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Ugo Dighero a Cinetivù:”Lo spettacolo in Italia è oltre il baratro”

E’ stato il fondatore assieme a Maurizio Crozza dei mitici Broncoviz, il gruppo comico di cui faceva parte anche Marcello Cesena, Mauro Piovano e Carla Signoris, lui è Ugo Dighero alle spalle esperienze da attore comico in programmi come Avanzi, Mai Dire Gol ma anche in ruoli drammatici come in RIS delitti imperfetti. Il pubblico televisivo lo ha apprezzato poi nelle vesti di Giulio Pittaluga in Un Medico in Famiglia di cui è in lavorazione la settima stagione, Cinetivù lo ha incontrato in un pausa lavorativa.

Ugo, sei un’artista a tutto tondo, attore comico, drammatico, teatrale, autore. Hai fatto tv, cinema, teatro e radio, insomma possiamo dire che non ti fai mancare nulla? O hai ancora qualche desiderio da realizzare?

Sicuramente un po’ più di cinema, dove non mi sono cimentato molto durante la mia carriera. Spesso mi viene voglia di fare cose che non c’entrano niente con questo lavoro, ma bisognerebbe avere più vite per riuscire a concretizzarle tutte.

Il pubblico ti ha apprezzato nel ruolo del maresciallo Vincenzo De Biase, in Ris delitti imperfetti cosa ti è rimasto di quell’avventura?

Di certo il lavoro dei compagni con cui ho condiviso ben 5 anni di lavorazione, che è un bel pezzo di carriera artistica, con loro mi sono trovato benissimo ed è un’esperienza che non dimenticherò.

Insieme a Maurizio Crozza hai fondato i Broncoviz a cui personalmente siamo molto legati, Ci racconti come sono nati ? E’ possibile una rentrée?

I Broncoviz sono nati che già ci conoscevamo con gli altri componenti. Maurizio Crozza per esempio era mio compagno alle elementari e con Carla Signoris lo eravamo al liceo. Ci accomunava poi l’esperienza alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Nell’86 abbiamo deciso di recitare insieme dando vita ad un lunghissimo percorso durato 10 anni, iniziato con Avanzi per poi proseguire con tutta una serie di trasmissioni di successo come Hollywood Party scritta da me dove facevamo la parodia del mondo del cinema. Non escludo che in un prossimo futuro si possa sia pur temporaneamente tornare insieme, magari per un progetto teatrale, certo è che dopo dieci anni abbiamo deciso consensualmente di prendere altre strade perché sentivamo l’esigenza di nuovi stimoli.

Qualche giorno fa abbiamo sentito Nino Formicola, secondo cui in Italia le idee abbondano ma mancano produttori coraggiosi. Tu cosa ne pensi?

In Italia manca tutto, io mi sto avviando con il sorriso verso una catastrofe annunciata, in questi ultimi anni il Paese è precipitato in un baratro da cui sarà difficile risollevarsi, mentre tempi addietro c’era sempre stata la possibilità di riprendersi, a oggi non ne vedo più una. Per quanto riguarda gli sceneggiatori per esempio ne esistono di altissimo livello, purtroppo qui da noi si richiede solo un certo tipo di prodotto che viene proposto all’infinito, per cui si preferisce evitare di scrivere soggetti nuovi avendo la certezza pressoché assoluta che verranno bocciati, tra l’altro il pubblico si stufa ma nessuno sembra accorgersene. In Italia non esiste concorrenza ecco qual è la verità.

Mai Dire Gol con la Gialappa’s, un’altra tappa fondamentale per il tuo successo artistico (Gnappo, Sandro), puoi raccontarci qualche aneddoto?

Una volta con Maurizio Crozza avevamo scritto un pezzo che prendeva in giro i programmi della domenica mattina, quelli che vanno in giro per paesi a parlare di attrazioni turistiche ed altro. In quell’occasione dovevamo fare la parodia di una comunità folle dove i componenti si gettavano giù da un ponte, in stile bungee jumping , insomma al momento in cui dovevamo lanciarci, io ero vestito da vecchietta, non ce la siamo sentita tra l’ilarità generale e abbiamo dovuto impiegare le controfigure. Lo sfottò è durato per mesi.

Cosa suggeriresti a chi volesse oggi fare l’attore?

Di cambiare idea, questo non è il momento giusto per intraprendere un mestiere cosi bello, non c’è spazio e non ci sono i soldi. Se lo si vuole fare per passione, da dilettanti, ben venga, ma non ci si mettesse in mente di campare una famiglia perché non è proprio aria. I tagli al Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) operati da questo governo hanno dato il colpo finale.

Dove potremo vederti prossimamente?

In questo periodo sto girando la settima serie di Un medico in famiglia, andremo avanti fino a maggio, dovrebbe ripartire su Sky la sketch commedy Divano Football club con Fabio Troiano, Michela Andreozzi e Carlo Gabardini, sto inoltre lavorando come autore a un paio di idee, che spero di concretizzare non appena avrò un po’ di tempo.

Grazie a Ugo Dighero, a presto!

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