Che Tempo Che Fa, 4 Maggio: Padoan, Annibali, Paolantoni

L’apertura della puntata di domenica 4 Maggio di Che Tempo Che Fa, il talk-show condotto da Fabio Fazio con Filippa Lagerback, è affidata a Guido Guerzoni, docente all’Università Bocconi, economista e storico che da anni si occupa di collezioni, collezionisti, musei e mercati dei beni da collezione, indagandone gli aspetti storici, psicologici e socio-economici; dopo il salto, parliamo degli altri ospiti del nuovo appuntamento.

Antonella Elia a La Corrida, Davide Van De Sfroos a Sanremo 2011, Laura Freddi rinuncia a SNL, Francesco Paolantoni in UPAS

Antonella Elia affiancherà Flavio Insinna nella nuova edizione de La Corrida, in partenza l’8 gennaio e in onda per dodici puntate. Cambia anche il direttore d’orchestra: al posto di Vince Temperà ci sarà il maestro Piero Pintucci. (fonte Libero)

Sanremo 2011. Nella prossima edizione del Festival sarà in gara anche Davide Van De Sfroos. Il cantautore comasco salirà sul palco dell’Ariston per proporre la canzone dialettale Yanez (che potrebbe essere supportata dai sottotitoli). Van De Sfroos ha rivelato di essere stato invitato alla kermesse da Gianni Morandi. (fonte Il corriere della sera).

Cugino & Cugino su Raino in autunno

Questo autunno su Raiuno andrà in onda Cugino & Cugino, la serie in sei puntate (dodici episodi) prodotta da Ldm per Rai Fiction, diretta da Vittorio Sindoni, con Giulio Scarpati, Nino Frassica, Francesco Paolantoni, Edy Angelillo, Massimo Corvo, Denny Mendez, Toni Garrani ed Euridice Axen.

La fiction, che verrà presentata nella sezione Lavori in corso del RomaFictionFest2010 e che si sta girando in questi giorni tra Roma e il carcere di Velletri, racconta la storia di due cugini, Filippo Raimondi (Scarpati), vedovo con un figlio di sei anni (Marco), educatore carcerario, e Carmelo Mancuso (Frassica), cuoco che si trasferisce dalla Sicilia a Roma quando perde il lavoro. Quando Carmelo decide di stabilirsi in pianta stabile a casa di Filippo, nascondo gli equivoci, le incomprensioni, i colpi di scena e gli attriti che caratterizzano la storia.

Dato che buona parte della fiction è ambientata in carcere, alcuni attori sono veri detenuti in regime di semilibertà che hanno preso parte ad un laboratorio teatrale all’interno del penitenziario.

Stefano Sarcinelli a Cinetivù: la grande televisione esprime la realtà

 Attore di cinema e teatro, autore televisivo e radiofonico, regista: è il barese Stefano Sarcinelli. Nei numerosi anni di carriera alle spalle, attingendo a un’inesauribile versatilità può vantare, fra le tante, esperienze artistiche con Mariano Rigillo, Antonio Ferrante, Gabriele Salvatores, Antonio Albanese, Francesco Paolantoni , Giobbe Covatta. In tv firma nel 1987 L’Araba Fenice per Italia Uno, poi per Raitre La Fabbrica dei sogni e su Odeon Telemeno dove tornerà con il divertente Spartacus, mentre per Raidue e la volta di Fate il vostro gioco, Chi c’è, c’è, Tiramisù, Macao, Scirocco, della sitcom Baldini e Simoni, Convenscion, Superconvenscion.

Stefano, il pubblico romano ti ha seguito nell’edizione natalizia di Da Giovidì a Giovidì con Marco Marzocca e Max Paiella al Teatro Brancaccio di Roma, possiamo dire che il teatro rimane il tuo primo amore artistico?

Senz’altro. Ho iniziato seguendo una passione. Era un’idea per partecipare al mondo, tale è rimasta. Il problema è vedere se il teatro ama me ma questo è un altro problema.

Qual’è lo stato di salute del teatro in Italia?

Non sta bene… anzi è moribondo. I teatri sono in difficoltà e le compagnie stentano come non mai, però il teatro ha la pelle dura e sono certo che si riprenderà.

Indietro tutta

Oggi per programmi tv del passato torneremo indietro nel 1987, con il programma Indietro Tutta, che seguì e cavalcò il successo strabiliante del fratello più grande Quelli della Notte, presentato anch’esso da  Renzo Arbore e Nino Frassica.

La trasmissione andava in onda su Raidue in seconda serata ed era una parodia della televisione italiana di quel periodo e dei giochi a premi.

Nino e Renzo erano rispettivamente braccio destro e capitano della nave e prendevano in giro, in maniera ironica e divertente, la televisione di quel periodo, che invece di improntare tutto sulla cultura, cominciò a svestire le donne e ad improntare la tv con giochi banali.

Nostalgia di Mai Dire Gol

Notiamo con piacere che sulla Rete si respira spesso e volentieri un’aria nostalgica, a ricordo della televisione che fu quella degli spettacoli di varietà e dei grandi presentatori come Corrado, che non sono piu’ tra noi.

Per cercare trasmissioni che hanno segnato un’epoca non bisogna comunque andare troppo lontano, proprio l’altro giorno seguivamo una registrazione di Mai Dire Gol del lunedi, relativa all’edizione 96/97 una delle più belle, senza nulla togliere ai programmi attuali della Gialappa’s, con comici in alcuni casi non proprio all’altezza.

Nel 1996 Mai Dire Gol, collocato al lunedì, venne presentato da un Claudio Lippi in gran spolvero, dopo un periodo di appannamento artistico che lo aveva visto muoversi al limite del mondo televisivo e che trovava in questa trasmissione il motivo per un meritato rilancio, accanto a lui una splendida Simona Ventura al naturale, priva di quegli accorgimenti estetici che notiamo oggi, di cui francamente avrebbe potuto fare a meno.

Mai dire Martedì è tornato!

E’ tornato ieri sera, in prima serata su Italia1, Mai dire Martedì, ricco di novità interessanti e di piacevoli conferme.

Il programma, ancora condotto dalla Gialappa’s (Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci) e il Mago Forrest, è ambientato adesso in un aeroporto, dove gli ospiti entrano sul tapis roulant del ritiro bagagli e la scenografia riprende l’interno di una sala d’attesa, con tanto di tabellone degli arrivi.

Le novità più ghiotte a mio avviso sono: la band dal vivo formata da 5 musiciste (Inna e le altre), il clone di Tiziano Ferro che storpia le canzoni ed è oggetto di un gioco telefonico (“Ricorda: se non capisce cosa dice Tiziano Ferro non sei l’unico”) e Ping la compagnia Bella , la pubblicità parodia di un nuovo gestore telefonico (con Paola Minaccioni e Federica Cifola).