Tv Usa: la AMC rilancia Mad Men

Buone notizie per gli amanti di Mad Men, la fortunata serie televisiva andata in onda di recente su Cult (Sky, Canale 142), ideata dall’autore e produttore de I Soprano, ovvero Matthew Weiner. La rete americana AMC ha annunciato dal 27 luglio la messa in onda della seconda stagione, per il telefilm vincitore nel 2008 del Golden Globe come miglior serie drammatica.

La storia di Mad Men è ambientata nella New York degli anni ‘60 agli albori del boom economico e del consumismo, periodo d’oro per la pubblicità, i protagonisti sono proprio i Mad Men, i creativi di Madison Avenue a New York, coloro che di fatto con i loro modi spesso poco ortodossi hanno dato vita alla pubblicità americana.

Sulla trama della seconda stagione vige il massimo riserbo, ma sicuramente si farà luce riguardo le vicende rimaste in sospeso nella prima stagione e che vedono protagonista Don Draper (Jon Hamm) il carismatico socio dell’agenzia Sterling Cooper e i suoi collaboratori, in particolare l’arrivista Pete Campbell (Vincent Kartheiser) disposto a tutto pur di conquistare un posto di prestigio nell’agenzia, anche a scapito del talentuoso capo.

Le favolose Sorelle Bandiera tornano su Cult

Un successo che non è mai passato di moda, quello delle Sorelle Bandiera, diventate celebri grazie alla canzone Fatti più in là di cui vi proponiamo la copertina e che tornano questa sera in tv alle 21 su Cult (Sky, canale 142). Forse non tutti, in particolare i più giovani, lo ricorderanno ma nel marzo del 1976 sulla Rete 2 della Rai, un giovane e rampante Renzo Arbore, fresco del successo di Alto Gradimento su Radio Rai, diede il via a una trasmissione per molti aspetti rivoluzionaria, vera alternativa alla Domenica In di Corrado, anch’essa all’inizio della propria parabola ascendete sulla Rete 1.

Si trattava di un lungo contenitore pomeridiano di circa quattro ore dal titolo significativo L’Altra Domenica, divenuto in breve tempo un vero cult, grazie alla partecipazione di personaggi fra cui un esordiente Roberto Benigni nelle vesti di un critico cinematografico sui generis, che in seguito vedremo condurre Onda Libera sempre sulla Rete 2, Andy Luotto e Mario Marenco.

Il programma, in onda fino al luglio del 1979, conquistò i favori del pubblico grazie a delle trovate davvero originali per la tv di allora come i quiz interattivi, dove i telespettatori venivano chiamati a partecipare in diretta telefonica e la sigla cantata nel 1978 da un trio che destò scalpore non solo per la simpatia del testo, ma in particolare per la peculiarità dei suoi componenti: tre uomini vestiti da donna.

Reparto Trans: la docu-story di Cult

Otto celle, otto piccoli mondi dove si intrecciano amicizie, rancori, amori: è il reparto transessuali, sezione maschile, del carcere di Rebibbia a Roma, ancora una volta teatro di un programma televisivo, dopo Rock in Rebibbia attualmente in onda su Mtv ogni giovedì sera. La trasmissione è proposta da ieri alle 22 per cinque settimane su Cult (Sky, canale 142) in doppio appuntamento.

Reaparto Trans, prodotta da La Bastoggi e Ruvido Produzioni per Fox Channels Italy, una docu-story ideata da Matilde D’Errico, Maurizio Iannelli e Marco Penso, racconta la vita in carcere di quattro detenuti “particolari” in una sezione separata da tutte le altre, che di fatto si manifesta come un piccolo carcere nel carcere.

I componenti di questa mini comunità, non hanno nessuna opportunità di poter allacciare rapporti di alcun genere con gli altri detenuti, la loro natura “ambigua” li rende ancora più soli di coloro che già vivono la dura esistenza carceraria, nonostante questo conservano una gran dignità, voglia di sopravvivere al severo giudizio che il destino ha riservato loro e soprattutto un profondo desiderio d’amare.

Mad Men: la serie ’60 specchio dei nostri tempi

La novità più interessante della settimana trascorsa, è rappresentata da un telefilm degli anni ’60 dal titolo Mad Men, in onda su Cult ( Sky, canale 142) il martedì alle 23 e in replica il giovedì alle 21 in doppio appuntamento. Ci chiediamo come mai un prodotto cosi interessante non fosse mai andato in onda in tutti questi anni su qualche canale nazionale o locale che dir si voglia, perplessità d’obbligo, se non fosse che una volta verificata la data di realizzazione rimaniamo piacevolmente stupiti: la serie è dello scorso anno!

Mad Men, è un telefilm trasmesso per la prima volta nel luglio del 2007 dal canale americano Amc, la prima stagione comprende 13 episodi. Nell’intento di mostrare uno spaccato della società americana di quarant’anni fa la serie diventa qualcosa di più: i particolari, il colore, la fotografia la fanno sembrare realmente girata in quel periodo, a dimostrazione di quanta cura ci sia stata nel confezionare un prodotto di primo piano.

Mad men erano definiti negli anni ’60 i copyrighter, quei piccoli geni, a cui spetta il compito dopo sedute interminabili e memorabili mal di testa, di partorire idee per le campagne pubblicitarie. Negli anni ’60 siamo agli albori di quel mondo pubblicitario cosi come lo intendiamo noi oggi e come spesso capita all’inizio di un particolare evento storico, le regole sono là da venire e i colpi bassi all’ordine del giorno, se caliamo il tutto nella realtà americana del momento permeata da una buona dose di razzismo e profondamente sessista il gioco è fatto.

Una serie tutta da ridere: Little Britain

Dissacrante e irriverente, questo è Little Britain, la divertente serie d’oltre Manica, che Mtv propone ogni domenica sera alle 22.35. Protagonista il duo David Walliams, Matt Lucas e una sequenza di singolari personaggi creati ad hoc per mettere alla berlina i vizi pubblici e privati della società britannica.

Realizzata tra il 2003 e il 2006 dalla Bbc, per un totale di venti puntate suddivise in tre serie, Mtv sta trasmettendo l’ultima, Little Britain è divenuta in poco tempo un vero cult trasmesso in mezza in Europa. In Italia va in onda in lingua originale con i sottotitoli, scelta saggia nella patria del doppiaggio, perché si possano cogliere appieno le sfumature di ogni singolo personaggio, mentre la Germania per esempio ha optato per una versione doppiata, con risultati che ci hanno lasciato perplessi.

Ma cosa succede in Little Britain? Davvero di tutto e con una tale ironia e animo dissacratorio che stentiamo a immaginarne una versione calata nella realtà del nostro Paese, dove le polemiche si sprecherebbero e una serie così verrebbe cancellata dopo poche puntate. La comicità del duo Walliams-Lucas si ispira a quella dei Monty Python celebre gruppo comico che spopolò negli anni ’70 con delle performance davvero esilaranti.