Nei prossimi mesi assisteremo ad una serie di duelli a distanza tra politici. I telegiornali sembrano essere pronti per questa invasione. In prima linea c’è lui, Enrico Mentana, il direttore del Tg La7, colui che non perde occasione per aprire una finestra nel palinsesto della tv di Telecom ogni volte che accade qualcosa nel mondo della politica italiana. Mentana – intervistato da Chi – ha fatto sapere come si sta preparando alle prossime elezioni:
Non voto nemmeno da quando sono direttore. Se fai questo mestiere, non puoi pensare di stare dall’altra parte. stai lì per osservare i politici, interpretarli e criticarli, il tuo racconto deve essere imparziale. Se fai un tg, non puoi essere in campo come elettore e tanto meno come candidato. Diciamo che la mia è un’astinenza sana, quasi fossi un prete. Prendete il ginecologo. È un uomo, ma mica può farsi sedurre dalle pazienti…
In quanti hanno chiesto all’ex direttore del Tg5 di scendere in politica? Praticamente tutti:
Negli ultimi anni, tutti. Faccio il giornalista, sono sempre in tv, ovvio che…
In quanto al tg che dirige da più di due anni ci sono solo soddisfazioni. L’aver proposto argomenti non trattati dalle altre testate ha permesso un forte interessamente da parte del pubblico:
Trasformare il Tg La7 da un tg di nicchia a una corazzata? Con un’operazione contraria a quella fatta per il Tg5. Là mi ero concentrato sulla cronaca. Qui a La7, invece, quando tutti parlavano di Avetrana e Parolisi, ho scelto il taglio politico. Quindi hard news e zero soft news. Da mattino a notte.
Poi ci sono i sogni nel cassetto. Quelli di Mentana hanno tre nomi: Silvio Berlusconi, Mario Monti e Beppe Grillo:
Modererei un faccia a faccia tra Monti e Berlusconi. E farei una vera intervista a Grillo, prima o poi…
Impossibile pensare a un confronto tra Berlusconi e gli altri candidati premier? Se pensate che quest’ultimo sarà ospite di Santoro… nulla è così scontato.