Primarie PD – Il confronto: vince Sky

Il primo talent della politica è andato in onda ieri sera sulle piattaforme Sky: gli ingredienti del talent c’erano tutti, mancava solo il televoto ma confidiamo nelle prossime puntate (se ci saranno..). I cinque candidati alle primarie del PD hanno avuto il modo di esporre le loro idee – in alcuni casi molto diverse fra loro -, dandosi battaglia attraverso il diritto di replica: ne è uscito un dibattito garbato ed educato, senza i toni da talk show.

Primarie PD su Sky – Renzi, Bersani, Vendola, Puppato e Tabacci: chi di loro ha l’X Factor?

La corsa alle primarie del PD si sta per trasformare in un vero e proprio talent show. I concorrenti e la giusta dose di scontri (vedi il “tutti contro Renzi“) ce li abbiamo: Matteo Renzi, Nichi Vendola, PierLuigi Bersani, Laura Puppato e Bruno Tabacci. Il conduttore anche: sarà il giornalista Gianluca Semprini, uno dei volti di punta di SkyTg24. Lo studio pure: i cinque candidati si sfideranno a colpi di retorica al Teatro della Luna a Milano, lo studio da cui va in onda XFactor.

Fabrizio Corona fa il sociologo. Bruno Vespa fa il giornalista. Per il resto tutto ok

FALSAMENTE VERO – “Cinzia Sasso, moglie di Giulio Pisapia ha detto: mio marito è simpatico e estremamente tollerante, non è prevenuto, ma è inadatto a governare” (Bruno Vespa prende un abbaglio: secondo la signora Pisapia, è Berlusconi, e non il candidato milanese, ad essere “inadatto a governare“, Porta a porta, Raiuno).

“Alla tua età ti occupi ancora di queste minchiate?” “Queste non sono minchiate, ma la società vive su questo, perché siamo una società di minchioni” (Intervista a Fabrizio Corona, Le iene, Italia uno).

Annozero, scherzi a parte: “Gli italiani si oppongano alla sospensione”

Due pesi, due misure: Michele Santoro nell’attesa anteprima del suo programma, carica di pathos per la “sospensione” forzata di dieci giorni, mette i puntini sulle “i” tra lui e il diretto interessato il dg Mauro Masi, annunciando il ricorso all’arbitrato interno. Non si capisce come in Rai ci sia gente che rimane impunita, mentre è bastato un semplice “vaffanbicchiere” a scatenare un polverone, l’impressione è che la battuta mal digerita dai vertici di viale Mazzini della puntata d’esordio sia stata solo un pretesto per mettere i bastoni tra le ruote del programma, la cui ultima edizione già iniziata male, tra ritardi e contratti mai firmati, nonostante tutto continua ad appassionare le masse.

Quello stesso pubblico che Santoro chiama a se con un proclama in cui chiede che venga espressa la volontà di non far chiudere Annozero: “Voi avete diritto a non avere i vostri cervelli ridotti ad un’unica marmellata televisiva”. Sapremo presto quali saranno le modalità grazie alle quali la gente potrà dire la sua su Annozero, certo è che il black out di 10 giorni, come sottolinea lo stesso giornalista sembra confezionato apposta per “sabotare” le due prossime puntate, a questo punto sarà l’insindacabile giudizio popolare a sancire o meno la sorte del programma.