Appunti su Sanremo 2008: chi vincerà il festival?

Consueta rubrica quotidiana sul 58mo Festival della Canzone Italiana, giunto non senza polemiche alla quarta serata, in attesa del grande verdetto finale emesso tra poche ore. Sul quesito riportato nel titolo, anche quest’anno si sono spesi fiumi di inchiostro, l’impressione è che si sia voluto rispondere più ad esigenze di forma, che a un reale interesse dei media circa una manifestazione che nell’edizione 2008 ha mostrato tutti i suoi limiti.

Se una volta l’interesse sul voto finale avrebbe calamitato l’attenzione del pubblico fin dal primo giorno di programmazione, oggi siamo consapevoli che l’eccezionalità dell’evento è svanita nella convenzione, l’elezione di stasera decreterà solo la fine di un’agonia durata cinque giorni.

Occhi puntati sulla coppia Giò di Tonno e Lola Ponce con Colpo di fulmine, scritta da Gianna Nannini, accreditati in queste ultime ore come i probabili vincitori del festival, a seguire Anna Tatangelo, Il mio amico, Sergio Cammariere, L’amore non si spiega e Fabrizio Moro, Eppure mi hai cambiato la vita. Per gli altri non c’è storia.

Appunti su Sanremo 2008: terza serata

Festival di Sanremo il giorno dopo. La débacle di ascolti delle prime due serate pesa come un macigno sulla terza, stretta tra lo scandalo che ha coinvolto Loredana Bertè e notizie di una possibile fronda dei cantanti, capeggiata dal presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana), Enzo Mazza. Secondo indiscrezioni rivelate da un giornalista de La Stampa, i cantanti si sarebbero fatti squalificare, per protestare contro la decisione di far esibire comunque la Bertè con la canzone contestata. Protesta poi rientrata.

È una serata di svolta per la kermesse canora, bisogna far salire l’anemico gradimento del pubblico. Sarà forse per questo che i due mattatori della serata Pippo Baudo e Piero Chiambretti si presentano insieme sul palco dell’Ariston, dopo essersi spartiti gli ingressi d’apertura delle prime due. Un inizio scoppiettante, Chiambretti si scatena con una raffica di battute a difesa del compagno di avventure: “Sono il tuo scudo crociato” e :“Grazie a te Pippo, Bruno Vespa con Porta a Porta non va in onda per cinque serate” e poi l’inevitabile ironia sullo scandalo del plagio: “La Bertè stasera canterà una canzone davvero originale, ‘O sole mio”, “Pippo Baudo e Pippo Caruso hanno la stessa acconciatura”.

La terza serata del festival è quella dei doppi, dopo il duo maschile che ci ricorda tanto Franco e Ciccio, arrivano insieme anche le due protagoniste femminili, Bianca Guaccero e Andrea Osvart. Continuiamo a parteggiare per l’ungherese, a nostro giudizio più fine e garbata rispetto a una Guaccero comunque degna rappresentante di una certa veracità, anche lei come Baudo rischia dalla prima puntata di perdere la voce, forse per solidarietà con il direttore artistico.

Appunti su Sanremo 2008: l’Italia non canta più

I dati auditel parlano chiaro, il Festival di Sanremo è in crisi. Se i numeri sotto tono della prima serata potevano essere in parte giustificati dall’interesse della gente per la tragedia di Gravina, convogliando l’attenzione su Raitre e Chi l’ha visto?, l’ulteriore calo di quasi un milione di spettatori della seconda serata (8 milioni 271 mila, nella prima parte) non ha giustificazioni, La gente è stufa del Festival e i motivi possono essere diversi.

La formula antiquata, l’eccessiva lunghezza, canzoni che sembrano tutte uguali, tranne le debite eccezioni, la fuga del pubblico verso altre formule televisive come internet e i canali digitali, hanno dato il colpo di grazia a una manifestazione canora che non ha più motivo d’essere.

Comprensibile lo sfogo di ieri del direttore artistico Pippo Baudo, in sala stampa all’Ariston: “La qualità è difficile da far passare. L’evento non esiste più se non ha un aspetto scandalistico. Se avessi litigato con Chiambretti, come è accaduto a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso. Allora scazzottiamoci, sputiamoci in faccia: ma così il pubblico lo imbarbariamo, lo fottiamo e avremo un’Italia di merda“.

L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!

Carissimi lettori, è proprio vero che tutto il mondo è Paese:in questa parte del mondo, l’Italia, con il terzo debito pubblico al mondo, stiamo arrivando alla frutta, i soldi sono pochi e bisogna trovare il modo di recuperarli. Sarà forse per tal motivo che anche il Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, è diventato il festival della pubblicità.

Qualcuno sosteneva (non mi chiedete chi, per favore, perché la mia memoria vacilla), che le trasmissioni televisive sono diventate l’intermezzo tra una pubblicità e l’altra e la competizione canora della città dei fiori ne è la dimostrazione.

Fino a qua, anche se il quadro è abbastanza deprimente niente di male; quello che proprio non sopporto è sapere che l’ospite viene pagato per essere presente all’Ariston a fare pubblicità al suo film in uscita. E’ il caso di Carlo Verdone.

Appunti su Sanremo 2008: seconda serata

Ancora appunti questa volta sulla seconda serata del 58mo Festival della Canzone Italiana, annotazioni che necessitano di una ulteriore riflessione su quella d’esordio. I timori cha hanno preceduto la vigilia della kermesse canora, si sono materializzati sotto forma di numeri, quelli impietosi dell’auditel, il cui responso risulta addirittura crudele per una manifestazione musicale, abituata in passato a ben altri riscontri.

La prima serata ha ottenuto nella prima parte 9 milioni 518 mila telespettatori pari al 35.01% di share (7 milioni 68 mila di media nell’intera serata) e nella seconda 4 milioni 818 mila con il 39.44%. Nel 2007 l’esordio del festival, condotto da Pippo Baudo con Michelle Hunziker, aveva avuto nella prima parte una media di 12 milioni 452 mila telespettatori, pari al 43.80%, e nella seconda di 6 milioni 759 mila, con il 47.08%. Da quando esiste l’auditel cioè da 21 anni, la puntata d’inizio del festival non era mai andata cosi male.

Nulla di strano quindi che la parola d’ordine del debutto bis, sia stata “salviamo il salvabile”, con l’intento di evitare un’ulteriore emorragia di telespettatori, se l’obiettivo sia stato raggiunto lo scoprirete questa mattina nella rubrica di Diego Odello.

Appunti su Sanremo 2008: prima serata

È zeppo di annotazioni il nostro taccuino, sulla prima serata della 58ma edizione del Festival di Sanremo, la più importante per certi versi in quanto gode delle maggiori aspettative, della curiosità della gente, insomma quella che non si può sbagliare perché apripista delle serate successive. La Rai punta molto sul festival, nonostante la fuga del pubblico dalla tv generalista, obiettivo minimo dieci milioni di telespettatori a sera, una missione tutt’altro che impossibile per uno show che in tempi di grande spolvero raggiungeva almeno i 15 milioni e oltre nelle serate di punta.

Con sullo sfondo la suggestiva scenografia di Gaetano Castelli, dove l’orchestra al momento opportuno rimane sospesa a mezz’aria per lasciare maggior spazio sul palco, l’edizione di quest’anno inizia con un doveroso tributo ai 50 anni della più celebre canzone italiana nel mondo, quella Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare, portata al successo mezzo secolo fa dall’ indimenticabile Domenico Modugno. E’ un Gianni Morandi un pò emozionato, ad esibirsi nelle celebri note, inaugurando ufficialmente il festival.

Il primo a fare l’ingresso sul palco è Piero Chiambretti, che fin da subito si conferma come colui che deve dare il giusto pepe a una kermesse, spesso accusata di generare noia in coloro che la guardano. Pierino il pestifero è il vero mattatore della serata, con lui sul palco il festival cambia marcia, Chiambretti affonda a piene mani nel suo repertorio di battute imbevute di sarcasmo e ironia, quelle a cui ci ha abituato nella conduzione di Markette. Ne è vittima lo stesso direttore d’orchestra Pippo Caruso, fortunato, a detta dello stesso Chiambretti, ad essere ancora vivo nonostante l’età

Speciale Festival di Sanremo 2008 – prima parte –

In queste ore fervono gli ultimi preparativi in vista della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana. A Sanremo si respira la tipica aria di festa, generata dalla consapevolezza che per una settimana e più la città dei fiori sarà al centro dell’attenzione del pubblico e dei media. Si parte quindi lunedì 25 febbraio fino a sabato 1 marzo, con la pausa di mercoledì 27, dove a farla da padrone sarà il Dopofestival, presentato da Lucilla Agosti, Lucia Ocone e Elio e le Storie Tese.

Sul tradizionale palco del teatro Ariston, con la scenografia di Gaetano Castelli ispirata quest’anno a Broadway, i mattatori della serata, insieme alle canzoni in gara saranno Pippo Baudo, Piero Chiambretti e le affascinanti attrici di fiction Bianca Guaccero e Andrea Osvart.

Quanto alla gara vera è propria il festival di Sanremo prevede una competizione tra le canzoni inedite, interpretate da 20 artisti Campioni e 14 artisti Giovani. Lunedì 25 febbraio si esibiranno 10 artisti della sezione Campioni e 7 della sezione Giovani, votati dalla giuria demoscopica.

Il festival di Sanremo è ancora attuale?

Manca ormai meno di una settimana all’inizio della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana, il tam tam mediatico ha raggiunto il massimo dell’intensità con i giornali che riportano ogni giorno gossip, sondaggi, notizie di ogni genere dalla città dei fiori.

Ogni trasmissione della Rai, per quel che è possibile, non perde occasione nel fare anche un minimo accenno alla kermesse sanremese, con l’intento di tenere alto il blasone di un’azienda televisiva, che la prossima settimana raggiungerà il culmine del periodo di garanzia, quello su cui ogni inserzionista pubblicitario ha puntato i pezzi migliori. L’aspettativa del pubblico è alta, guai a deluderla.

Eppure io, quale operatore del settore, in qualità di speaker radiofonico di lungo corso, ormai in disarmo, nonché inviato al festival più di dieci anni fa (allora vinsero i Jalisse), mi interrogo sulla reale necessità di mandare in onda una sfilata di canzoni che col passare degli anni ha perso sempre più il suo fascino.

Non esiste tv senza Markette

A proposito di Markette –Tutto fa brodo in tv, mai titolo fu più azzeccato per questa emerita gabbia di matti che ogni sera, dal martedì al giovedì intorno alla mezzanotte, popola il palinsesto di La7. Al timone del programma un Piero Chiambretti in grande forma, che anche quest’anno dimostra d’aver messo insieme una squadra vincente.

Preceduto dallo Speciale Chiambretti, vis à vi dal chiaro stampo giornalistico, lo stesso mattatore della serata, non manca di ricordare ai telespettatori che sarà uno dei partner di Pippo Baudo nella prossima kermesse sanremese: un conto alla rovescia scandisce ogni sera quanti giorni mancano al 25 febbraio data d’inizio del 58mo Festival della Canzone Italiana.

Dopo il successo degli scorsi anni, anche nel 2008, Markette, si propone come degna alternativa ai talk show giornalistici proposti dalla concorrenza, interessanti ma spesso un po’ troppo impegnativi, per coloro che vogliono vivere una seconda serata, all’insegna del divertimento e della stravaganza.

Telegatti: i vincitori

Questo post è creato per tutti gli impiccioni che muoiono dalla voglia di sapere in anteprima chi ha vinto i Telegatti. Di contro, chi volesse godersi lo spettacolo che andrà in onda stasera alle 21 su Canale 5, è meglio che non prosegua la lettura.

Il Gran premio internazionale dello spettacolo, che si è svolto Domenica 20 Gennaio all’Auditorium di Roma, condotto dal duo Baudo – Hunziker non ha avuto grandi colpi di scena tra i premiati e si è dimostrato molto di parte (Mediaset), ma quello già nella scelta dei programmi.

L’unico colpo di scena è stato il Telegatto come personaggio dell’anno a Flavio Insinna che ha battuto Luciana Littizzetto e soprattutto Gerry Scotti, ma che, come avevamo anticipato nel precedente post ha vinto quello di platino alla carriera.

Il blob dei blog: Grazie Perego! Il maschio televisivo italiano è macho?

Temevo di non trovare uno spunto per la nostra consueta rubrica del peggio trasmesso nel weekend televisivo. Per fortuna Paola (Perego) mi ha regalato, con la sua domanda:”L’uomo italiano è macho?”, il filo conduttore di questa settimana: l’uomo televisivo italiano è macho?

A sentire i giornali inglesi no, ma cosa ne capiscono loro? Mica hanno Pasquale Laricchia o Raffaello Tonon, o ancora quell’omaccione di Merola (che però ricorda che l’italiano è macho, ma mammone). E meno male che c’è lui a tirare fuori il vero discorso che tiene incollati tutti davanti allo schermo: la mamma italiana e il legame con il figlio. E giù stereotipi sul maschio e i contro stereotipi sulla femmina che zittiscono ingiustamente un Bettarini volenteroso di dire una delle sue perle di saggezza.

L’uomo televisivo si dimostra per quello che è: un essere pronto a dire e fare qualsiasi cosa pur di rubare un applauso e qualche consenso dal pubblico. Un vecchietto un po’ fuori di testa dice di poter dimostrare il modo corretto di approcciare l’universo femminile. Mi son detto: ecco un altro fenomeno (da baraccone?). In effetti i suoi modi sembrano essere più da malintenzionato che da piacione (e lo fa notare anche Paola), ma gli applausi del pubblico è riuscito a prenderli pure lui.

Telegatti: annunciati quelli di Platino. Tra gli altri Gerry Scotti, Valentino Rossi

Come molti di voi già sapranno, Domenica 20 Gennaio, all’Auditorium di Roma, si terrà la ventiquattresima edizione del Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, meglio conosciuto al pubblico come la notte dei Telegatti.

Quello che forse non sapete, se non comprate TV Sorrisi e Canzoni e che quest’anno ci sarà pure un premio per il miglior programma che non c’è, ovvero il miglior programma ideato dai lettori che verrà presumibilmente prodotto dopo la consegna della statuetta. (E tutti gli altri che non vinceranno? Verranno modificati quel tanto che basta per produrli e prendersi il merito della creazione?)

Ciò che difficilmente sapete è la lista dei nomi dei vincitori del Telegatto di Platino, quello che premia personaggi illustri, protagonisti incontrastati nella loro professione (che secondo me, spesso, viene assegnato solo per avere il personaggio alla serata di gala). Vediamo i vincitori di quest’anno annunciati oggi con un comunicato stampa da Mediaset:

Il blob dei blog: l’Italia è vecchia? No grazie a Paola!

Nuova settimana, nuova rubrica: Il blob dei blog.

In questo post, parleremo ogni lunedì del peggio del weekend televisivo, soffermandoci sui programmi che più possono regalare chicche a riguardo: Buona Domenica e Domenica In.

La notizia che tutta Italia aspettava è stata data in diretta TV dal nostro Pippo nazionale: ora sappiamo i nomi dei Big che canteranno a San Remo. E pace all’anima di chi è stato escluso.