Ascolti Tv: Domenica 10 Febbraio – Vince Maria e i suoi amici. Domenica in batte Buona domenica

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Che bello il nuovo stile del comunicato stampa Rai… comunque ieri vittoria di Amici di Maria De Filippi contro Montalbano in replica (sai che fatica, eppure il commissario nostrano anche in replica ha un numeroso seguito). Pomeriggio vincente per Domenica in su Buona domenica.

Amici di Maria De Filippi – Fase finale. Speriamo non sia pilotato…

Parte stasera, su Canale5, il serale di Amici di Maria De Filippi, programma che punta a scovare talenti, quanto a sponsorizzare quelli già trovati negli anni precedenti. Le prime quattro puntate del serale della trasmissione, leader degli ascolti pomeridiani, andranno in onda di domenica, poi probabilmente il programma sarà spostato il mercoledì.

Novità di quest’anno, oltre ad un montepremi di 300000€, che a memoria non mi ricordo sia mai stato così alto e un premio speciale che dà l’opportunità ad uno dei concorrenti di andare un anno a studiare a New York, l’assenza del pubblico parlante (sarà vero?) e i professori che volendo (e hanno voluto) possono schierarsi a favore di una delle due squadre denominate con gli originali nomi di bianchi e blu (sempre meglio di sole e luna).

Il meccanismo del programma: quattordici ragazzi divisi in due squadre si affronteranno a colpi di esibizioni e quella che vincerà potrà scegliere un concorrente della squadra avversaria da proporre per l’eliminazione. Il nominato potrà salvarsi grazie all’indice di gradimento o grazie al veto dei professori (serve la maggioranza). Fino a quando una dei due giudizi salva i ragazzi, la squadra vincente dovrà nominare un avversario. Nell’eventualità che si salvino tutti, sarà eliminato quello più basso nella classifica del televoto.

La classifica… secondo me! Il personaggio più faccioso

Leggo da ogni parte del web classifiche su classifiche di ogni tipo, interessanti, utili, divertenti, fasulle, noiose. Mi sono chiesto: perché se tutti esprimono il loro parere, stilano liste meritocratiche e io non posso crearne una totalmente inutile e personale?

Non preoccupatevi non è una rubrica, ma un post che capiterà a sorpresa a distanza di giorni, settimane, mesi o addirittura anni e quando vedrete un argomento strano, quando leggerete dieci nomi in fila per un motivo futile, beh, statene certi è una delle classifiche… secondo me!

Quest’oggi voglio proporvi la mia personale classifica degli attori più “facciosi” di Hollywood, ovvero quei divi di sesso maschile, che dimostrano di avere una mimica facciale così spiccata, che interpretano un situazione col viso ancor prima che con le parole.

Quali serie televisive guardano in Asia?

Vi siete mai chiesti quali serie televisive si guardano in Asia? Io me lo sono chiesto ieri e ho pensato bene di rendere pubbliche le mie scoperte, casomai un giorno decidiate di ampliare le vostre conoscenze e aprire le porte a storie più esotiche.

Mentre gli italiani, amanti del genere, aspettano con ansia le nuove stagioni di Dr House o Lost, mentre le ragazzine del nostro Belpaese strillano quando vedono i protagonisti di O.C. o One Three Hill, dall’altra parte del mondo, a migliaia di chilometri da noi, la popolazione asiatica si comporta alla stessa maniera con le proprie serie.

Le tematiche trattate sono molto simili alle nostre: storie d’amore o investigative, giudiziarie o mediche, eccezion fatta per i telefilm che vedono protagoniste indiscusse le arti marziali, vero e proprio marchio di fabbrica d’Oriente. Vi riporto qui di seguito, come esempi, tre tipologie di serie televisive che stanno avendo grande successo in Cina, Giappone e Korea, che si possono trovare sottotitolate in Inglese:

Premium Gallery – Joi, Steel, Mya, 3 nuovi canali nati ieri

19 Gennaio 2008. Ore 13.30. Nasce Premium Gallery.

Ad annunciarlo un volto noto di casa Mediaset, Cristina Parodi ( e su questo ci sarebbe da discutere: o fa la giornalista o fa la conduttrice, i due ruoli confondono lo spettatore), che con l’abito rosso delle grandi occasioni, ha lanciato l’inizio delle trasmissioni.

Un nuovo futuro per la televisione italiana? Una ulteriore dimostrazione che la televisione commerciale piano piano scomparirà per una a pagamento che si adatta al gusto personale dello spettatore? Una possibilità in più per il pubblico di avere una televisione di qualità o piuttosto un nuovo modo per contrastare la leadership di Sky (dopo aver ottenuto la possibilità di trasmettere gli incontri di calcio a pagamento)?

Probabilmente tutte queste domande sono corrette e hanno una risposta affermativa, probabilmente Premium Gallery è tutto questo, ma è anche altro: tre canali tematici (o così sembra debbano essere) Joi Mya, Steel, più altri tre canali gemelli ai primi, che trasmettono però gli stessi eventi con un’ora di differenza.

In Justice: se proprio devo!

In Justice, 13 puntate e forse un’unica serie. La acquistereste? Non so come la pensiate voi, ma Rai3 ha pensato che ne valesse la pena ed eccomi qui a recensirvela.

Prodotta dalla ABC nel 2006, e trasmessa da Fox Crime a dicembre 2007, è tutt’ora in onda (forse ancora per poco) su Rai3 ogni giovedì, alle 22.30. In Justice narra le avventure di un gruppo di legali no profit che si occupano di difendere persone accusate ingiustamente (da qui il gioco del titolo), riuscendo anche a scoprire il vero delinquente.

Il cast d’attori è formato da Kyle MacLachalan che interpreta il capo del progetto David Swain, un avvocato (un altro direi), che ha alcuni aspetti del Dr.House, Jason O’Mara che impersona Charles Conti, un detective che si occupa delle faccende delicate e sporche di ogni caso e Constance Zimmer, Marisol Nichols e Daniel Cosgrove che interpretano un gruppo di giovani avvocati (vi ricorda qualcosa?), Brianna, Sonya e Jon, vogliosi di imparare e affermarsi.

L’inchiesta – USA: sciopero degli sceneggiatori. Cioè?

Oggi voglio occuparmi di un argomento molto delicato e interessante per tutti gli amanti di cinema e serie televisive: lo sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti. La protesta, iniziata i primi giorni di Novembre, dopo la scadenza del rinnovo contrattuale che doveva avvenire entro il 31 ottobre, si concretizza nella totale sospensione di qualsiasi scrittura per serie televisive, film e show.

Perché protestano le penne dello show business americano? Dovete sapere che loro ricevono il compenso solo sull’opera prima e la sua messa in onda. Di fatto per le repliche, la vendita in Dvd, lo sfruttamento delle loro opere su Internet e qualsiasi supporto portatile, non fanno entrare nemmeno un verdone nelle loro tasche. Vogliono parte del ricavato di queste categorie.

Cosa comporta uno sciopero del genere? Se la WGA (la Writers Guild of America), l’associazione degli autori dello spettacolo, dovesse continuare, come alcuni ben informati sostengono, fino a Marzo, sicuramente oltre ad aver fatto saltare la premiazione dei Golden Globe, potrebbero far saltare anche la premiazione degli Oscar e questo, a livello di immagine (oltre che economica essendo la seconda manifestazione per importanza pubblicitaria dopo il Superbowl), per il cinema statunitense, sarebbe una delle maggiori perdite di immagine della loro storia. Inoltre uno stop alla produzione costringerebbe le società a licenziare molti lavoratori (la Warner Bros già ha già tagliato 1000 dipendenti)

Shark: sotto le vesti dell’avvocato Stark si nasconde Dr. House

Va in onda da due settimane su Rete4, la nuova serie tv, Shark, giustizia a tutti i costi, che si potrebbe definire la versione giuridica di Dr. House.

Shark, in onda ogni sabato alle 21.30, racconta la storia di Sebastian “Shark“ Stark un noto legale di Los Angeles, difensore di ricchi e figli di papà. che dopo aver sbagliato a far proclamare innocente un suo imputato, vede lo stesso compiere un omicidio. Questo fatto sconvolgente lo convince a passare dalla parte dell’accusa, per impedire ad altri squali come lui, da qui il nomignolo Shark, di riuscire a farla passare franca ai loro assistiti.

A lui, lo Stato della California affianca 4 giovani avvocati. Per descriverli userò le stesse parole dette da Stark nella primo episodio:

Pubblicità – 2 – Per Premium Gallery Dr. House e Uma Thurman

Oggi Pubblicità si occuperà della serie di spot che vede protagonisti due dei personaggi più amati del pubblico televisivo e cinematografico. Sto parlando di Dr. House (Hugh Laurie) e Uma Thurman, entrambi reclutati da Mediaset per lanciare il suo terzo gruppo di canali, dopo Premium Calcio e Premium Extra, Premium Gallery.

Con il riassetto dei canali pay per view di Mediaset Premium, in questi giorni impazzano su Italia1, Rete4 e Canale5, gli spot di Premium Gallery con i due attori che impersonano due pazienti molto poco pazienti.

Diamo uno sguardo una ad una alle cinque pubblicità e cerchiamo di trarre delle conclusioni.

2007: le serie TV – Trionfa Dr. House, Lost stupisce, finisce O.C.

 

In Italia le serie televisive hanno invaso i palinsesti dei principali canali in chiaro (per non parlare dei canali tematici FOX e AXN), in alcuni casi con risultati di grande rilievo, come la consacrazione di Dr. House, in altri deludendo le aspettative, a causa anche dei continui cambi di programmazione settimanale e di collocazioni notturne ampiamente ingiustificate a favore di Fiction italiane prive di novità.

Bellissima a mio parere la terza serie di Lost e 4400, ingiusta la fine di O.C., innovativi Eureka e Sleeper Cell. Piacevole Ugly Betty. Spassoso Scrubs. Ottime conferme per The Shield e Prison Break.

Di contro, non capisco come mai si siano importate in Italia serie TV come The Inside e Killer Instinct, uscite negli Stati Uniti nel 2005 e sospese dopo la prima stagione. Non è forse uno spreco di soldi?