Weekend al cinema: arrivano Next, Juno e Claudio Bisio

Il primo weekend d’aprile si presenta ricco di film, ben nove (quattro italiane), di vario genere, dall’horror alla commedia romantica e alcuni, almeno da come si presentano, molto intriganti.

Per gli amanti del cinema straniero, ricordo il vincitore dell’oscar per la sceneggiatura originale Juno, il thriller con Nicolas Cage, Next, il remake dell’horror The Eye e il poliziesco diretto da Ben Affleck Gone Baby Gone.

Per coloro che invece preferiscono le pellicole italiane a quelle straniere, potrebbero piacere il film All’amore assente, una storia particolare e misteriosa e la più semplice e allegra Amore bugie e Calcetto, con Claudio Bisio.

Recensione: Ci sta un francese, un inglese e un napoletano

Ci sta un francese, un inglese e un napoletano, la seconda opera di Eduardo Tartaglia, tratta dall’omonima opera teatrale da lui creata, racconta di un soldato napoletano Salvatore (Eduardo Tartaglia), che in missione di pace in uno stato mediorientale indefinito, deve accettare l’ordine, datogli da un ufficiale anglo/americano, di sposare Majena (Elian Khan), una giovane indigena, incinta di 4 mesi, che rischia di essere uccisa in quanto ragazza madre.
Tutto sarebbe perfetto ed eroico, se non fosse che Salvatore è promesso sposo a Nunziatella (Veronica Mazza), detta Noemi, che aspetta il suo ritorno dalla missione per convolare a nozze. Il soldato napoletano, pronto a sacrificarsi per portare a termine la missione è però manchevole di coraggio nell’affrontare la fidanzata, che appena avuta la notizia, mette in discussione la serietà del suo uomo e in discussione il loro rapporto.
Intorno a lei infatti, tutti, la madre (Regina Bianchi), la sorella Marilena (Teresa Del Vecchio), il fratello Mario (Mario Portfito), tranne il cognato Enzino (Biagio Izzo) cercano di convincerla a cedere al corteggiamento del francese Jean (Genti Came) e lasciar perdere Salvatore, colpevole di aver scelto di sposare Majena, senza tener conto del suo decennale fidanzamento.

Recensione: Un bacio romantico

Un bacio romantico è un viaggio interiore della protagonista, statico, lento e oscuro, affascinante nel suo divenire, pesantemente ancorato al passato.
Elizabeth (una discreta Norah Jones) è una ragazza appena uscita da una relazione difficile, che l’ha svuotata completamente. Parlandone con Jeremy (Jude Law), il gestore di un bar, capisce che deve riuscire a ritrovare se stessa, conscia del fatto che è troppo legata al suo passato. L’obiettivo è quello di girare gli Stati Uniti, lavorando per comprarsi una automobile.
Lungo il suo percorso, che dura un anno, la ragazza lavorerà in locali e club, conoscendo gente nuova con storie del proprio vissuto tutte da ascoltare per farne tesoro. Dialogo dopo dialogo, la ragazza arriverà alla conclusione, che ciò che deve cambiare della sua vita per riappropriarsene non è il luogo o le conoscenze, ma il suo punto di vista.

Recensione: L’amore secondo Dan

Dan Burns (Steve Carell) è giornalista vedovo, padre di tre figlie, Jane (Alison Pill) che ha appena preso la patente, Cara (Brittany Robertson) che affronta per la prima volta l’amore per un ragazzo, Marty e Lilly (Marlene Lawston) sveglia e vivace che frequenta la quarta elementare. Tutti i giorni la sua missione è quella di crescere in maniera corretta le figlie, non rendendosi conto che il suo atteggiamento risulta un po’ troppo apprensivo e oppressivo ai loro occhi.
Le cose cambieranno, quando, dopo essersi recato all’annuale incontro con la sua famiglia (numerosa e variegata) a Rhodes Island, conosce in libreria Marie (Juliette Binoche), una donna molto intelligente e simpatica, che gli fa perdere la testa. Tutto sembrerebbe andare per il verso giusto, se non fosse che la donna è in realtà la fidanzata del fratello di Dan, Mitch (Dane Cook), considerata dai genitori la manna piovuta dal cielo per il loro figlio più sregolato e superficiale.
Attraverso una fluida serie d’eventi (scampagnate, giochi di gruppo, pranzi e cene), gag simpatiche (la prima già nell’incontro tra i due protagonisti in biblioteca), sotterfugi per poter coltivare il sentimento appena nato (al contrario di quello che consiglia nella rubrica che cura sul giornale) e un unico colpo di scena, La vita secondo Dan (Dan in real life), arriverà all’happy end tanto desiderato dallo spettatore.

Weekend al cinema: 10 film, c’è l’imbarazzo della scelta!

Il primo weekend dopo pasqua offre ben 10 nuovi film differenti in uscita: tra i nuovi titoli, in verità, non ci sono veri e propri blockbuster e, a parte un documentario, sono tutti di genere drammatico o commedia. Quattro pellicole sono italiane e tre americane.

Weekend nero per gli amanti di storie d’azione, dei thriller/horror e di fantascienza, ma per gli amanti di storie forti o commedie romantiche c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Vi segnalo quattro titoli in particolare: La vita secondo Dan, una commedia romantica direttamente dagli Stati Uniti, il nuovo film di Virzì, Tutto la davanti, che vede il ritorno cinematografico di Sabrina Ferillli, il film francese Un bacio romantico, con Norah Jones e Jude Law e il film nominato agli Oscar Il cacciatore di aquiloni.

Recensione: La banda

Una banda di Alessandria d’Egitto approda in terra d’Israele, ma, invece di ricevere una calorosa accoglienza organizzata dalla sua ambasciata, non trova nessuno ad aspettarla.
Gli 8 componenti, comandati dal colonnello Tawfiq (Sasson Gabai), voce della banda, decidono di cercare di arrivare all’inaugurazione del centro culturale da soli, ma per un errore di pronuncia finiscono in una sperduta cittadina dimenticata da Dio.
In città c’è Dina (Ronit Elkabetz), la giovane proprietaria musulmana del ristorante dove la banda si appoggia per trovare una soluzione all’imprevisto, che noncurante delle differenze di religione e dei passati conflitti tra le due nazioni, li aiuta dando loro da mangiare e sistemandoli alla buona per farli dormire.

Recensione: Questa notte è ancora nostra

Una relazione costruita per interesse e finisce per trasformarsi in amore; il confronto tra due culture che convivono nella realtà romana (e non solo); gli stereotipi che circondano l’universo cinese; l’happy end. Tutto questo è Questa notte è ancora nostra, il film diretto dal duo Genovese e Miniero (Incantesimo napoletano) e sceneggiato da Fausto Brizzi e Marco Martani.
Massimo (Nicolas Vaporidis) lavora nell’impresa di pompe funebri a conduzione famigliare insieme al suo migliore amico Andrea (Massimiliano Bruno). Insieme, nel tempo libero, suonano in un gruppo. L’occasione della loro vita capita quando un impresario (un simpatico Franco Califano, che interpreta un personaggio molto simile alla sua persona) è pronto ad ascoltare un loro concerto e la loro nuova canzone Occhi da orientale, a patto che trovino una cantante cinese con bella voce e bel culo. Le selezioni della voce non vanno bene, anche se a Roma, la comunità cinese è molto estesa.
Un giorno, durante il trasporto di una salma verso la chiesa, Massimo e Andrea si imbattono in una ragazza in motorino, che canta divinamente e deve essere loro. Il piano è quello di sedurla per convincerla ad entrare nel gruppo.
La ragazza sul motorino è Jing (Valentina Izumi) una ragazza cinese, a cui i genitori, per risolvere i loro problemi finanziari, hanno combinato il matrimonio. La sua migliore amica (Ilaria Spada) le consiglia di trovarsi un fidanzato per evitare di sposarsi.

Recensione: 27 volte in bianco

Cosa fareste se foste innamorati dell’amore, sognaste il principe azzurro, ma lui preferisse vostra sorella a voi? Perdereste fiducia nel sentimento più bello del mondo? Rinneghereste la vostra passione per i matrimoni?
La risposta che ci dà Anne Fletcher con 27 Volte in Bianco, al suo secondo impegno alla regia dopo Step Up, è quella di non disperare e di guardarsi bene intorno, perché il principe azzurro esiste e a volte non è esattamente la persona che noi sognatori, scegliamo.
Jane (Katherine Heigl) è una segretaria che ha tenuto a battezzo ben 27 matrimoni (la sua è quasi una vocazione). L’uomo di cui si innamora è il suo capo George (Edward Burns), che però le preferisce la sorella, Tess (Malin Akerman), a tal punto di pensare di convolare a nozze con lei. Un giornalista arrivista, Kevin (James Marsden), che scrive di matrimoni, si interessa alla storia di Jane, pensando di poterci ricavare un articolo che gli permetta di fare il salto di qualità e di ottenere una promozione, ma finisce per innamorarsene. Jane si troverà di fronte al dubbio amletico di scegliere fra George (e in tal caso dovrebbe mandare a monte il matrimonio della sorella) e Kevin (e in questo caso dovrebbe accettare di essersi sbagliata sul principe azzurro).

Weekend al cinema: Vaporidis contro Scamarcio e film per le famiglie

Il weekend di Pasqua offre ben sette nuovi film al cinema, tre italiani e due americani, che sembrano ammiccare soprattutto ad un pubblico giovane: i bambini, ma anche gli adulti amanti della natura e di paesaggi spettacolari e le famiglie, probabilmente preferiranno vedere La Volpe e la Bambina; i teenager, soprattutto l’universo femminile sceglierà fra la commedia di Paolo Genovese, Questa notte è ancora nostra (nelle sale già dal 19 Marzo), con Nicolas Vaporidis e il thriller di Sergio Rubini, Colpo d’occhio (uscito ieri), con Riccardo Scamarcio.

Gli amanti del cinema americano, possono scegliere tra la commedia romantica 27 volte… in bianco e l’avventura fantastica raccontata in Spiderwick – Le cronache.

Gli ultimi due nuovi film in programmazione, che non ho ancora citato, sono La banda, una commedia israeliana e il terzo film della terna italiana, il drammatico Cover-Boy diretto da Carmine Amoroso.

Recensione: Tutti i numeri del sesso

Una sorta di oracolo supertecnologico, installato in un luogo indefinito, all’interno di una stanza dall’ambientazione stile Matrix (con tanto di simil Morpheus ) invia mail agli esseri umani scrivendogli esplicitamente il giorno della morte o, come nel caso di Roderick Blank (Simon Baker), la lista delle ragazze con cui ha fatto e avrebbe fatto sesso.
Il problema di Roderick, facoltoso manager, inizialmente è quello di accettare, a pochi giorni dalle nozze, di avere ancora una vita sessuale così promiscua e intensa davanti a sé (la futura moglie è la 29 di una lista di 101 ragazze), in seguito, di scoprire che l’ultima della sua lista altri non è che Gillian (Winona Ryder), meglio conosciuta come Death Nell, la serial killer degli uomini (ben 20 mandati in coma o morti).
Tra rapporti di vario tipo con donne di ogni età, razza e fisionomia, Roderick diventerà schiavo della lista, perdendo più volte la possibilità di crearsi una vita stabile con una compagna. Quello che può sembrare un regalo divino, è in realtà la verità più atroce di una vita già programmata, che non si può modificare.

Weekend al cinema: spiccano Mimzy, 10000 A.C. e Onora il padre e la madre

Altro weekend ricco di film, ben otto, di cui solo due italiani, i drammatici, Nelle tue mani e Una notte.

I film che richiameranno maggior pubblico saranno certamente l’avventura di Roland Emmerich, 10000 A.C., il film fantastico, Mimzy il segreto dell’universo e il thriller drammatico di Sidney Lumet. Per scegliere bisogna conoscere quindi andiamo subito a leggere insieme i film in programmazione:

10.000 A.C.: Roland Emmerich (The day after tomorrow, Indipendence day, Il patriota), dirige un’avventura ambientata diecimila anni prima di Cristo che narra la storia di un cacciatore Steven Strait (The Covenant), che dopo essersi innamorato di una donna, Camilla Belle (Chiamata da uno sconosciuto), la perde per mano di un gruppo di guerrieri sanguinari. Il rapimento diventa il motivo scatenante del suo viaggio, alla ricerca dei rapitori e alla scoperta di altre civiltà, che lo farà confrontare con il mondo in evoluzione e lo farà scontrare contro un Dio tiranno.

Recensione: Matrimonio alle Bahamas – C’è di peggio

Cristoforo Colombo (Massimo Boldi) è un milanese che lavora come tassista a Roma. La sua famiglia, composta dalla moglie siciliana Rosy (Anna Maria Barbera), il figlio pseudo rapper (Valentino Campitelli), il cognato ladro (Enzo Salvi) e la sua fidanzata Lory (Loredana De Nardis), e i surreali cugini di Cristoforo (I Fichi d’India) deve partire per le Bahamas dove è programmato (circa a metà film) il matrimonio di Valentina (Lucrezia Piaggio), l’altra figlia, quella studiosa con la borsa di studio all’università di Miami.
Valentina, durante il suo soggiorno a Miami, un ottimo toccasana per dimenticare il suo ex (Raffaello Balzo) ha infatti conosciuto Bob (Donald French) di cui si è perdutamente innamorata, senza sapere la natura benestante (o meglio facoltosa) della sua famiglia nonché le sue origini italiane: il padre Al Di Giacomo (Biagio Izzo) è un agente di borsa e la madre (Victoria Silvstedt), la classica riccona bella e inutile.
Matrimonio alle Bahamas è una piacevole commedia, fatta di umanità e semplicità, ma un pessimo film comico, dove l’unica a tener a galla la baracca, è proprio Anna Maria Barbera con il suo classico repertorio di storpiature, vista la palesata inutilità nella storia dei Fichi d’India e il guinzaglio messo a Enzo Salvi, che graffia ma non morde. Gli altri protagonisti maschili a partire proprio da Boldi e Izzo (che se avesse parti più interessanti forse non sarebbe male), risultano molto più piacevoli nei momenti di commedia, che in quelli pseudo comici dove di reciclano gag preistoriche o giochi di parola prevedibili fino all’inverosimile.

Recensione: Lezioni di felicità – Pillole di saggezza

Odette (Catherine Frot), è una signora vedova con due figli, uno gay e una disoccupata, che, dalla morte del marito non ha più trovato la forza per reagire, fino al punto, più volte, di pensare al suicidio. Se non si è spinta così in fondo è stato grazie alla lettura dei libri dello scrittore francese Balthazar Balsan (Albert Dupontel). Balsan, definito dalla critica come scrittore di libri per shampiste e casalinghe e impiegate è un uomo colto, incapace di trovare l’ispirazione caus la fiducia in se stesso pari a zero: l’editore non lo difende dalle accuse e la moglie lo tradisce con il critico. La presentazione dell’ultimo libro di Balsan è l’occasione giusta per Odette di conoscere il suo scrittore preferito e realizzare il suo sogno, nonché per lo stesso scrittore la possibilità per riappropriarsi della propria vita dopo la drammatica scelta di provare a togliersela.
Eric-Emmanuel Schmitt, grande drammaturgo francese, esordisce al cinema (anche se aveva regalato ai cinefili la storia Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano) come regista e racconta in maniera classica e poetica il rapporto profondo che si può creare tra il lettore e lo scrittore. Odette toulemonde, il nome originale della pellicola, comincia prima dell’inizio della storia raccontata, ma attraverso lettere, foto e testimonianze, recuperiamo tutte le notizie principali per capire la profondità dei temi trattati: la solitudine, la ricerca della felicità (da qui il titolo italiano), l’incapacità di comunicazione fra le persone e come già detto, il rapporto simbiotico lettore-scrittore.

Recensione: Grande grosso e Verdone – E’ nuovamente Verdone!

Carlo Verdone torna, a distanza di due anni, con Grande grosso e Verdone, che non sarà un capolavoro, ma, lasciatemelo dire, piace e diverte!
Grande grosso e Verdone, che ha letteralmente invaso l’italia (più di 800 copie distribuite), è un film di due ore, che attraverso tre episodi, vuole raccontare (e ci riesce molto bene) la storia di altrettante famiglie e soffermandosi sulla mancanza di comunicazione tra i componenti.
Nel primo episodio, un boy scout, Leo (Carlo Verdone) deve rinunciare alla gita con moglie (Geppi Cucciari) e figli, per preparare il funerale della mamma, improvvisamente venuta a mancare a causa di un attacco cardiaco. Alle prese con un funzionario delle pompe funebri invadente e schizzato (un grande Massimo Marino), un fratello insopportabile che vive in Australia e si ricorda della madre solo per l’eredità e tutte le pratiche burocratiche da espletare, la famiglia Nuvolone, molto semplice e dignitosa, rimarrà unita (splendidi i figli che parlano come il padre) e porterà a termine la missione.