Televenezia, la tv della Serenissima

 Una trentennale esperienza alle spalle per Televenezia, emittente nata nel 1978. Come riportato direttamente dal sito “negli anni ’80 realizza per la prima volta in Italia il bilancio in video per la Cassa di Risparmio di Venezia e produce le prime carte bancarie (Rosacard, Seniorcard). Queste attività permettono a Televenezia di imporsi all’attenzione dei grandi organi di stampa nazionali del tempo, quali Milano Finanza, Il Giornale della Banca, Italia Oggi“. Nonostante le cessione di alcune frequenze alla Fininvest, Televenezia continua ad esistere sul canale 44, offrendo programmi d’informazione e a carattere sportivo.

Nel 1988 l’emittente entra nel circuito Cinquestelle, il direttore Alessia Da Canal nei primi anni ’90 la rende di nuovo autonoma. A oggi Televenezia è ancora un punto di riferimento per gli imprenditori del nord est italiano, con un palinsesto di alto livello gestito dalla società Multichannel News creata per affrontare con successo la nuova sfida digitale. Oltre ad essere disponibile sul DTT, la Tv veneta in attesa del prossimo switch off autunnale è visibile su diversi canali che le permettono la copertura del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna fino alla Croazia, per un totale di 5 milioni di abitanti.

Ok il prezzo è giusto

Oggi per programmi tv story, torneremo indietro di oltre un ventennio, per ripercorrere i passi di una delle trasmissioni più longeve della Fininvest, in quel periodo soprannominata: oggi parliamo di Ok il prezzo è giusto.

La trasmissione italiana nasce dal format americano The Price is Right, andato in onda sull’NBC nel 1956 e condotto da Bill Cullen. In Italia il format venne da subito affidato a Fatma Ruffini, sotto stretta volontà di Silvio Berlusconi, ma a renderlo amato è stato il conduttore, imitatore e comico,  Gigi Sabani,affiancato da tre sensuali vallette e l’accompagnamento musicale di Augusto Martelli.

Il 21 dicembre 1983, su Italia 1 alle 20.25, Gigi Sabani, intruduce le basi e le regole della trasmissione: i giochi erano otto, intervallati dal conduttore che faceva le sue imitazioni, che spaziavano da Celentano a Pippo Baudo, da tanta musica e da una miriade di concorrenti pronti a vincere il quiz.

Sandra Mondaini lascia le scene

Dopo cinquant’anni di onorata carriera, una delle donne più care alla tv e alla gente Italiana ha deciso di lasciare le scene e godersi la vita. Ebbene si, la fantastica Sandra Mondaini all’età di 77 anni ha deciso di ritirarsi dalla tv, chiudendo la carriera con Crociera Vianello, che andrà in onda sabato 13 dicembre su Canale 5.

Nata a Milano nel 1931, figlia di un pittore e umorista, la Sandra nazionale comincia la sua carriera artistica come soubrette nel 1955. Negli anni a seguire inizia per lei la strada della recitazione che la vedrà lavorare con Delia Scala, Renato Rascel e molti altri grandi della tv. Nel 1958 conosce in teatro, nell’opera parodistica di PucciniSayonare Butterfly“, il suo futuro marito, Raimondo Vianello. Nel 1962 si sposa con Raimondo e dal 1963 in poi comparirà sempre al suo fianco. Nel 1982, insieme lasciano Mamma Rai per approdare alla Fininvest con uno show tutto loro: Attento a noi due. Nel 1988 esordisce la loro fantastica sit com Casa Vianello, che fa divertire generazioni di italiani.

A distanza di venti anni Sandra lascia le scene e dichiara a Tv Sorrisi e canzoni:

Holly e Benji – i due fuoriclasse

Oggi, per la rubrica Cartoni Animati Story, parleremo di un cartone cult, amato da grandi e piccini, dove l’amicizia e la passione per lo sport erano l’ingredienti principali: oggi vi raccontiamo di una serie animata , che ha fatto storia, Holly e Benji (Capitan Tsubasa), lo spoko manga giapponese sul mondo del calcio.

La serie, creata da Yoichi Takahashi, edito da Shueisha, è formata da 128 episodi  trasmessi in patria dal 1983 al 1988. In italia apparve per la primissima volta su Italia 1 nel 1986 e venne più volte replicata con nomi diversi, gli anni seguenti.

Il protagonista principale è Oliver Atton “Holly”, un bambino appena trasferitosi con la famiglia da un paese all’altro. Holly ha la grande passione di giocare a calcio, tanto che ogni giorno corre per le vie cittadine con la palla ai piedi. Proprio in una delle sue passeggiate per le vie incontra Arthur un ragazzino amante del pallone, scarso nello giocare a calcio e scolaro della stessa nuova scuola di Holly, la Niupi.

L’inchiesta: chi sono i direttori dei maggiori telegiornali italiani

Uno dei nostri lettori giorni fa, mi ha scritto polemizzando sull’informazione televisiva, trovata troppo faziosa e poco informativa. Abbiamo parlato mesi addietro di Infotaiment, ovvero della fusione dell’informazione con l’intrattenimento, e spesso abbiamo contestato anche noi, con i post de L’inchiesta la scelta delle notizie e le modalità di trattarle.

Oggi, però, la nostra rubrica vuole colmare una lacuna, descrivendo il bagaglio culturale dei direttori dei principali telegiornali italiani: Gianni Riotta (Tg1), Mauro Mazza ( Tg2), Antonio Di Bella (Tg3), Emilio Fede (Tg4), Clemente Mimun (Tg5), (Giorgio Mulè) Studio Aperto, Emilio Carelli (Sky Tg24) e Antonello Piroso (TGLa7).

Gianni Riotta: palermitano, laureato a Palermo in filosofia e negli Stati Uniti, alla Columbia University in Giornalismo. Inizia come corrispondente prima de Il Manifesto, poi collaboratore de La Stampa e de Il Corriere della Sera, di cui diventa il corrispondente da New York (incarico ricoperto anche per L’espresso e La stampa). Ha collaborato con il New York Times, il Washington Post, Le Monde. Direttore del Tg1 dal 20 settembre 2006.