Veline: i 7 luoghi comuni sulle veline di Striscia la Notizia

Giulia Calcaterra e Alessia Reato sono le nuove veline di Striscia la Notizia, elette dopo un’interminabile ed estenuante attesa (?), al termine del programma estivo Veline. Aspettando di vederle all’opera sul bancone del tg satirico di Antonio Ricci, andiamo ad esaminare a fondo la figura della Velina che in questi anni ha suscitato non poche polemiche, critiche e presunte maldicenze. Questi sono i 7 luoghi comuni che ruotano intorno alla Velina di Striscia la Notizia:

Striscia la notizia: Alessia Reato e Giulia Calcaterra sono le nuove Veline!

Questa sera, su Canale 5, andrà in onda la finale di Veline 2012 e saranno proclamate le nuove Veline che, da lunedì prossimo, sostituiranno Federica Nargi e Costanza Caracciolo nella nuova edizione di Striscia la notizia. La puntata è stata registrata martedì negli studi Mediaset di Cologno Monzese e, noi di CineTivù, siamo in grado di anticiparvi i nomi delle due nuove Veline.

Teo Mammucari rivela: “Avrei dovuto condurre Striscia con la Carrà” e si scaglia contro Greggio, Brignano e Insinna

Per Teo Mammucari potrebbe essere arrivato l’anno del grande salto di qualità: presto – già da giovedì prossimo – lo vedremo al timone di due programmi su cui Canale 5 ha deciso di puntare molto: Lo show dei record e La Grande Magia. Intanto, il buon Teo (si fa per dire) ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa attraverso un’intervista rilasciata al settimanale Chi.

Striscia la notizia, Antonio Ricci: “Ficarra e Picone sono il futuro”

 Al Corriere della Sera, Antonio Ricci ha spiegato come è cambiato il modo di fare satira nel post-Berlusconi:

Per Striscia il problema si è posto in maniera più semplice, perché con Drive in avevo capito che la parodia di un politico dopo un po’ perde efficacia. Ballantini non fa più l’imitazione di un politico, scende sul suo stesso piano fino a confondersi con lui. I politici gli rispondono come fosse uno di loro, è una caricatura tra le caricature. Così possiamo sfruttare sia le battute che facciamo noi sia la loro comicità involontaria […]. Senz’altro Berlusconi dettava la linea sia ai conduttori di talk, sia alla comicità di tutti perché alla domenica si impegnava a dire qualcosa che poi sarebbe diventato il tormentone della settimana. Noi forse perché non abbiamomai vissuto solo di quello, come ascolti non abbiamo patito la mancanza di Berlusconi.