Recorder – Vita da strega

Oggi parleremo di una serie televisiva di 45 anni fa, una fiction che ancora oggi mandano in onda:Vita da strega (Bewitched), la sitcom creata da Sol Saks e prodotta dalla Screem Gems tra il 1964 al 1972, che conta un totale di otto stagioni per 254 episodi da 25 minuti l’uno.

La protagonista della sit è Samantha (Elizabeth Montgomery), una bellissima ragazza bionda sposata con Darrin Stephens (Dick York) un pubblicitario sempre alla ricerca dell’ispirazione giusta.

Iniziò tutto così:

C’era una volta una tipica ragazza americana che un bel giorno si incontrò, anzi, forse è il caso di dire si scontrò, con un tipico esemplare di focoso e intraprendente maschio americano. E si scontrarono di nuovo, e di nuovo ancora… A quel punto decisero che forse era meglio sedersi a chiacchierare, onde evitare ulteriori tamponamenti. Non tardarono a scoprire che c’erano giochi più piacevoli dell’autoscontro! Si accorsero di avere molti interessi in comune: la radio, la televisione, i treni… E quando il giovanotto si rese conto che in compagnia della ragazza il suo motore saliva a diecimila giri al secondo, fece ciò che qualsiasi esemplare maschile della gioventù americana avrebbe fatto al suo posto: le chiese di sposarlo. Celebrarono un tipico matrimonio americano e partirono per una tipica luna di miele con i tipici accessori del caso. Tutto normalmente e tipicamente americano, tranne un piccolo, insignificante particolare: la ragazza… era una strega!

Il sindacato attori americano ha firmato: la SAG ha un nuovo contratto fino al 2011

Si è concluso ieri con la rettifica del nuovo contratto il braccio di ferro che durava da mesi tra la AMPTP, le società di produzione, e gli attori rappresentati dalla SAG: il 78% dei membri ha votato per l’accordo.

Il nuovo contratto varrà fino al 20 giugno 2011, giorno in cui, oltre a scadere quello degli attori, finiranno anche quello dei registi (DGA), degli autori (WGA) e degli attori tv e radiofonici (AFTRA). Fino ad allora tutte le produzioni sono assicurate, poi, probabilmente ci sarà l’apocalisse: le associazioni potranno protestare insieme, anche perché, a quanto pare Hollywood si sta indirizzando verso le produzioni indipendenti, per non rischiare altri blocchi e risparmiare soldi.

Intanto i pareri delle due fazioni interne alla SAG sono discordanti: festeggia David White che parla di un risultato che mette il sindacato in una posizione di forza per il futuro (vero) e dice di voler cominciare già da oggi a prepararsi per il prossimo round della negoziazione.

Contratto attori USA, i consiglieri del sindacato votano a favore. E’ tutto finito?

Buone notizie per Hollywood: il lungo scontro tra major e sindacato attori sembra essere arrivato alla fine. I 71 rappresentati degli attori hanno approvato a maggioranza (53,4% favorevoli, contro il 46,6% contrari) la proposta contrattuale nata dal punto d’incontro tra la Sag e l’Amptp.

In cosa consiste il contratto? Nel primo e nel secondo anno ci sarà un aumento di entrate del 3,5% per gli attori (il 3% nel compenso per prodotti cinematografici e televisivi e lo 0,5% nella pensione), aumenti dal 7,5% al 10% per le guest star, aumento degli straordinari, maggiore copertura previdenziale e  in teoria ci sarebbero forme di compensazione per i progetti sui nuovi media.

Ora spetta ai 120.000 membri del sindacato dire la loro e mettere la parola fine ad una battaglia che dura dal giugno del 2008: il fronte del si è sicuro della firma (il direttore esecutivo ad interim David White sembra esserne più che certo), ma quello del no, capeggiato da Alan Rosemberg promette ancora battaglia. perché non soddisfatto dell’offerta:

Contratto attori america, oggi cominciano le trattative

Proteste in corso di molti membri di Membership First. Il motivo? Sembra che sia ormai ufficiale: le trattative tra sindacato degli attori e unione dei produttori rirpendono martedi e mercoledi prossimo, il tutto confermato da una mail inviata dal direttore esecutivo nazionale, David White, e del capo dei negoziatori, John McGuire.

Come se non bastasse c’è ancora fermento per il licenziamento di Allen e e per l’offerta finale dell’Amptp. Grosse discussioni in ponte, come al solito, mi verebbe da dire, in quelle zone. L’obiettivo è chiaro, e la prospettiva di qualche dibattito di certo non turba White e McGuire: si lavora allo scopo di ottenere un contratto equo per tutti.

L’atteggiamento di White e McGuire è apparentemente positivo, orientato alla comunicazione e allo scambio: stanno in effetti incoraggiando l’incremento della massa di email di richieste di informazioni da cui sono sommersi in questi giorni: dal canto loro, la condivisione è fondamentale.

Attori USA, niente sciopero e nuova trattativa fra SAG e AMPTP, anche se si punta a salvare il salvabile

Alla SAG serviva una vittima sacrificale per poter riaprire le trattative con l’AMPTP: dopo il licenziamento di Doug Allen e l’allontanarsi della prospettiva di uno sciopero generale (si trovano poche tracce pure sul sito ufficiale), il sindacato dei produttori ha accettato di sedersi al tavolo delle trattative con quello degli attori. Quando? Il tre e il quattro febbraio.

All’incontro, che arriva dopo oltre due mesi di turbolenze interne tra gli attori, parteciperà David White nuovo direttore esecutivo della SAG e John McGuire, il nuovo capo dei negoziatori, completamente rivoluzionata dopo che quella passata ha lasciato con la dipartita di Allen. Alla prossima trattativa non parteciperanno Peter Chernin e Bob Iger, i due negoziatori delle Majors.