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Citizen Report, Rai Educational apre al giornalismo partecipativo

La Rai apre al giornalismo partecipativo, fenomeno sempre più frequente nel mondo, proponendo il progetto Citizen Report, attraverso il quale chiunque potrà improvvisarsi cittadino-giornalista. L’idea è venuta al direttore di Rai Educational Giovanni Minoli (prodotta da TheBlogTv) che, insieme alla conduttrice Federica Cellini, ieri mattina ha presentato la piattaforma. www.citizenreport.rai.it dove si potranno postare i video, le foto e gli articoli, che da gennaio verranno proposti in un programma televisivo trasmesso dalla Rai (in orari notturni…).

Giovanni Minoli, che è convinto che grazie al citizen journalism si potrà scovare qualche nuovo talento, ha detto (fonte Apcom):

Questa creatura si inserisce in un filone che sviluppiamo dagli anni ‘80 a partire da ‘Mixer’ noi mettiamo in rapporto tecnologia e racconto. Con ‘La storia siamo’ad esempio abbiamo applicato tecniche specifiche del racconto giallo ai materiali d’archivio. L’Istituto Luce è abituato a raccogliere materiali e a pubblicarli, noi in quel caso abbiamo pensato di applicare la tecnica del racconto… Se il rapporto tra linguaggio e tecnologia diventa forte e ci fa avere una crescita reciproca noi cercheremo di diffondere la trasmissione il più possibile nei palinsesti. Partiremo a gennaio con questo nuovo format e le puntate saranno a cadenza settimanale. Il nostro obiettivo è diffondere il sapere tradizionale a partire dai documenti e attraverso le nuove tecnologie, applicheremo le tecniche del racconto ai materiali che ci invieranno, che non sono coperti da copyright. Su questa questione, che è mondiale, stiamo discutendo con i nostri uffici legali.

Federica Cellini, che condurrà il format affiancata in ogni puntata da un ospite diverso, ha aggiunto:

I contributi che saranno pubblicati sul sito non verranno stravolti noi faremo il racconto televisivo utilizzando i racconti e i punti di vista personali. Non vogliamo dare direttive. Quello a cui pensiamo non è una semplice testimonianza di chi si è trovato in un luogo e ha ripreso, come fa ‘I report’ della CNN. Noi chiediamo un racconto e diamo alle persone la possibilità di organizzarsi per raccontarci un tema caldo. Il sito è la base per far sì che il servizio pubblico possa tendere la mano ai cittadini-utenti di internet che potranno inviare video, foto e articoli. Noi dalla redazione chiediamo anche di suggerire tematiche: tra quelle già selezionate ci sono vite precarie, famiglia, religione, ecologia, muri e politica. Di base noi dunque lanciamo uno stimolo e siamo pronti a riceverlo.

Grazie a Citizen Report potremmo essere realmente informati su quello che accade, senza aver bisogno di filtri critici?

6 commenti su “Citizen Report, Rai Educational apre al giornalismo partecipativo”

  1. Mi rivolgo a Lei, chiarissima Gabanelli, per porre all’attenzione pubblica l’annoso problema delle case e dei relativi affitti. Da anni se ne parla cercando di portarlo a conescenza dei politici; pare, però, che non venga recepito come un “problema nazionale”. Non è comprensibile che da decenni,
    per quanto riguarda Roma,non sia stato eretto, da parte Comune,cioè dall’Ater, un solo edificio per abitazione popolare. questa scelta ha determinato in massima parte,l’esplosione del costo,sia delle case,che degli affitti. Proprio da Rai tre, giorni fa, abbiamo appreso come in Francia, il Comune di Parigi,abbia risolto il problema rilevando dalle istituzioni pubbliche e no,quanto di abitabile ci fosse disponibile, per legge, per poi cederlo in affitto agli aventi diritto. Risulta evidente che, così operando, si sia sottratta alla speculazione privata, parte del patrimonio cittadino e così determinare un più equo costo nell’edilizia abitativa. In questi giorni anche l’EMPAM, sta operando per cedere migliaia di appartamenti,ora in affitto a Roma. La vendita verrà effettuata in blocco(cielo terra) e non direttamente all’affittuario. Fareste cosa gradita se vorreste contattarci per avere informazioni più dettagliate in merito.
    Saluti e auguri per la trasmissione.

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  2. cara Gabanelli: cuando in europa se parla que in Italia gli stipendi sono bassi, nostri politici ci dicono que bisogna guardare la busta reale, certo e come no. Io lavoro nel settore conciario nella Valle di Chiampo (vi) da 20 anni; con la crisi nel nostro settore e stato deciso d asorvire ill superminimo delle buste (quello asorbible) con il consenso della cofindustria, cosi andro avanti almeno 4 anni senza avere un aumento di conntrato, ho provato proporne il tema in altree sede ma sembra que nessuno vuole parlare… e questa la busta reale? la saluto e complimenti per suo lavoro.

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  3. Chiarissima Milena Gabanelli, inutile dire la grande stima e fiducia che io riponga in lei. Proprio per questo sono spinto a evidenziare quanto avvienga all’Ospedale S. Camillo de Lellis di Roma e, penso anche agli altri collegati, come Spallanzani e Forlanini. Vengo al fatto. In questi giorni è avvenuto il cambio delle guardie giurate all’interno della struttura. Orbene pare che, per l’impiego di 4/5 persone per il controllo, abbia avuto luogo un contratto di circa 8 Milioni di euro, per tre anni, coll’agenzia incaricata. Vista la campagna antispreco che viene ventilata, non si comprende come mai, possano ancora esistere simili negoziazioni. Sarebbe il caso di comprendere il perchè non impiegare personale ospedaliero per questa bisogna. Proprio non vogliamo smetterla ! La pregherei, nel limite del possibile, di voler controllare la fondatezza di quanto esposto e all’occorrenza, sempre se possibile, evidenziarla. Ci sarebbe anche la parte dedicata all’approvvigionamento alimentare ai pazienti. Per mia personale esperienza, allucinante e non somministrabile neanche agli animali da cortile ! Con infinita simpatia le invio i mie più cordiali saluti. A sua completa disposizione, eventualmente richiesto. Giorgio Calandra

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