I cinema chiudono: dal 2003 ben 254!

Cinema italiano in crisi.

Solitamente questa espressione viene utilizzata per descrivere la situazione critica della produzione di film in Italia. In questo caso, però, mi riferisco alle 254 sale chiuse dal 2003 in Italia. Secondo quanto riferisce l’Anec, l’associazione Nazionale Esercenti Cinematografici, a tanto ammonta il numero di gestori, che sono stati costretti a chiudere i battenti.

La ragione che ha subito maggiori perdite è stata la Lombardia con 58 schermi in meno, seguito dall’Emilia Romagna, 53 e la Toscana, 45. Nemmeno le grandi città sono state graziate: si sono chiusi infatti cinema a Firenze, Milano, Roma, Napoli e Bologna.
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Anna Magnani: oggi centenario della sua nascita

Grandi festeggiamenti, oggi, per il centenario della nascita di Anna Magnani, prima italiana a vincere l’oscar come migliore attrice protagonista, nel 1956, con La rosa tatuata, ma che tutti noi ci ricordiamo anche per altri film (dove vince il Nastro d’argento) come Roma città aperta, Bellissima, Suor Letizia o Selvaggio (dove vince al festival di Berlino e in Italia il David di Donatello), Nella città dell’inferno (altro David di Donatello), Mamma Roma, e la sua ultima interpretazione cinematografica Roma.

Parlavo inizialmente dei festeggiamenti: ebbene la Rai le ha riservato l’apertura del suo nuovo portale web TvCiak, in onda da oggi, la Zecca dello stato conierà una moneta da Cinque Euro commemorativa in argento e la città di Roma proporrà fino a fine estate tutti i suoi film iniziando da oggi alla Casa del Cinema verrà celebrato l’ Anna Magnani day.

Da sabato primo marzo, a Palazzo Altieri, dove l’attrice viveva, è iniziata inoltre Ciao Anna, una serie di celebrazioni per ricordare l’attrice morta nel 1973. Tra gli eventi in sua memoria il documentario di prossima uscita Anna Magnani, femmina immortale di Donatella Baglivo e un libro biografico, Nannarella.

Ascolti Tv: Giovedì 6 Marzo – Vince Terence Hill in onda contemporaneamente su Rai1 e Rete4

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Indovinate un po’: ieri vince la giornata Striscia la notizia con 7 milioni 269 mila telespettatori e il 30,15% di share e la serata Don Matteo battendo Ris 4 (come ogni giovedì, ma i dirigenti Mediaset sono miopi e non se ne accorgono) di quasi due milioni di spettatori! Sono 2 milioni gli spettatori che guardano il bravissimo Terence Hill su Rete4 in I due superpiedi quasi piatti, a dimostrazione che Terence è l’uomo del giovedì.

Weekend al cinema: invasione Verdone e due documentari

Weekend di Marzo all’insegna dei film italiani: su 7 pellicole in uscita ben 5 sono del nostro Paese, di cui due documentari. Sembra che qualcosa stia cambiando, ma non lasciamoci ingannare: come abbiamo anticipato in un precedente post, Carlo Verdone si è accaparrato più di 800 sale e questo potrebbe essere il motivo per cui ci sono così tante pellicole italiane (perché chiedono solo di essere fatte vedere e non chiedono tante proiezioni).

Il film sicuramente più atteso è Grande, grosso e Verdone, ma attenzione anche alla commedia Lezioni di felicità e a Cenerentola e gli 007 nani, seppur pare abbastanza evidente che questa settimana sia stata costruita apposta per far scegliere al pubblico cinematografico o Verdone o… Verdone.

Andiamo a conoscere meglio i sette titoli, che troveremo nelle sale italiane da oggi:

TvCiak: una nuova televisione Web per la Rai

Dopo Mediaset e Sky anche la Rai annuncia grandi novità in casa sua: arriva TvCiak!

TvCiak è il nuovo canale Web di Rai.tv dedicato interamente alla fiction televisiva e che copre tutte le tipologie di produzioni delle reti pubbliche: le soap opera, le fiction e le miniserie, gli sceneggiati e i cult, le interviste ai personaggi e il backstage, insomma tutto ciò che fa parte del mondo Rai.

L’apertura di TvCiak sarà dedicata ad Anna Magnani (di cui si festeggia quest’anno il centenario della sua nascita). A confermarlo è stato amministratore delegato di RaiNet Alberto Contri.

Californication: su Jimmy, sesso e letteratura

Dobbiamo ammetterlo, per noi fan sfegatati di X-Files nonchè profondi estimatori del protagonista, Fox Mulder insieme a Dana Scully, fa un certo effetto vedere l’attore David Duchovny, ricoprire un ruolo del tutto opposto. Si è passati dall’investigatore dell’Fbi, coinvolto anima e corpo nella ricerca della sorella rapita dagli alieni e nel tentativo di scoprire i segreti degli stessi, poco avvezzo ad avventure sentimentali, se non poi con la sua compagna di avventure, ad uno scrittore affetto da sesso compulsivo tal Hank Moody protagonista di Californication.

Il paragone diviene ancora più ovvio, se consideriamo che il doppiatore di Duchovny è Gianni Bersanetti, lo stesso di X-Files. L’impressione che il personaggio di Mulder abbia subito una totale metamorfosi sembra farsi strada e la stessa campagna pubblicitaria, in corso fino la 31 marzo, apparsa sui manifesti e i mezzi pubblici a Milano e Roma, avvalora questa ipotesi: “Da X Files a XXX Files” e “Non ne poteva più di farsela con gli alieni”, allo stesso tempo migliaia di capi intimi femminili, sono stati sparsi sui tram, metro e bus del capoluogo lombardo, (qualcuno afferma anche di Roma, ma noi non li abbiamo visti).

E cosi ieri sera alle 21 abbiamo assistito con piacere alla prima su Jimmy, canale 140 di Sky, di un telefilm che negli Stati Uniti ha fatto scalpore. La serie ideata da Tom Kapinos è stata accompagnata fin dall’inizio dalle polemiche riguardo il titolo, la cui paternità viene rivendicata dallo stesso Kapinos che dice d’essersi ispirato all’adesivo anni ’70, “Don’t Californicate Oregon” e il gruppo rock dei Red Hot Chili Peppers che hanno intitolato Californication un loro album di successo. Certa è l’origine del termine: un neologismo nato dalla fusione tra California e fornicazione.

CinepuntoSoap – Settimana 10

Eccoci al decimo appuntamento ufficiale con CinepuntoSoap. Cosa è successo in questi giorni nelle nostre quattro soap preferite(Beautiful, Centovetrine, Un posto al sole, Vivere)? Vado subito ad illustrarvelo, raccontandovele per come le ho viste io:

Beautiful
Brooke sbrocca al processo e perde l’affidamento dei figli che vengono dati a Ridge, per la gioia di Stephanie (ma Storm ha mai vinto una causa?). Decisiva la testimonianza di Taylor (che tanto la pagherà cara, visto che ha gli ovuli di Brooke). Tutto il resto è conseguente: la biondina ninfomane abbandonata da tutti si butta tra le braccia di Nick, che alla fine si ravvede e la scansa, ma le permette di rientrare alla Forrester Creations (cosa ne penserà Taylor?). L’altra storia trainante è la sfida ConstantineRick, per la conquista di Phoebe. La sfida canora viene vinta dallo scimmione, quella per il cuore di Lolita dal Frontespaziosa (che in due puntate tiene un corso accelerato sulla differenza sesso-amore con la ragazzina made in Forrester, per riuscire a convincerla a far l’amore con lui). E il produttore ricciolone? Ovviamente rimedia un bacio dalla comparsa Felicia.

Recensione: Piacere Michele Imperatore… il nulla

Michele Imperatore (Biagio Izzo) è un cantante neomelodico napoletano, squattrinato. Durante un’uscita con il compagno di sempre Tonino (Giovanni Esposito), conosce due turiste tedesche (Sabrina Rattey e Tora Kawycz), che hanno dovuto sospendere la loro crociera causa guasto tecnico e che decidono di visitare Napoli e dintorni con loro. La speranza dei due napoletani è ovviamente quella di concludere, ma, col tempo, entrambi proveranno emozioni più forti della semplice infatuazione, al punto da non volerle perdere.
Tra situazioni paradossali (le scene girate all’hotel, o il famoso pregio napoletano di sapersi arrangiare) e la semplice e tragica realtà quotidiana di dover far quadrare i conti (emblematica la scena di Michele che deve pagare al ristorante con la carta di credito e teme che gli venga rifiutata), il film ci accompagna, lento ed inesorabile, al finale, con il colpo di scena in canna e mai esploso, in cui il protagonista diventa, senza saperlo, famoso grazie ai cd piratati (a tal punto da far concerti sulle navi e conoscere Alex Britti, che lo apprezza per la musica che fa).
Piacere Michele Imperatore, il primo film diretto da Bruno Memoli, racconta una storia semplice e anonima, in una Napoli da cartolina: Edenland, il centro di Napoli, Capri e la costiera, sono lo sfondo di un film, che mostrato in poche sale in Italia e in momenti differenti (da inizio febbraio a inizio marzo), cerca di uscire dall’anonimato con la sua simpatia puramente napoletana, ma ne rimane innegabilmente prigioniero (soprattutto per un pubblico, come me, non napoletano).

Ascolti Tv: Mercoledì 5 Marzo – Vince Maria De Filippi. Scarsa controprogrammazione Rai…

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri, puntuale come un orologio, vince la giornata Striscia la notizia con 7 milioni 979 mila telespettatori e il 32,02% di share. La prima serata va a Maria De Filippi e i suoi Amici, che, complice anche una contro programmazione ridicola (Pretty Woman) fa 6 milioni 177 mila telespettatori e il 29,73% di share. La Rai deve accontentarsi, nel suo comunicato stampa, di ricordare la supremazia incontrastata del tg1 delle 20 che surclassa giorno dopo giorno il tg5, visto le batoste prese da Rai2 e Rai3, sconfitte pure da Rete4!

Sex and the City a Cannes!

Non è ancora ufficiale, ma voci di corridoio (e pure qualcosa di più, visto che la fonte è l’Hollywood reporter), danno per certo che Sex and the City – The movie, aprirà il festival di Cannes.

Il film, che vede, a quattro anni di distanza dall’interruzione del suo successo mondiale televisivo, nuovamente insieme i protagonisti della serie, Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), Charlotte York (Kristin Davis), Miranda Hobbes (Cynthia Nixon), Samantha Jones (Kim Cattrall), Mr. Big (Chris Noth), uscirà (e questo pare più che certo) in Italia il 30 Maggio 2008.

Della commedia, diretta sempre da Michael Patrick King, si sa ancora poco, continuerà a raccontare le vite delle nostre protagoniste anche nel film, ma non da dove le abbiamo lasciate, bensì, da quattro anni dopo. Per la pellicola, se dovesse andar bene, si parla già di un seguito.

E’ morto Leonard Rosenman

E’ morto, all’età di 83 anni, presso l’ospedale di Los Angeles, il famoso compositore di Hollywood, due volte premio oscar, Leonard Rosenman, colpito da un attacco di cuore.

Il compositore nato a Brooklin nel 1924, è diventato famoso al grande pubblico, grazie agli oscar vinti, nel 1976 e 1977, per la migliore colonna sonora dei film Barry Lindon, il capolavoro di Stanley Kubrik e Bound of Glory (più conosciuto in Italia come Questa è la mia terra), anche se aveva già lavorato in importanti film come Gioventù Bruciata, Fantastic Voyage e il sequel di Planet of Apes (Il pianeta delle scimmie). Oltre ai film da oscar ricordiamo anche Cross Creek e Star Trek IV – rotta verso la terra (candidati anche loro alla vittoria degli oscar) e Robocop 2.

X-Factor: dal 10 marzo il nuovo talent show di Raidue

Recita il proverbio: “Una rondine non fa primavera”, nel caso di X-Factor ci viene da sorridere di fronte a programmi scopritori di talenti, presentati in pompa magna, reduci da successi all’estero, ma che una volta proposti nel nostro Paese non hanno il medesimo impatto. Di esempi illustri ce ne sono già stati come lo spagnolo (d’origine) Operazione Trionfo del 2002, presentato da Miguel Bosè, perennemente in lacrime per la sorte dei concorrenti o l’inglese Popstars del 2001, poi diventato Superstartour nel 2003, con Daniele Bossari alla guida.

L’ X-Factor è “quel talento speciale che trasforma una persona comune in una star”, come recita il sito di presentazione, l’obiettivo è scovare aspiranti nuovi cantanti, operazione riuscita all’estero dove il format è stato trasmesso in 15 Paesi e l’ultima puntata dell’edizione 2007 in Gran Bretagna ha avuto un seguito di 11 milioni di persone, di cui 8 hanno partecipato attivamente al voto finale, dando la vittoria al giovane Leon Jackson. A Sanremo 2008 il pubblico italiano ha avuto modo di ammirare la bravura della cantante Leona Lewis, anche lei reduce dal trionfo di X-Factor, che la resa una cantante di successo.

Con simili credenziali, niente di strano se sono stati diecimila, su più di trentamila richieste, i giovani provinati per l’edizione italiana che prenderà il via su Raidue il 10 marzo alle 21.05, prodotta in collaborazione con la Magnolia di Giorgio Gori. Protagonisti 15 concorrenti di cui uno soltanto, attraverso il televoto, vincerà il premio di 300 mila euro per un ricco contratto discografico con la Sony Bmg.

E’ Morta Tina Lagostena Bassi

E’ morta ieri sera Tina Lagostena Bassi, nota agli spettatori di Forum, per essere una dei giudici di fronte cui si dibattevano le cause raccontate nel programma.

Tina Lagostena Bassi, morta in una casa di cura della capitale, è stata molto di più di quello che abbiamo potuto conoscere noi spettatori: è stata un grande avvocato che ha lavorato in difesa dei diritti delle donne, una delle prime ad utilizzare il termine stupro e a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato; è stata una delle accusatrici nel processo per la strage del Circeo; è stata una delle fondatrici, negli anni novanta, del telefono Rosa; nel 1996 è stata coautrice della legge contro la violenza sessuale; è stata più volte la portavoce dell’Italia ai congressi internazionali sui diritti delle donne (Convegno Mondiale per la Pace a Praga nel 1983, IV Conferenza Onu sui diritti della donna a Pechino nel 1995).

Recorder – 10 – Hazzard

Oggi, nella consueta rubrica dedicata alle serie televisive che hanno fatto la storia, Recorder, vi raccontiamo di Hazzard (The dukes of Hazzard), uno dei telefilm che ha avuto maggior fortuna nella storia della televisione, che ha dato alla luce a due film tv (Hazzard 20 anni dopo e Bo e Luke vanno a Hollywood), due film per il cinema (Hazzard, Dukes of Hazzard: the beginning), tre serie animate e uno spin-off (Enos).

Nato dalla mente di Gy Waldron nel 1979, Hazzard è andata in onda per sette stagioni (145 episodi) sulla CBS e due anni dopo in Italia su Canale5 (e su Italia1 in seguito).

Hazzard è una piccola cittadina della Georgia, dove vivono i Duke, una famiglia storicamente di contrabbandieri, formata da Zio Jesse (Denver Pyle), i nipoti e fratelli Bo (John Schneider) e Luke (Tom Wopat) e la loro cugina Daisy (Catherine Bach). In seguito all’arresto di Bo e Luke, zio Jesse accetta di chiudere ogni tipo di attività illegale (non sempre vero) pur di avere i nipotini liberi. A guastare i piani di legalità del simpatico vecchietto, il suo ex socio Boss Hogg (Sorrell Booke), che vuole togliersi di torno la famiglia Duke per gestire più facilmente i suoi traffici loschi e lo sceriffo e cognato Rosco P. Coltrane (James Best), connivente del paffuto commissario di contea.