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Pino Strabioli a Cinetivù:”Prima in autunno non ci sarà”

 Questa settimana Cinetivù ha incontrato Pino Strabioli (nella foto con Anna Proclemer) attore, autore, regista, conduttore televisivo, alle spalle una lunga carriera teatrale sotto la direzione di Patrick Rossi Gastaldi, poi l’esordio tv nel programma di Fabio Fazio T’Amo Tv (Tmc 1992). In seguito partecipa a varie edizioni di Uno Mattina (Raiuno) e di Aspettando Cominciamo Bene (Raitre). Da dieci anni conduce su Raitre tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 9.15 Cominciamo Bene Prima, dedicata al mondo del teatro, dello spettacolo e ai sui protagonisti, trasmissione che a quanto pare non comparirà nel palinsesto della prossima stagione, con grande rammarico di numerosi spettatori che in queste ore stanno facendo sentire il loro dissenso nel gruppo su Facebook: Salviamo Cominciamo Bene Prima. Ecco cosa ci ha detto il diretto interessato.

Pino a che punto è la situazione di Cominciamo Bene Prima?

A oggi quello che so è che nel palinsesto futuro di Raitre, Prima non ci sarà, perché le scelte editoriali del nuovo direttore Antonio Di Bella sono diverse. Sia chiaro, la rete non mi ha congedato, sto aspettando di sapere cosa si potrà fare a partire dal prossimo anno di tutto il bagaglio accumulato dal programma in dieci anni di esistenza in cui ha ospitato praticamente tutti gli attori del panorama artistico italiano. Spero che Raitre mi dia un altro spazio. Può darsi che Di Bella in autunno proponga nella stessa fascia oraria qualcosa di più bello e interessante.

Riflette un po’ lo stato del nostro Paese dove la cultura viene di questi tempi messa in secondo piano…

Indubbiamente il mondo dello spettacolo in Italia non sta vivendo uno dei suoi momenti più felici. La situazione è sotto gli occhi di tutti con i tagli che sono stati attuati al Fus (Fondo Unico per lo spettacolo) e la precaria condizione in cui riversano numerosi teatri. In questo panorama un po’ deprimente il mio era l’unico programma dedicato ai veri professionisti del settore, non quelli improvvisati, tanto per intenderci che imperversano in continuazione nella tv nostrana.

Pensi che l’eventuale reintegro di Paolo Ruffini alle direzione della rete potrebbe favorire il ritorno di Prima?

Bisogna dire che io sono andato in onda negli ultimi otto anni proprio sotto la direzione di Ruffini, un suo ritorno però non risolverebbe il problema, con tutto il rispetto che ho per Antonio Di Bella, ritengo che Paolo Ruffini sia stato allontanato in maniera poco corretta, allo stesso tempo non penso che di un suo ritorno potrebbe beneficiarne la mia trasmissione. Starà a lui decidere.

Vuoi proporre ai nostri lettori una qualche iniziativa (come quella lanciata su Fb) per salvare il programma?

Innanzitutto mi ha riempito d’orgoglio che sia nato su Facebook questo gruppo a cui hanno aderito più di 4000 persone, gente che cerca di difendere e salvare una televisione fatta d’educazione, di contenuti insomma ben diversa da “l’altra” televisione. L’iniziativa non è stata lanciata da me, credo che quando momenti di aggregazione come questo nascono spontaneamente va benissimo ma non voglio suggerire nulla di simile, mi astengo dal fare pressione sulla rete.

Non pensi che il pubblico dovrebbe essere educato al teatro, magari mandando in onda commedie in prima serata?

Credo che a oggi l’unica maniera per salvare il teatro sia quella che ho adottato modestamente io in questi ultimi dieci anni, il teatro va raccontato, non possiamo più pensare che come una volta la gente rimanga davanti al televisore per seguire una commedia lunga magari delle ore. La televisione, nella fattispecie il servizio pubblico, ha il dovere sacrosanto di informare la gente su quello che avviene in ambito culturale, dando meno spazio a gossip e notiziole su questo o quello che lasciano il tempo che trovano. Il Paese deve sapere a cosa stiamo andando incontro, quale grave rischio occupazionale si profila all’orizzonte per molti operatori del settore, che si vedono privati del loro lavoro a causa di tagli indiscriminati mentre questi fondi vanno a finanziare chissà cosa. Più voci a favore della cultura spegniamo più viene fatto danno.

A oggi quindi non sai ancora quale sarà la tua collocazione nella prossima stagione tv?

Mi dicono che ci sarò ma non so a che ora, come e quando…

Allora in bocca a lupo da parte nostra!

2 commenti su “Pino Strabioli a Cinetivù:”Prima in autunno non ci sarà””

  1. la trasmissione di strabioli era una delle poche che seguivo,
    e che apprezzavo, perciò sapere che l’hanno eliminata mi
    ha indignata parecchio. ora spero che faccia in autunno
    qualcosa di simile, anche in un’altra fascia oraria, lo
    seguirò sempre!!!!! auguri a pino!!!

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  2. sono il maestrino epurato
    la trasmissione di pino strabioli era bellissima e varia,oggi un attore,domani un musicista,poi uno scrittore.
    tanti mi fermano e il comune denominatore e:eravate troppo eleganti e senza gridi e urli,quindi vi hanno eliminati………

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