Home » Tiberio Timperi si racconta a Cinetivu: in tv servirebbe un pizzico di meritocrazia

Tiberio Timperi si racconta a Cinetivu: in tv servirebbe un pizzico di meritocrazia


Dopo l’eccellente scheda realizzata da Giulia Tarroni la scorsa settimana, Cinetivù ha incontrato il poliedrico Tiberio Timperi, al termina della 13ma edizione di Mattina in Famiglia su Raidue, ecco cosa ci ha detto.

Forse non tutti sanno che Tiberio Timperi ha esordito in campo artistico come dee jay radiofonico: cosa ricordi di quel periodo?

Ricordo tanta libertà, follia e spensieratezza, eravamo felici consapevoli di esserlo. Una stagione travolgente, irripetibile.

Quanto è cambiata la radio rispetto a quegli anni?

La radio è cambiata molto, si è industrializzata. Prima scimmiottava la Rai, ora scimmiotta se stessa in un loop senza fine, le playlist hanno appiattito tutto, i disc-jockey ormai, in molte radio, equivalgono a porte girevoli di grand’ hotel. Si preferisce la forma alla sostanza.

Sei un personaggio eclettico: presentatore tv, giornalista, scrittore, attore, doppiatore, autore, test driver! Quale ruolo senti più tuo?

Non c’è un ruolo che non senta mio. Mi piace sperimentarmi, se potessi sceglierei definitivamente radio e giornalismo settorializzato, ovvero motori: forse una bella trasmissione tv sui motori, utile e dilettevole insieme.

La televisione oggi: molti ne parlano male ma tutti la guardano: è davvero a tinte fosche come molti la dipingono?

La televisione non è satana, potrebbe migliorare se oltre alle amicizie ci fosse un pizzico di meritocrazia…un pizzico!

Da autore televisivo, quale sei tu, non pensi che il piccolo schermo manchi un po’ di inventiva?

L’inventiva c’è, bello sarebbe poterla raccontare ai signori della tv, ma il sistema è tale che difficilmente si può fare.

Hai appena terminato l’ultima edizione di Mattina in Famiglia al sabato e domenica su Raidue: in tutta confidenza, com’è Michele Guardì?

Michele Guardì, come Minoli, Mentana, Costanzo, Berlusconi e pochi altri, appartiene a quel genere di persone che sa interpretare e a volte, anticipare, i gusti del pubblico e tradurli televisivamente. Colgo l’occasione per fare gli auguri a Michele, visto che oggi è il suo compleanno.

E la tua affascinante partner Adriana Volpe?

La cosa più bella di Adriana? Il cognome! L’ha aiutata molto.

Ora ti vedremo ancora su Raidue come guest star in 7 Vite cosa puoi anticiparci riguardo la tua apparizione in questa sit-com?

7 vite è un piccolo divertimento. Un cameo.

E i tuoi progetti futuri?

Circa i progetti futuri, mai come in questo momento è tutto nebuloso, mi sforzo di essere ottimista. Se il mio futuro dipendesse dai risultati acquisiti in questi anni potrei essere sereno ma i fattori che concorrono nel mio lavoro sono molteplici e non tutti legati al merito.

Per concludere Tiberio Timperi è anche su Facebook: una tua opinione sui social network…

I social network sono la metasocietà dei nostri tempi. Non sappiamo nulla del nostro vicino ma tutto dell’amico a portata di bit, segno dei tempi ma anche opportunità unica per aggiungere, orizzontalmente e verticalmente, persone che hanno come interesse precipuo, quello di comunicare. Facebook, in particolare, rende tutti personaggi, video ergo sum, gente che dice quello che fa, come agisce, meno quello che pensa, ma va bene così, è un grande contenitore dove ognuno può affacciarsi e ritrovarsi.

Lascia un commento