Elisabetta Canalis: un passato da velina, un futuro da VJ

La bella e spumeggiante Elisabetta Canalis, nata a Sassari il 12 settembre del 1978 è cresciuta in una tranquilla famiglia sarda, composta dal padre Cesare radiologo e primario della clinica universitaria di Sassari, madre Bruna insegnante e dal fratello Luigi.

Dopo il diploma di liceo classico Elisabetta si trasferisce a Milano per frequentare la facoltà di lingue alla Statale: nel capoluogo lombardo però Elisabetta viene notata da un talent show durante una festa, grazie al quale esordisce nel 1999 come attrice di spot, nello stesso anno è anche la valletta ai Telegatti: ma la maggior parte dei telespettatori la ricorda come la velina mora della trasmissione Striscia la notizia insieme alla bionda Maddalena Corvaglia. Elisabetta e Maddalena ricoprono il ruolo di veline fino al 2002.

Dopo Striscia, Elisabetta conduce per due edizioni il programma sportivo Controcampo su Italia 1, affiancando Sandro Piccinini. Recita anche nella terza e quarta stagione della fiction TV Carabinieri in onda su Canale5. Nel 2002 è al fianco di Alberto castagna nella conduzione di Stelle a quattro zampe.

Programmi tv giovedì 20 novembre, Raccontami II, Annozero, Distretto o La talpa?

Buongiorno,
andiamo a vedere subito i programmi che potremo seguire questa sera sulle principali reti televisive.

Raiuno – Raccontami Capitolo II: decima puntata.

Raidue – Annozero: Il futuro che mi merito. Quanto vale il talento nel lavoro, nello studio, nella vita? Ospiti: Luca Barbareschi, Massimiliano Fuksas e Roberto Perotti.

Raitre – Non perdiamoci di vista: terza puntata. Ospiti: Claudia Pandolfi, Lucia Ocone, Emilio Solfrizzi, Raul Cremona e i Negrita.

Pessima imitazione e pessima conduzione: con Elisabetta Canalis e Enrico Varriale Raidue va di bene in peggio

Raidue inanella una fortunata serie di figuracce grazie ai suoi volti televisivi: dopo quella fatta da Elisabetta Canalis, che ha pessimamente imitato Michelle Hunziker, ieri è stata la volta di Enrico Varriale, che ha dato spettacolo con una lite in diretta con l’allenatore del Catania Walter Zenga (potete vedere entrambi i video della tv di qualità in questione, subito dopo il salto).

Andiamo con ordine: Elisabetta Canalis, ad Artù, imita male la Hunziker (giudicata volgare e stupida), scatena un polverone, poi sulle colonne di Vanity Fair se ne vanta:

L’ho proposta io agli autori. Mi hanno preso per pazza: nessuno credeva che avrei avuto il coraggio di sbeffeggiare uno dei volti più noti di Mediaset. Allora ho fatto l’imitazione lì, sui due piedi. Hanno chiamato il trucco. Lei però non mi ha chiamato. Quando a Sanremo la Germani le fece l’imitazione al DopoFestival, non fu molto felice. Spero che la mia l’abbia trovata più divertente… Ammesso che l’abbia vista.

Raidue – palinsesto autunnale: a pranzo e nel pomeriggio si cambia, ma non nei contenuti

Continuiamo il nostro approfondimento sulla programmazione autunnale della Rai, esaminando le proposte di Rai 2 (fonte Sipra), che teoricamente dovrebbero essere più rivoluzionarie di quelle di Rai 1, visto la cancellazione di Piazza Grande e L’Italia sul due.

Domenica day time: Tiberio Timperi e Adriana volpe aprono ancora una volta la giornata con In Famiglia. A seguire, dopo il Tg2, Ragazzi c’è Voyager condotto da Roberto Giacobbo, Random, il contenitore di cartoni animati, programmi e telefilm dedicato ai più piccoli e il nuovo programma di Gene Gnocchi, Criticone (dal 9 novembre), dedicato ai libri. La seconda rete riprende il suo consueto proseguo con Mezzogiorno in famiglia, Tg2 e Tg2 Motori, che ci traghettano alla nuova edizione di Quelli che, divisa in tre parti, Quelli che aspettano, Quelli che il calcio e Quelli che il terzo tempo, in compagnia di Simona Ventura, Max Giusti e Lucia Ocone. Il pomeriggio prosegue con Speciale Numero 1, Tg2 Dossier e Eat Parade.

Artù: la tavola rotonda di Raidue

Sdoganatosi dall’esperienza di Quelli che il calcio, ufficialmente per motivi di tempo, Gene Gnocchi è in onda dallo scorso settembre ogni giovedì sera alle 23.30 circa su Raidue, con la sua creatura dal titolo Artù. A nostro modesto parere, il comico di Fidenza, ha trovato il modo di smarcarsi da un programma come quello della Ventura, dove probabilmente non si sentiva più a suo agio e comunque per ovvi motivi di tempo, non aveva la possibilità di proporre appieno la sua creatività e comicità pungente.

Ecco nascere Artù, cucito su misura, più congeniale alle caratteristiche del genio istrionico di Gnocchi, diretto dallo stesso Paolo Beldì di Quelli che il calcio, qualcosa di diverso rispetto all’esperienza della Grande Notte, di cui Artù possiamo dire è la conseguenza logica.

Dal programma di Raidue (la Grande Notte appunto), dove il soggetto era la tv e i personaggi del mondo televisivo più singolari, messi rigorosamente alle berlina, la nuova creatura di Gnocchi, proprio come dice il nome, è una tavola rotonda dove si discute degli argomenti più disparati con gli ospiti in studio, non più di 5 alla volta spesso non vip, in un clima goliardico e volto alla pura dissacrazione.