Tiberio Timperi si racconta a Cinetivu: in tv servirebbe un pizzico di meritocrazia


Dopo l’eccellente scheda realizzata da Giulia Tarroni la scorsa settimana, Cinetivù ha incontrato il poliedrico Tiberio Timperi, al termina della 13ma edizione di Mattina in Famiglia su Raidue, ecco cosa ci ha detto.

Forse non tutti sanno che Tiberio Timperi ha esordito in campo artistico come dee jay radiofonico: cosa ricordi di quel periodo?

Ricordo tanta libertà, follia e spensieratezza, eravamo felici consapevoli di esserlo. Una stagione travolgente, irripetibile.

Quanto è cambiata la radio rispetto a quegli anni?

La radio è cambiata molto, si è industrializzata. Prima scimmiottava la Rai, ora scimmiotta se stessa in un loop senza fine, le playlist hanno appiattito tutto, i disc-jockey ormai, in molte radio, equivalgono a porte girevoli di grand’ hotel. Si preferisce la forma alla sostanza.

Tiberio Timperi, dagli esordi come DJ a In Famiglia

Il conduttore TV e giornalista Tiberio Timperi, nato a Roma il 19 ottobre del 1964, iniziò la sua carriera nel 1977 come DJ di Radio Mare Cesenatico: nel 1983 collaborò con Radio Due dove condusse le rubriche Hit Parade, FM Musica, Il buongiorno di Radio2. Nel 1987 fece il salto di qualità passando alla conduzione su TeleMontecarlo: prima con il telegiornale serale, poi con alcuni programmi scientifici come Quando c’è salute e Galileo.

Nel 1991 Tiberio Timperi passa a Mediaset, nella redazione del TG4 conducendo l’edizione della notte e la rassegna stampa, ma non solo: oltre al TG si occupa anche di intrattenimento con Buonasera con Amanada Lear, Cuori d’oro con Enrica Bonaccorti e Lingo.

Nel 1996 Tiberio torna in Rai per condurre In famiglia, un programma di Michele Guardì che conduce da dieci anni, in onda il sabato e la domenica alle ore 11.30 su RaiUno. Alle numerose esperienze televisive di Timperi si aggiungono anche Sanremo Top, 7 per 1 con Ela Weber e Daniela Battizocco su Raiuno, Guarda che musical su Raidue , Mattina in famiglia e Mezzogiorno in famiglia.

Raidue – palinsesto autunnale: a pranzo e nel pomeriggio si cambia, ma non nei contenuti

Continuiamo il nostro approfondimento sulla programmazione autunnale della Rai, esaminando le proposte di Rai 2 (fonte Sipra), che teoricamente dovrebbero essere più rivoluzionarie di quelle di Rai 1, visto la cancellazione di Piazza Grande e L’Italia sul due.

Domenica day time: Tiberio Timperi e Adriana volpe aprono ancora una volta la giornata con In Famiglia. A seguire, dopo il Tg2, Ragazzi c’è Voyager condotto da Roberto Giacobbo, Random, il contenitore di cartoni animati, programmi e telefilm dedicato ai più piccoli e il nuovo programma di Gene Gnocchi, Criticone (dal 9 novembre), dedicato ai libri. La seconda rete riprende il suo consueto proseguo con Mezzogiorno in famiglia, Tg2 e Tg2 Motori, che ci traghettano alla nuova edizione di Quelli che, divisa in tre parti, Quelli che aspettano, Quelli che il calcio e Quelli che il terzo tempo, in compagnia di Simona Ventura, Max Giusti e Lucia Ocone. Il pomeriggio prosegue con Speciale Numero 1, Tg2 Dossier e Eat Parade.

Mattina in famiglia

Il sabato e la domenica la giornata iniziano in modo analogo su Rai2: stiamo parlando del primo segmento della serie In Famiglia, ovvero Mattina in Famiglia, rispettivamente dalle 6:45 alle 10:25 il sabato, dalle 6:45 alle 10:00 la domenica.

Parlo di segmenti dato che Mattina in Famiglia rappresenta una parte dell’intera trasmissione, comprendente anche il successivo, in termini di orario, Mezzogiorno in Famiglia.

Come si può arguire dalla durata e dal titolo, si tratta di un talkshow composto da varie sezioni e alla conduzione del quale si sono avvicendati diversi personaggi dello spettacolo.

L’inchiesta: da dove arrivano i nuovi conduttori

L’inchiesta riprende l’argomento conduzione e, dopo avervi fatto una breve panoramica delle origini delle nuove conduttrici televisive settimana scorsa, oggi si dedica al mondo maschile e vi racconta da quale bacino le nostre reti pescano i conduttori dell’ultima generazione.

Abbiamo già accennato in precedenza, che gli attuali grandi nomi della televisione italiana (non ci riferiamo ai padri della televisione Mike Bongiorno e Pippo Baudo), arrivano tutti da esperienze di Dj (Gerry Scotti, Amadeus) o da programmi per bambini (Paolo Bonolis, Carlo Conti). Il problema è capire quali potranno essere i loro degni eredi.

Indubbiamente il già affermatissimo Fiorello o il bravo Insinna, sono i papabili, senza contare Massimo Giletti, uno degli uomini di punta della Rai, ma oltre a loro chi si potrebbe mettere in luce? Chi potrebbe, più avanti, avere la possibilità di condurre un programma in prima serata sulle reti ammiraglie?