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Domenica Cinque, Barbara D’Urso lo promuove e lo difende dalle accuse di essere trash

Domenica Cinque, il contenitore domenicale di Canale 5 che ha battuto otto volte su nove Domenica in 7 giorni di Pippo Baudo e due su nove L’arena di Massimo Giletti, è un programma trash? Secondo Barbara D’Urso no: la conduttrice, intervistata da Libero, si ricorda di soli due episodi spiacevoli:

Dall’inizio della stagione sono successi solo due episodi spiacevoli: la mezza baruffa sui gay e quando la Santanchè ha parlato di Maometto, di entrambi ci siamo ampiamente scusati. Per il resto, la linea editoriale dell’azienda è stata quella di inserire l’attualità: la realtà è quella, non ce la inventiamo noi. E devo dire che proprio quella parte, nel primo pomeriggio, dà risultati strabilianti.

Barbara, che invita ospiti del calibro di Daniela Santanchè e di Vittorio Sgarbi, distingue il trash dalla discussione animata e sottolinea:

Quando si invita qualcuno di un certo calibro non si può prevedere quello che dirà. Comunque, in tutte le discussioni ognuno sostiene la propria tesi animatamente. Queste cose accadono regolarmente ad Annozero, Porta a porta, Exit – programmi che s’intende ammiro moltissimo – però se succede da me è tv trash, se succede da loro è solo dibattito.

Barbara D’Urso fa un bilancio delle prime puntate di Domenica Cinque e lo promuove:

Io dico soltanto che sono orgogliosa della mia trasmissione, soprattutto perché si è fatta portavoce di tante battaglie in difesa delle donne e delle persone emarginate riuscendo anche a far sorridere il pubblico a casa.

Cara Barbara, le battaglie in difesa delle donne ti fanno onore, ma certi momenti della tua trasmissione, vedi la vicenda Matteo Guerra, definirli trash è quasi un eufemismo, non dimenticarlo.

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