Eccoci giunti al nostro appuntamento settimanale con i cartoni che hanno fatto la storia, e oggi abbiamo un ospite d’eccezione: il mitico Ken il Guerriero, l’ultimo discendente della scuola di Hokuto, che tanto ha contribuito ha influito sul mondo dei manga e degli anime, per non parlare del nostro stesso modo di vedere e concepire i cartoni animati.
Ken il guerriero nasce in Giappone come manga nel 1983, pubblicato su Shōnen Jump della Shūeisha, in 27 volumi per opera di Tetsuo Hara e Yoshiyuki Okamura; quest’ultimo, geniale sceneggiatore, è colui che si nasconde dietro lo pseudonimo “Buronson”, traslitterazione di Bronson per Charles Bronson.
Ken viene tuttavia conosciuto in Italia grazie al cartone, che qui da noi esce prima del manga, e che è composto da due serie rispettivamente di 109 e 43 episodi, prodotta da Toei Doga e Fuji Television. Me la ricordo ancora, la prima volta che vidi Ken il Guerriero in azione, seduto sulla poltrona di mia nonna, prima che i miei genitori tornassero tardissimo da lavoro e venissero a prendermi per portare mio fratello e me a casa. Non volevo scollarmi dalla tv.

