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Appunti su Sanremo 2008: l’Italia non canta più

I dati auditel parlano chiaro, il Festival di Sanremo è in crisi. Se i numeri sotto tono della prima serata potevano essere in parte giustificati dall’interesse della gente per la tragedia di Gravina, convogliando l’attenzione su Raitre e Chi l’ha visto?, l’ulteriore calo di quasi un milione di spettatori della seconda serata (8 milioni 271 mila, nella prima parte) non ha giustificazioni, La gente è stufa del Festival e i motivi possono essere diversi.

La formula antiquata, l’eccessiva lunghezza, canzoni che sembrano tutte uguali, tranne le debite eccezioni, la fuga del pubblico verso altre formule televisive come internet e i canali digitali, hanno dato il colpo di grazia a una manifestazione canora che non ha più motivo d’essere.

Comprensibile lo sfogo di ieri del direttore artistico Pippo Baudo, in sala stampa all’Ariston: “La qualità è difficile da far passare. L’evento non esiste più se non ha un aspetto scandalistico. Se avessi litigato con Chiambretti, come è accaduto a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso. Allora scazzottiamoci, sputiamoci in faccia: ma così il pubblico lo imbarbariamo, lo fottiamo e avremo un’Italia di merda“.


Gli fa eco il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, che si dice preoccupato e parla di “calo innegabile, molto serio” e ammette:“Si sarebbe potuta spiegare un’oscillazione di qualche punto, invece ci troviamo davanti un calo molto superiore alle attese, neanche dovuto agli aumenti di trasmissioni concorrenti“.

Il drammatico verdetto dell’auditel, ha gettato ombre sempre più cupe non solo sull’attuale edizione del festival ma anche su quelle future. Mai come oggi il destino della manifestazione canora appare così incerto e il domani resta un’incognita: che fine farà il festival?

Intanto, ironia della sorte, a venir in aiuto del kermesse canora, arriva uno scandalo con i fiocchi che pare uscito proprio da quella tv trash che Pippo Baudo avrebbe voluto evitare. Protagonista il personaggio che più degli altri è riuscito a catalizzare su di se l’attenzione del pubblico nella seconda serata: Loredana Bertè. La cantante è stata squalificata, per l’eccessiva similitudine tra il suo brano Musica e parole e una canzone dal titolo Ultimo segreto, del 1988 cantata da Ornella Ventura, prodotta da Tullio De Piscopo e Alberto Radius, che destino vuole, abbia firmato anche il brano della Bertè. L’artista si è detta “ingannata dagli autori”. L’organizzazione del festival ha deciso di consentire comunque fuori gara, l’esibizione della cantante.

Proprio ieri sera durante il Dopofestival, orfano della kermesse canora, per la pausa dovuta al campionato di calcio, ospite in studio Pippo Baudo, è risultato chiaro che il brano del 1988 è stato copiato di sana pianta, cambiandone il testo. Ci chiediamo come gli autori di questa, che può essere senz’altro definita una truffa, pensassero di farla franca.

Il Dopofestival verrà ricordato come l’elemento più fresco e innovativo dell’edizione 2008 di Sanremo. Brava e assolutamente a suo agio, come una veterana, Lucilla Agosti, presentatrice dell’emittente All Music. La ragazza, che è anche attrice, ha talento da vendere e pronostichiamo per lei un futuro radioso, sempre che non si monti la testa.

Assolutamente incontenibili Elio e le Storie Tese, gli Elii, che con la loro comicità frizzante, le parodie delle canzoni del festival e i parrucchini ispirati ogni sera a un determinato periodo musicale, rendono il programma davvero piacevole. Una proposta: perché il prossimo anno a condurre il festival non ci mettete loro?

Ogni sera, ospiti in studio i cantanti, ma anche i critici della manifestazione canora, i giornalisti che versano fior di inchiostro, emettendo sentenze pro o contro questo o quell’artista. Proprio uno di loro Mario Luzzatto Fegiz è stato al centro di una polemica con Toto Cutugno durante la prima serata, riproposta poi da Baudo & co.

Il clima è quello tipico di un talk show di tarda serata per niente noioso, il cui unico difetto è appunto quello d’essere mandato in onda a un’orario improbabile. Ultima, ma solo della lista, Lucia Ocone, e la sua magistrale imitazione di Mina, oltre ai divertentissimi siparietti nelle vesti di Sergio Cammariere per le strade della cittadina ligure. Stasera riparte il festival e noi saremo qui a commentarlo.

3 commenti su “Appunti su Sanremo 2008: l’Italia non canta più”

  1. Caro Enzo anche oggi mi trovi d’accordo, tranne quando dici comprensibile sfogo di Pippo Baudo. E’ lui il direttore artistico del festival, possibile non si sia accorto prima di aver fatto scelte sbagliate? Le nuove tecnologie vanno sfruttate, il festival deve ringiovanirsi e invece rimane vecchio. Il caro Pippo è il primo che fa una televisione di merda (torpiloquio suo), perché invece di prestare attenzione al festival e snellirlo, togliere un pò di pubblicità e gag vergognose (le lasci fare a Chiambretti che è pagato apposta), ha aumentato gli spot, ha spezzettato il festival, ha dato spazio alle vallette, che dovrebbero essere tali e niente di più. Per una volta benedico i dati Auditel! Speriamo in un’altra bella batosta, così magari l’anno prossimo invece di spendere milioni per il conduttore, il cast e gli ospiti internazionali, si ringiovanirà il tutto. Io mi candido alla conduzione 🙂
    Ciao!

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  2. Pippo Baudo è meglio che si nasconda, è un vecchio deficente privo di intelligenza, Chiambretti idem. Sanremo?…è solo uno spot!…a mio avviso …anche fatto male!

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