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Nostalgia di Mai Dire Gol

Notiamo con piacere che sulla Rete si respira spesso e volentieri un’aria nostalgica, a ricordo della televisione che fu quella degli spettacoli di varietà e dei grandi presentatori come Corrado, che non sono piu’ tra noi.

Per cercare trasmissioni che hanno segnato un’epoca non bisogna comunque andare troppo lontano, proprio l’altro giorno seguivamo una registrazione di Mai Dire Gol del lunedi, relativa all’edizione 96/97 una delle più belle, senza nulla togliere ai programmi attuali della Gialappa’s, con comici in alcuni casi non proprio all’altezza.

Nel 1996 Mai Dire Gol, collocato al lunedì, venne presentato da un Claudio Lippi in gran spolvero, dopo un periodo di appannamento artistico che lo aveva visto muoversi al limite del mondo televisivo e che trovava in questa trasmissione il motivo per un meritato rilancio, accanto a lui una splendida Simona Ventura al naturale, priva di quegli accorgimenti estetici che notiamo oggi, di cui francamente avrebbe potuto fare a meno.


Oltre ai presentatori, il fiore all’occhiello di questa storica edizione erano i personaggi proposti legati a comici di sicuro effetto, quali Aldo Giovanni e Giacomo nel ruolo dei mitici Bulgari, strampalati saltimbanchi o nella divertente parodia della Tv Svizzera, con il signor Rezzonico sempre nei guai e il poliziotto Huber che risolveva la situazione a modo suo, sparando a chiunque.

Come non citare poi il personaggio di Rolando (Aldo) il cui :”Non ci posso credere!” accompagnato dalla mimica delle braccia, divenne un vero tormentone tuttora diffuso tra il pubblico nostrano.

Tra gli altri protagonisti ricordiamo Daniele Luttazzi, nel ruolo di Panfilo, che con il suo telegiornale Tabloid, amava ironizzare sui fatti della settimana accompagnato da Dingo, l’amico invisibile e dall’immancabile frase :”Questo telegiornale va in onda in edizione ridotta per venire incontro alle vostre capacita’ mentali” e poi lo stesso Luttazzi nella parte del professor Fontecedro, con le sue teorie tutt’altro che scientifiche.

Fra un collegamento e l’altro compariva il bimbo Gigi (Giacomo Poretti), dal videocitofono del parcheggio per passare poi a un attempato ma non troppo Conte Uguccione (Bebo Storti), con un’unica idea in testa cioè farsi “una bella tronbatina”. Nell’edizione del 1996 compariva anche Paolo Hendel e il suo Carcarlo Pravettoni lo straricco neosindaco di Milano dal cervello di gallina e Francesco Paolantoni, di “Ho vinto qualche cosa?” sfortunato concorrente di quiz, nonchè nel ruolo di Ciairo e la sua: “Paizza con la papai!“.

Anche Marina Massironi, faceva la sua parte con diversi ruoli, tra cui ricordiamo quello di Alga, la ragazza mezza sorda sempre pronta a capire fischi per fiaschi e ancora tanto altro come il mitico Tafazzi, interpretato da Giacomo Poretti.

Comparso per la prima volta nell’edizione del 1995, Tafazzi è un personaggio dissacratorio, dotato di una tutina stile Diabolik e dall’atteggiamento conpulsivo che lo fa saltellare da una parte all’altra, percuotendosi i genitali con una bottiglia di plastica.

Il successo fu pressochè immediato, in molti videro in lui la personificazione dell’italiano medio, stanco d’essere oggetto delle più inverosimili vessazioni che si ribella in un estremo gesto liberatorio, lo stesso gesto che ci sentiremmo di fare noi molto spesso, di fronte alle affermazioni di certi personaggi che si arrogano il diritto di rappresentare l’opinione pubblica, ignari delle sue reali esigenze.

Per concludere ricordiamo che la sigla di quella storica edizione di Mai Dire Gol era Balla coi Barlafus, di Elio e le Storie Tese.

4 commenti su “Nostalgia di Mai Dire Gol”

  1. Hai ragione.
    Anche l’annata con Crozza/Dighero/De Luigi/Dix/Bisio era geniale… I Muratori, I film muti, Lello Putignani dalla Liguria… se vedo gli Speleologi dell’edizione in corso mi viene da piangere.

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