Rai, bocciati nuovi palinsesti: no a La storia siamo noi il giovedì sera su Raidue

Nella nuova proposta dei palinsesti autunnali che la Dg della Rai Lorenza Lei ieri avrebbe inviato per e-mail ai consiglieri, e che sarà sul tavolo del Cda lunedì prossimo, il giovedì sera di Raidue è ancora vacante. Sarebbe saltata infatti La storia siamo noi, il programma di Giovanni Minoli, previsto in un primo momento al giovedì sera, nello spazio lasciato libero da MIchele Santoro.

Raidue: Giovanni Minoli salta?

 Secondo Il Giornale, lo sbarco di Giovanni Minoli al giovedì sera (al posto di Santoro) potrebbe subire una brusca frenata a seguito dell’eccessiva richiesta economica del giornalista che avrebbe preteso un rinnovo di 2 o 3 anni per circa 600 mila euro all’anno per realizzare il nuovo programma e ottenere un ampliamento delle produzioni de La Storia siamo noi. All’Ansa, Minoli ha affidato un commento secco circa il suo futuro professionale nella tv di Stato:

Raidue, Giovanni Minoli al posto di Santoro

 Sarà Giovanni Minoli, l’erede di Michele Santoro nel giovedì sera a partire dal prossimo settembre. Come riportato dal quotidiano Libero, il giornalista starebbe pensando di testare un talk show su modello di Mixer, con un faccia a faccia con gli ospiti in studio. Ma non è tutto: il direttore Pasquale D’Alessandro gli ha proposto, inoltre, di occupare la fascia pomeridiana della seconda rete in modo da rilanciare l’informazione formato intrattenimento.

Raidue, Pasquale D’Alessandro: “Sto ragionando con Sandro Ruotolo su un nuovo programma seriale di reportage di seconda serata”

 Il direttore di Raidue, Pasquale D’Alessandro, ha annunciato all’Ansa, le novità in palinsesto per la prossima stagione televisiva. Innanzitutto, l’avvicendamento di Victoria Cabello a Quelli che… il calcio a partire da domenica 18 settembre con il ritorno alla regia di Paolo Beldì (”un omaggio alla tradizione”) e gli inviati negli stadi “non saranno solo vip, ma anche personaggi non noti”. Se al posto di Annozero il giovedì sera ci sarà Criminal Minds, il secondo canale non avrà più il talk show in prime time:

Fratelli d’Italia su Raidue

Da questa sera su Raidue alle 23.35 andrà in onda Fratelli d’Italia, il nuovo programma ideato e condotto da Annalisa Bruchi, pensato per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che vuole raccontare la storia dei grandi personaggi del passato facendosi aiutare dai grandi personaggi del presente.

In ognuna delle dieci puntate che compongono la trasmissione, verranno descritti due protagonisti della storia italiana, artisti, manager, politici, scrittori, filosofi, sportivi o musicisti, il primo ripercorrendo la sua vita professionale e privata, il secondo grazie ad una lunga intervista e alla correlazione con il suo collega.

Le coppie previste sono: Valentino Rossi e Tazio Nuvolari, Cesare Mori e il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, Eleonora Duse e Mariangela Melato, Maria Montessori e Mariastella Gelmini, Enrico Mattei e Paolo Scaroni, Totò e Peppino e Ficarra e Picone, Indro Montanelli e Vittorio Feltri, Luchino Visconti e Giuseppe Tornatore, Gabriele D’Annunzio e Vittorio Sgarbi, Giacomo Puccini e Giovanni Allevi.

Rai: rubati i palinsesti di primavera, probabile un programma in prima serata per Bruno Vespa su Raiuno e uno per Lucia Annunziata su Raitre

Foto: AP/LaPresse

Tante novità in casa Rai, alcune clamorose, vengono raccontate da Paolo Conti de Il Corriere della sera.

Palinsesti rubati. Nella notte tra sabato e domenica qualcuno è entrato negli uffici di Angelo Teodoli, direttore dei palinsesti e ha rubato le tre copie esistenti dei palinsesti primaverili RAI, che verranno discussi e approvati giovedì.

Palinsesti primaverili. Le novità dovrebbero essere: Bruno Vespa in prima serata su Raiuno il mercoledì, appena si sarà concluso il programma sull’Unità d’Italia condotto dal 16 marzo insieme a Pippo Baudo; Lucia Annunziata alla guida di un programma di Raitre dedicato ai poteri; spazio in seconda serata su Raidue e Raitre alle trasmissioni dedicate all’Unità d’Italia firmate da Giovanni Minoli e probabile conseguente riduzione di Parla con me a quattro puntate settimanali.

La storia siamo noi nuova edizione su Raidue

Nuova edizione della storica trasmissione di Rai Due La storia siamo noi, in onda questa sera ore 23.25 con la prima parte di uno speciale dedicato alla storia d’Italia: il programma, edito da Rai Educational, va in onda dal lunedì al venerdì su Rai Tre a partire dalle ore 8,15 del mattino, ed è condotto in studio da Giovanni Minoli, che ne è anche il direttore responsabile.

Otto appuntamenti per un programma testata unico, un progetto editoriale che prevede la messa in onda di ben 240 ore di storia annue. Vere e proprie indagini sulla memoria, un tuffo nel passato per capire il presente e progettare in maniera sensata il futuro. La storia siamo nuovi mette in luce il meglio della produzione storica italiana e mondiale, attingendo dagli archivi Rai, raccontando i personaggi che hanno reso grande un secolo, indagando sui grandi gialli mai risolti che hanno da sempre incuriosito ed appassionato milioni di persone, analizzando le economie e i misteri della cronaca mondiale.

Nomine Rai: Ruffini a Rai Premium ed Educational, Minoli per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia

Anche il caso Paolo Ruffini pare essersi concluso: il Cda della Rai avrebbe trovato una collocazione all’ex direttore di Raitre Paolo Ruffini, che aveva fatto causa all’azienda per essere reintegrato (prima udienza il 29 aprile).

Stando a quanto annunciato da Adnkronos a Ruffini è stata data la responsabilità di Rai Premium, ovvero quella di Raiquattro, Rai Movie, Rai Storia e Rai Educational, all’atto del pensionamento di Minoli.

Citizen Report, il giornalismo partecipativo ogni martedì su Raitre

Da martedì 13 aprile andrà in onda su Raitre all’1.10 Citizen Report, mezz’ora d’attualità che si sviluppa grazie al giornalismo partecipativo, ovvero a quell’informazione che arriva dal basso, da persone comuni che vogliono raccontare la realtà, attraverso video, foto e notizie.

Nei video dei citizen journalist non è importante la qualità delle immagini, quanto la qualità dei contenuti. Lo ha ricordato anche Giovanni Minoli, ideatore del programma (prodotto in collaborazione con TheBlogTv) nell’incontro che si è tenuto negli studi de La storia siamo noi, dieci giorni fa:

L’importante è che il filmato si veda e si senta, la qualità televisiva va lasciata alla televisione, ai professionisti del settore; ciò che veramente conta qui è la qualità dei contenuti.

Citizen Report, Rai Educational apre al giornalismo partecipativo

La Rai apre al giornalismo partecipativo, fenomeno sempre più frequente nel mondo, proponendo il progetto Citizen Report, attraverso il quale chiunque potrà improvvisarsi cittadino-giornalista. L’idea è venuta al direttore di Rai Educational Giovanni Minoli (prodotta da TheBlogTv) che, insieme alla conduttrice Federica Cellini, ieri mattina ha presentato la piattaforma. www.citizenreport.rai.it dove si potranno postare i video, le foto e gli articoli, che da gennaio verranno proposti in un programma televisivo trasmesso dalla Rai (in orari notturni…).

Giovanni Minoli, che è convinto che grazie al citizen journalism si potrà scovare qualche nuovo talento, ha detto (fonte Apcom):

Questa creatura si inserisce in un filone che sviluppiamo dagli anni ‘80 a partire da ‘Mixer’ noi mettiamo in rapporto tecnologia e racconto. Con ‘La storia siamo’ad esempio abbiamo applicato tecniche specifiche del racconto giallo ai materiali d’archivio. L’Istituto Luce è abituato a raccogliere materiali e a pubblicarli, noi in quel caso abbiamo pensato di applicare la tecnica del racconto… Se il rapporto tra linguaggio e tecnologia diventa forte e ci fa avere una crescita reciproca noi cercheremo di diffondere la trasmissione il più possibile nei palinsesti. Partiremo a gennaio con questo nuovo format e le puntate saranno a cadenza settimanale. Il nostro obiettivo è diffondere il sapere tradizionale a partire dai documenti e attraverso le nuove tecnologie, applicheremo le tecniche del racconto ai materiali che ci invieranno, che non sono coperti da copyright. Su questa questione, che è mondiale, stiamo discutendo con i nostri uffici legali.

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