SVT: il servizio pubblico televisivo svedese

 Questa settimana andiamo alla scoperta della Sveriges Television AB ovvero la SVT, il servizio pubblico di telediffusione svedese. L’organizzazione dell’emittente con sede in diverse parti del Paese fra cui le città di Malmo e Goteborg, si rifà molto a quella della più blasonata consorella inglese BBC. Sveriges Television è una società di proprietà di una fondazione indipendente, Förvaltningsstiftelsen för Sveriges Radio AB. Questa fondazione è costituita da politici nominati dal governo. Non esiste pubblicità ad eccezione delle sponsorizzazioni per eventi importanti, i finanziamenti arrivano da un canone pagato da tutti gli utenti in possesso di un televisore e da speciali sovvenzioni governative.

Il regime di monopolio televisivo in cui SVT ha operato dal lontano 1956, è stato interrotto nel 1992 con la prima emittente privata svedese TV4 mentre nel 1987 aveva già preso piede il canale satellitare il lingua svedese TV3.

La storia dell’SVT ha inizio nel lontano 1920 con le prime trasmissioni radiofoniche, mentre il 29 ottobre 1954 prendono il via i programmi televisivi sperimentali, il 4 settembre 1956 iniziano quelli regolari. Nel 1958 viene inaugurato il telegiornale Aktuellt, mentre il 5 dicembre 1969 al primo canale TV1 si unisce il secondo TV2.

La scelta di Laura, riassunto terza puntata

Nel terzo episodio della serie TV di Canale5, La scelta di Laura, intitolato Un nuovo primario, il chirurgo Vittorio Carelli (Dino Abbrescia) rende noto al suo staff di aver deciso di tornare ad operare in chirurgia, mentre il dottor Andrea Romani (Luciano Scarpa) è il nuovo primario di medicina e chirurgia d’urgenza, appena nominato. Vittorio, che non si aspettava questa nomina, ci rimane malissimo.

Andrea Romani e Fabio Moreno (Giorgio Pasotti) fanno conoscenza ma non pare che le cose tra i due vadano bene: anche Laura Bentini (Giulia Michelini) trova il nuovo primario irritante. Il caso odierno di Laura è un uomo di mezza età che accusa forti cefalee mattutine e fotosensibilità: solo una tac potrà aiutare la specializzanda a scoprire di cosa soffre il paziente.

Laura e Fabio scoprono che l’uomo ha un tumore al cervello e che gli resta solo qualche mese di vita: messo di fronte alla realtà dei fatti però il paziente non sembra preoccuparsene troppo e preferisce tornare a casa dalla moglie. Rebecca (Camilla Filippi) invece è alle prese con un ragazzo che insiste per sottoporsi ad un trattamento anti AIDS senza però voler spiegare le vere motivazioni per le quali vuole il trattamento. Interviene il dottor Jonas Janacek (Ivan Franek) che cerca di convincerlo a parlare.

Mediaset Night e il pietoso spettacolo del red carpet

Diciamoci la verità: quando abbiamo letto del lancio di Qui Mediaset con l’evento in streaming del red carpet nessuno aveva pensato ad un’organizzazione simile a quello della notte degli Oscar e i più maliziosi di noi avevano intuito da subito che se il comunicato stampa di Mediaset non parlava della presentazione dei palinsesti, ma solo della sfilata delle star dell’azienda di Cologno Monzese, non ci si poteva aspettare di vedere la serata ufficiale in diretta streaming.

Quello che sa di presa in giro semmai è il risultato dello streaming: sottofondo musicale orribile e scollato, che non aveva nulla a che vedere con la programmazione Mediaset, ma piuttosto con la commedia all’italiana di fine anni settanta; riprese totalmente imprecise (inquadrature dei vip laterali, mosse, frettolose), come se l’operatore fosse l’ultimo degli inviati di un giornale locale che, arrivato tardi all’evento, è costretto a mettersi in un angolino (una telecamera fissa davanti al cartellone Mediaset Night era troppo?); stacchi della regia casuali che passavano dal vip di turno che mangiava, al cameriere che girava vicino alla fontana, dal campo lungo del desolante luogo atto alla cerimonia, alle persone che chiacchieravano per i fatti loro, dall’operatore con la telecamera impallata da un ignaro passante al vip intervistato senza audio. Dopo il salto potete vedere alcuni esempi di inquadrature.

Alcuni si aspettavano di poter vedere in diretta la serata: illusi (alle 20.31 finisce la diretta con un bel nero a far capire che lo spettacolo è finito!). Io mi aspettavo di poter ascoltare i protagonisti, dopo le foto di rito, magari con un conduttore che gli facesse delle domande innocue: illuso. Mediaset Night: illusione.

Emilio Fede non aderisce allo sciopero dei giornalisti contro il decreto sicurezza

L’FNSI, il sindacato dei giornalisti, ha annunciato per il 14 luglio uno sciopero contro il decreto sicurezza che limita gli abusi delle intercettazioni telefoniche, ma alcuni esponenti dell’informazione non aderiranno. E’ il caso, ad esempio, del direttore del Tg4 Emilio Fede che comunica:

Il Tg4 anche soltanto con la presenza del direttore andrà dunque regolarmente in onda, fermo restando che questo diritto è ampiamente garantito, e altrettanto lo sarà nelle norme previste dal decreto sulla sicurezza. Fermo restando il rispetto che ho per gli organi sindacali (quando non siano politicamente ispirati), non aderirò allo sciopero.

Emilio Fede, inoltre, rilancia invitando il sindacato a preoccuparsi di altri argomenti come:

Programmi tv mercoledì 1 luglio, Il vento del perdono o La scelta di Laura?

Raiuno – Il vento del perdono: drammatico, diretto da Lasse Hallstrom, con Robert Redford, Jennifer Lopez, Mrogan Freeman e Becca Gardner.

Raidue – Squadra speciale Cobra 11: serie tv, undicesima stagione: Una giovane collega, Contro ogni regola.

Raitre – Chi l’ha visto: programma condotto da Federica Sciarelli. La storia di Francesco De Santis.

Canale 5 – La scelta di Laura: serie tv, terza puntata. Episodi cinque e sei: Un novo primario, Istinto e ragione.

Sisters da oggi pomeriggio su Lei

 Sul canale Lei, oggi pomeriggio e dal lunedì al venerdì alle 15, andrà in onda la serie televisiva Sisters, creata da Ron Cowen e Daniel Lipman nel 1991, e che ha visto il susseguirsi di ben 6 stagioni e 127 episodi da 60 minuti.

La serie racconta le vite differenti di quattro sorelle, i loro amori e della loro vita a ritorno nella città natale Winnekita, dopo la morte del padre.

Ogni sorella ha una propria personalità, le proprie paure e segreti, la più grande è Alex (Soosie Surtz) sposata ed amante della famiglia, Georgia (Patricia Kalember) è la dolce, Teddy (Sela Ward) è la testarda, e Frankie (Julianne Phillips) la più giovane è la più intraprendente delle quattro.

Mistero, su Italia 1 Enrico Ruggeri a caccia di risposte

Da questa sera su Italia 1 alle 21.10 Enrico Ruggeri ci accompagna tra casi irrisolti e i grandi quesiti dell’umanità nel suo nuovo programma intitolato, come la sua canzone che vinse a Sanremo, Mistero.

Il cantante – presentatore per otto puntate, dal Parco Museale Pagani di Castellanza (Varese), tratterà tre argomenti coperti da un alone di mistero, che spaziano dalla fantascienza all’archeologia, dall’esoterismo all’ufologia, attraverso filmati e interviste ad esperti o testimoni, poste con la curiosità di una persona normale di fronte a fenomeni apparentemente irrisolvibili.

Nella prima puntata i temi affrontati saranno: la fine del mondo, gli alieni (intervista ad una donna che dice di essere stata rapita da loro) e la mummificazione egizia.

Settimo cielo l’undicesima stagione da oggi su Canale 5

Quest’oggi su Canale 5, alle 16.40 comincierà l’undicesima ed ultima stagione di Settimo cielo, una delle serie tv americana più longeve.

Ideata da Brenda Hampton e prodotta dalla Spelling Television, la serie vanta di 11 stagioni per 243 episodi e ha come protagonista la famiglia Camden composta dal reverendo Eric (Stephen Collins), sua moglie Annie (Catherine Hicks), suo figlio maggiore Matt (Barry Wastson), Lucy (Beverly Mitchell), Simon (David Gallagher), Ruthie (Mackenzie Rosman), Sam (Nikolas Brino) e David (Lorenzo Brino).

Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, questa sera su Raitre

 Questa sera alle 23.50 su Raitre andrà in onda la premiazione della XV edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi condotto da Federica Sciarelli.

L’evento che è stato registrato nella serata finale della manifestazione che si è tenuta dal 18 al 20 giugno a Riccione (in cui si è parlato di come i media stanno trattando argomenti delicati come l’economia, l’immigrazione e l’Africa, attraverso tavole rotonde, film, documenti e incontri) ha conferito i riconoscimenti a quei giornalisti che hanno fatto della libertà di informazione un loro credo, come la giornalista e regista irano-americana Roxana Saberi, incarcerata con l’accusa di spionaggio a favore degli USA (premio ritirato dal padre).

Late Late Show: da quasi 50 anni sulla cresta dell’onda

 Mai come nel caso del Late Late show irlandese, il nome si rivelò più profetico, il programma della tarda serata, dove per “late” potremmo anche intendere “anziano”, è effettivamente uno dei più longevi in assoluto nella storia della televisione. Nato il 6 luglio 1962 sulla RTE irlandese, da non confondere con l’omonimo americano condotto da Craig Ferguson, il Late Late show va in onda senza troppe pretese come contenitore estivo del sabato notte alle 23.20, rivolto a un pubblico di nicchia, lo studio è piccolissimo è può ospitare al massimo cento persone.

Da allora il suo formato è rimasto in gran parte lo stesso, con musica, ospiti in studio, cabaret e coinvolgimento del pubblico in dibattiti su temi di attualità, proprio questa formula concorre al successo del programma che successivamente viene spostato nell’attuale collocazione del venerdì sera alle 21.30 per la durata di oltre due ore, durante tutta la stagione televisiva da settembre a maggio. Nel 1995 il Late Late show viene trasferito in uno studio più grande, in tre occasioni va in onda dalla Wexford Opera House immenso auditorium irlandese.

Nei suoi 47 anni di vita lo show ha visto succedersi quattro conduttori, il primo storico è Gay Byrne alla guida del programma per 37 anni dal 1962 al 1999, tranne una breve pausa nella stagione 68-69 quando viene sostituito da Frank Hall, nel 1999 è la volta di Pat Kenny che ha concluso il ciclo di trasmissioni e da settembre verrà sostituito Ryan Tubridy.

Nitegate, la programmazione hard del digitale terrestre

Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, ricordava pochi giorni fa che il satellite ha i maggiori introiti grazie ai programmi porno, una realtà che volenti o nolenti attrae il pubblico. Ora anche il digitale terrestre ha la sua programmazione hard, che probabilmente aiuterà, magari solo in minima parte, a vendere più facilmente i decoder digitali: ad offrirla, da mezzanotte alle se del mattino, è Nitegate, una tv a pagamento, che si trova su alcune frequenze del gruppo Profit con tessera preparagata (costo minimo 30 euro per 30 giorni), che offre quattro canali riservati.

Se siete interessati al servizio e ai costi, vi rimandiamo al sito ufficiale, se invece siete semplicemente curiosi delle offerte proposte continuate dopo il salto.

Enrico Ruggeri dalla musica alla televisione


Il cantante e presentatore TV Enrico Ruggeri, nato a Milano il 5 giugno del 1957, inizia la sua carriera canora da giovanissimo, già durante la frequentazione del blasonato liceo Berchet: ha solo 15 anni, quando fonda nel 1972 il suo primo gruppo, gli Josafat poi trasformati in Champagne Molotov. Dopo diversi cambiamenti di nome e componenti, nel 1978 Enrico e la sua band partecipano al Festival di Sanremo.

Dopo le esperienza musicali con il gruppo, Enrico Ruggeri decide di intraprendere la carriera solista e si dedica, oltre all’interpretazione musicale, anche alla redazione di testi per altri interpreti quali Diana Est, Loredana Bertè, Anna Oxa e molti altri. Gli anni ’80 sono ricchi di successi e di partecipazioni televisive, tra cui il Festivalbar e Sanremo, quest’ultimo vinto due volte, nel 1987 con i colleghi Morandi e Tozzi con il brano Si può dare di più e nel 1993 con Mistero.

Gli anni ’90 segnano un progressivo ritorno di Enrico Ruggeri al rock, genere musicale dal quale, tra l’altro, era partito: l’ultimo album in ordine temporale prodotto dal cantautore è del 2009 e si intitola All in L’ultima follia di Enrico Ruggeri, contenente vecchi successi ma anche numerosi inediti.

Europa 7 domani non partirà, parola di Di Stefano

 Europa 7, che doveva esordire domani, dopo che il governo ha messo fine in modo fantasioso alla questione delle frequenze (invece di dare all’emittente quella di Rete 4, che gli spettava di diritto gli ha assegnato una della Rai) che andava avanti dal 1999 (finita con un risarcimento di 1 milione di euro), non partirà. A rivelarlo è Francesco Di Stefano, patron del canale che dice (fonte Radio 24):

Il primo luglio non trasmettiamo. Non possiamo fare una rete locale, che non è trasmette su Bologna, su Milano,su Torino,su Napoli, su Catania. E abbastanza ridicola. Se ci mettessimo a fare una rete in questo momento falliremmo in sei mesi.

Di Stefano spiega chiaramente e tecnicamente quale è il problema per non apparire incontentabile:

Mediaset Night, in streaming il Red Carpet della notte dei palinsesti

Domani sera Mediaset svelerà i propri palinsesti autunnali e metterà fine alle numerose voci che si susseguono sui possibili programmi che vedremo in onda da metà settembre.

Qualcosa di nuovo, se non a livello contenutistico, la rete del biscione la propone: per la prima volta anche il pubblico da casa può assistere in diretta, a partire dalle 19.45, al Red Carpet della serata (ma non alla serata!?), precedentemente riservato ai giornalisti, agli investitori e alle star televisive.