Digitale Terrestre e satellite: cresce la presenza nelle case degli italiani, ma lentamente

Gli italiani iniziano ad utilizzare le nuove tecnologie e a farle entrare nelle proprie case, seppur lentamente: questo è quanto si può ricavare dall’ultima indagine dell’Istat che rivela quali sono i beni tecnologici più presenti nelle case degli italiani nel 2008.

Per trovare il decoder digitale terrestre e l’antenna parabolica bisogna scorrere la classifica: prima di loro, dietro al televisore, presente nel 95,4% delle famiglie, ci sono il cellulare (88,5%), il lettore Dvd (59,7%), il videoregistratore (58,1%), il PC (50,1%) e l’accesso ad Internet (42%, cresce la banda larga, ma personalmente ritengo sconfortante che la diffusione della rete sia così bassa).

Dahlia e TvOon, da marzo nuove scelte per il digitale terrestre

Dahlia è un nome accattivante, un nome seducente; ed è il nome della pay tv, lanciata verso un target orientativamente maschile, di età compresa tra i 25 e i 60 anni.

Dahlia andrà a sostituire Cartapiù, con un canale sportivo basato sul calcio italiano (serie A e serie B) e internazionale, un bel pò di Boxe e Motori, con l’esclusione di Formula 1 e Moto GP.

Dahlia Extreme si aggiungerà agli sport “classici” con una bella pletora di sport estremi e all’avventura, mentre , dulcis in fundo, avremo anche un appetitoso ultimo canale tutto dedicato all’erotismo, tutto ovviamente in seconda serata.

Rai Storia, da oggi un nuovo canale di Rai Educational su satellite e DTT

Da oggi arriva sul Digitale Terrestre (al posto di Rai Edu 1), su Sky (canale 806) e pure in diretta web-streaming (sul portare www.rai.tv), Rai Storia, la risposta della Rai ad History Channel, che prende il posto di Rai Edu 2.

A curare il palinsesto ci sarà l’art director de La storia siamo noi, Giuseppe Giannotti, il quale ha scelto di apportare qualche modifica al palinsesto, che ancora una volta prevede una programmazione giornaliera (o addirittura settimanale) a tema.

Rivoluzione digitale: quali prospettive future?

La rivoluzione digitale è partita inarrestabile, sono ormai lontani i tempi in cui scrivevamo di decoder impolverati e privi d’utilità, un periodo di letargia abbastanza lungo a cui ora è seguita un’impennata di vendita dei preziosi apparecchi, unita a un consistente aumento dell’offerta. Il Terzo Rapporto sulla diffusione del Dtt in Europa, ha rivelato che nel nostro Paese sono 6,6 milioni (fonte Auditel) le famiglie dotate di un ricevitore Dtt. Di queste, 4,7 milioni ricevono i canali Dtt pay (Mediaset Premium e La7 Carta+), per una spesa totale stimata in 460 milioni di euro, considerando l’intera offerta nazionale digitale, satellite compreso, questa raggiunge il 53% della popolazione, superando i canali analogici, fermi al 47%.

I fatti parlano da soli il digitale terrestre avrebbe superato Sky, mentre il satellite, unito al digitale è di fatto superiore alla tv tradizionale, un’anticipazione degli scenari futuri sempre più legati a due logiche fondamentali: la qualità del prodotto collegata all’offerta a pagamento. Con il switch off nazionale che si avvicina le famiglie che migreranno dall’analogico al Dtt saranno 7,4 milioni a fine 2009, 16,7 milioni nel 2010, 19,8 milioni nel 2011, fino al 2012. Un bacino d’utenza enorme, a cui le grandi Aziende televisive offriranno un ampia gamma di prodotti free ma soprattutto una ben più appetitosa portata di canali pay.

Già ora la notevole diffusione del digitale terrestre è dovuta esclusivamente alla presenza dei canali sportivi e d’intrattenimento di Mediaset, servizi a pagamento, mentre quelli di libero accesso sono solo 28, oltretutto con le nuove formule di abbonamento l’Azienda di Cologno Monzese punta a una maggiore fidelizzazione del cliente, in attesa di aumentare ancora il numero dei canali pay.

Sky Mediaset: la sfida del digitale continua

La gara del digitale tra Sky e Mediaset è ormai ufficialmente iniziata e nessun altro contendente sembra al momento in grado di rivaleggiare con i due colossi dell’emittenza televisiva. Sky punta sempre più a una offerta quantitativa, spesso a scapito della qualità, tra poco il bouquet come già annunciato si arricchirà di un nuova proposta targata Digicast dal nome Lei, c’è da giurarci che il discorso non finirà qui, ciò non toglie che le offerte di alcuni canali tipo Fantasy ad esempio, lascino un po’ a desiderare, ma come si dice tutto fa brodo, considerato che uno dei traini dell’offerta satellitare, lo sport, va a gonfie vele.

A un’ incollatura c’è Mediaset forte del discorso switch off digitale, che a breve coinvolgerà tutte le case italiane permettendo al Biscione di proporre meglio e bene i nuovi canali dell’offerta su carte prepagate Gallery (Mya, Steel, Joy) e Fantasy (Cartoon network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro,) oltre ai progetti di un canale all news e del preannunciato ma non ancora attivo Bis successivo a Iris già disponibile da qualche tempo in versione free, senza contare il corposo pacchetto calcistico proposto a prezzi davvero competitivi.

Dal canto suo Sky, per il prossimo futuro confida sul fatto che non sarà più vincolata dall’Unione Europea a trasmettere esclusivamente sul satellite, facendo si che il gruppo di Rupert Murdoch possa scendere a pieno titolo sullo scenario del digitale terrestre, se sarà una lotta all’arma bianca con Mediaset solo il tempo potrà dirlo, ma ci sentiamo di escludere che possa accadere: le due Aziende preferiscono muoversi sul piano delle alleanze piuttosto che su quello di una netta contrapposizione.

Addio tv analogica, Sky vincente?

L’evoluzione della tv verso il digitale è ineluttabile, da qui al 2012 tutti i televisori d’Europa dovranno essere convertiti alla nuova tecnologia, abbandonando del tutto il vecchio metodo di ricezione attraverso la classica antenna, potendosi permettere segnali più puliti e un’offerta variegata. In questo Sky, ha avuto la capacità ma anche la possibilità nel nostro Paese, di anticipare i tempi, permettendo ai suoi 4 milioni e mezzo di abbonati di accedere a un bouquet multicanale, in grado di far fronte ai gusti del pubblico a scapito della tv analogica oppressa da logiche aziendali.

Il digitale inteso come terrestre, ancora in fase evolutiva nel nostro Paese, ma ancor più il satellitare ovvero Sky , ha saputo intercettare le esigenze di quel vasto e ancora crescente numero di spettatori insofferenti verso la tv tradizionale ormai parca di proposte convincenti. I numeri parlano chiaro dopo la recente rivoluzione digitale, che ha colpito la Sardegna e presto il resto della penisola nell’intera giornata Canale 5 ha raccolto il 23.07% di share (-2.97%), Raiuno il 19.64% (-2.52%), Raidue il 10.45% (con un aumento dell’1.88%), Raitre il 9.01% (-0.68%), Italia 1 l’8.42% (-2.41%), Retequattro il 5.92% (-0.49%), La7 il 2.21% (-0.04%). La Rai ha fatto segnare il 39.10% (rispetto al 40.43% del 2007) e Mediaset il 37.41% (quasi sei punti in meno, l’anno scorso era al 43.28). In crescita gli ascolti dei canali Sky (3.50% contro 1.92%) e Fox (1.11% contro 0.83%).

Tiscali.Tv e Qoob chiudono a gennaio con destini differenti

Dal primo gennaio due canali digitali chiudono i battenti: Qoob, rete di Mtv e Tiscali.tv, la televisione della compagnia telefonica italiana.

Partiamo da quest’ultima: dopo aver superato la fase sperimentale ed essersi preparata al lancio su tutto il territorio nazionale, Tiscali.Tv ha dovuto fare marcia indietro, perché non ha avuto elementi trainanti (come le offerte di Sky), da proporre ai suoi clienti.

Diverso il discorso per Qoob: il canale si trasferisce sul web per poter vendere i propri prodotti alle televisioni (alcuni andranno in onda su Mtv) e poter dar forza alla community, offrendo maggior spazio di scambio di idee e possibilità di collaborazioni.

Raiquattro, buoni risultati e nuova programmazione

Raiquattro spera di bissare il risultato di quest’anno (2,9% medio) o addirittura di far meglio e, a margine delle entusiastiche dichiarazioni di Freccero, annuncia la programmazione dell’anno prossimo.

Il direttore di rete dice:

Rai4 può essere, in prospettiva, la prima risposta della Rai all’ offerta Sky destinata a un pubblico giovane, autonomo, non passivo, affascinato dalle potenzialità di internet, dell’ universo della rete… l nostro palinsesto si rivolge a un pubblico sensibile alle suggestioni della nuova comunicazione. Si tratta di giovani tra i 18 e i 35 anni per il 37% del pubblico serale. Intendono in modo nuovo la tv generalista e sono abituati a un uso contemporaneo di diverse piattaforme. Sono giovani che amano i film di culto e i programmi di nicchia, sono fan di generi precisi, molto reattivi e autonomi rispetto all’ offerta tv. Per avviare una tv di consumo giovanile come questa occorre prima provare la proposta. La reazione è stata positiva. Ora possiamo pensare a produrre

Iva sulle Pay Tv: Piersilvio Berlusconi contro il padre per danni futuri

Se non fosse una questione tutta italiana, ci sarebbe da ridere, invece, visto che con l’aumento al 20% dell’Iva sulle pay tv ci rimetteranno tutti gli abbonati di Sky (e qualcuno di Mediaset Premium), c’è da strapparsi i capelli: Piersilvio Berlusconi attacca la decisione del padre e definisce il conflitto d’interessi come conflitto d’interessi al contrario.

Piersilvio, nell’intervista ai margini della presentazione del Chiambretti Night, dice di più e, non potendo parlare di ingenti danni nel presente (la fetta più grande del loro mercato è fatto dalle carte ricaricabili e non dagli abbonamenti), fa riferimento a quelli ipotetici futuri.

Prima delle riflessioni di rito vediamo cosa ha detto all’apcom (attenzione ai grassetti!):

Mediaset Plus in arrivo su Sky

Dal 1 Dicembre la piattaforma Sky ospiterà un uovo canale. Si tratta di un canale Mediaset, il cui nome è Mediaset Plus. Quale sarà il ruolo del nuovo canale? E’ presto detto: lo scopo è quello di riproporre la creme de la creme della programmazione Mediaset “standard”, vale a dire Canale 5, Rete 4, Italia 1.

Parlare di “novità”, concordo, è un pò eccessivo: si tratta altresì di un benefit, un servizio in più offerto da Sky ai propri abbonati. Se disgraziatamente uno si perde Matrix di Enrico Mentana o il Maurizio Costanzo Show, oppure non resiste alla tentazione di rivedere Amici, Uomini e Donne, Quello che le donne non dicono, Le Iene, La Talpa e le fiction autunnali più rinomate, d’ora in poi potrà farlo attraverso Mediaset Plus.

Il nuovo canale è diretto da Miriam Pisani, che farà da collante alle varie trasmissioni. Quali sono le prospettive realmente “nuove” introdotte da questo nuovo canale? A dire il vero, come è semplice arguire, non molte.

Tv digitali in crescita, Mediaset lancia Fantasy, Hiro e Playhouse e Sky Boomerang +1, Sky Cinema Family, Voce

Il prossimo 8 Dicembre arrivano nuovi canali, in grado di arricchire la rosa delle frequenze televisive dedicate ai giovani, comprendendo un buon range di età. A Disney Channel (introdotto con la sua versione +1 lo scorso luglio) si aggiungono adesso anche Cartoon Network e Playhouse Disney.

In particolare Playhouse Disney rappresenta un canale di tipo prescolare, e le novità non si sono esaurite: per gli amanti degli anime, e della loro “centralizzazione”, arriva il pacchetto Hiro, nuovo di zecca.

Hiro è un canale auto-prodotto per Premium da Mediaset, in cui vedremo anime di successo come Dragon Ball, Yu-gi-ho, Prince of Tennis, Conan, Naruto, One Piece, e l’idea che vuole dare di sè è quella di un canale action estremamente dedicato, rivolto ai giovani tra i 10 e i 14 anni.

Creartù la nuova tv dei ragazzi esordisce su Boing

Da oggi,da lunedì al venerdì, dalle 12.00 alle 16.40 ed infine alle 20.00, arriva su Boing (Mediaset Premiun) una nuova tv per ragazzi, Creartù, che impollinerà la creatività di tutti attraverso uno studio laboratorio, un po’ stile Art Attack della Disney (in onda sulla Rai).

I giovani telespettatori impareranno a realizzare oggetto colorati e utili, a scoprire dei nuovi giochi e a soddisfare la propria curiosità. Riccardo Mazzoli e Daniela Storti insegneranno a tutti i bambini, attraverso bricolage, come costruire maschere, marionette e come sfruttare al meglio le proprie potenzialità artistiche.

Nuovi canali in arrivo: I-Concerts e HD di Sky UK

Fastweb lancia, sulla sua IPTV, un nuovo canale tutto musicale, I-Concerts. Si tratta di un canale interamente dedicato alla musica, con particolare attenzione ai live; le esibizioni dal vivo in questione sono quelle dei maggiori esponenti del panorama musicale mondiale.

Potremo quindi ascoltare artisti del calibro dei Rolling Stones, U2, REM, Smashing Pumpkins. Non mancherà una rappresentanza italiana composta da coloro che si sono imposti al pubblico che vive fuori dalla nostra a volte angusta penisola: parlo ad esempio di Eros Ramazzotti, Paolo Conte ed Andrea Bocelli.

Non ci saranno solo live: gli extras saranno moltissimi, partire dalle “semplici” interviste fino ai backstage più interessanti. I fan della musica sembrano aver trovato realmente pane per i loro denti.

Switch Off: da oggi parte il passaggio obbligato e poco voluto al digitale. Inizia la Sardegna

La bellissima isola della Sardegna, da oggi verrà ricordata anche per essere la prima (insieme alla Valle D’Aosta) a dover accettare forzatamente il passaggio da analogico a digitale: da mezzanotte, in una parte dell’isola (Ogliastra/Sarrabus oltre al Cagliaritano, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano per la sola Raiuno), saranno costretti a passare al digitale terrestre.

Evviva la rivoluzione tecnologica, che obbliga le famiglie ad acquistare due o tre decoder se vogliono utilizzare ancora tutti le tv, evviva la rivoluzione che mette in crisi, almeno momentaneamente, le emittenti locali: