Parole con Ivana Spagna, Sergio Cammariere, ha scelto Gal Costa per cantare L’amore non si spiega, Toto Cutugno, Un falco chiuso in gabbia, farà coppia con Annalisa Minetti, Giò di Tonno e Lola Ponce, con la loro Colpo di fulmine duetterranno con un Gruppo di tango argentino, i Finley e Belinda canteranno Ricordi, Frankie Hi NRG e la sua Rivoluzione sarà accompagnato dal vincitore dello scorso anno Simone Cristicchi.

Una coppia tutta femminile si esibirà assieme a Max Gazzè nel brano Il solito sesso, si tratta di Paola Turci e Marina Rei, Giancluca Grignani, Cammina nel sole con i Nomadi, L’Aura con Basta! insieme ai Rezophonic, Little Tony con la canzone Non finisce qui canterà con Mario Reyes e Gipsy Kings Family, Paolo Meneguzzi sarà sul palco dell’Ariston con Grande e Daniela Pedali, Mietta duetterà con Baciami Adesso assieme ai Neri Per Caso mentre Amedeo Mighi, Cammina cammina, sarà accompagnato da Giulia De Donno all’arpa e Stefania Cuneo al piano, Fabrizio Moro farà coppia con Gaetano Curreri degli Stadio per la canzone Eppure mi hai cambiato la vita.

Ascolti Tv: Sabato 23 Febbraio – L’Eredita vince la giornata, ottimo lavoro per il Programma Amici di Maria De Filippi.

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata L’Eredita di Carlo Conti con 6 milioni 703 mila telespettatori ed il 32,61% di share, Striscia la notizia ottiene 5 milioni e 842 mila telespettatori e 26,14% di share, da segnalare il fatto che la prima serata su Rai2 con Cold Case e Senza Traccia non venga segnalato lo share ma solo 2 milioni 300 mila telespettatori, forse a causa dei pochi ascolti? Chissà, ogni tanto mamma Rai ci riserva delle sorprese. La fascia giornaliera sicuramente va ad Amici di Maria De Filippi con 4 milioni e 615 mila telespettatori. La giornata viene vinta dalle reti Rai aggiudicandosi il 41,92% di share e 4 milioni e 87 mila telespettatori.

Recensione: Non è un paese per vecchi-film da Oscar

Una delle caratteristiche di Joel e Ethan Coen è quella di rendere interessante la storia più banale e scontata. In “Non è un paese per vecchi” un ordinario affare di soldi, si trasforma in incubo per tutti i protagonisti del film, tranne uno, il killer spietato che deve recuperarli.
Llewelyn Moss (Josh Brolin) è un cowboy del 21mo secolo, porta il cappello tipico dei mandriani, per dichiarare al mondo la fuori che lui è un uomo vero, solo che non immagina lontanamente cosa gli stia per arrivare addosso.
Un giorno si ritrova in mano due milioni di dollari, recuperati da un fuoristrada, dentro una valigetta, attorno un mucchio di cadaveri e tanta droga. Da quel momento la sua vita varrà meno di ogni altra cosa priva di valore. Sulle sue tracce arriva un killer inesorabile e psicopatico Anton Chiguth (Javier Bardem), nulla sembra poterlo fermare, neanche lo sceriffo Bell interpretato magistralmente da Tommy Lee Jones, che sembra appena uscito fuori da “Le tre sepolture”, film diretto e interpretato da lui di recente. La sua è l’immagine di un uomo ormai stanco e sul punto d’andare in pensione a cui capita spesso di tornare al passato con i ricordi e sogni ricorrenti.

Sul Doppiaggio – 19 – Le fasi dell’adattamento

L’adattamento avviene in fasi:

Fase preliminare: il dialoghista vede il film seguendo il dialogo o con l’aiuto del testo originale (se conosce la lingua) o del testo tradotto o semplicemente ascoltandolo.

Definizione dei personaggi: il dialoghista cerca di definire chi sono i personaggi e quale connotazione linguistica hanno, cercando id trovare una connotazione corrispondente in italiano. In questo caso si cercheranno termini adatti al personaggio. Nel caso che questi usino uno slang particolare, si cercherà di capire tramite il traduttore e i conoscenti del settore di cui lo slang fa parte, quale terminologia usare. L’unico aspetto non traducibile è il dialetto che non può essere tradotto con un dialetto italiano, siccome risulterebbe farsesco. Per supplire al problema si abbassa il lessico del personaggio, rendendolo più ignorante.
Riformulazione della sceneggiatura: il dialoghista, dopo essersi fatto un’idea generale, può passare ora a riscrivere le battute e in seguito a sincronizzarle con quelle originali immaginandosi la sonorità prodotta.