Recensione: American Gangster – Lo spettacolo è servito!

New York, fine anni sessanta. Il giovane autista del boss mafioso Bumpy Johnson, Frank Lucas (Denzel Washington), alla morte del suo capo prende in mano le redini dello spaccio di eroina e diventa, come nel miglior gangster movie che si rispetti, il capo indiscusso del traffico di droga, quasi monopolista di tutta l’America.
New York, fine anni sessanta. Un poliziotto, Richie Roberts (Russel Crowe), diventa famoso per aver restituito una borsa con un milione di dollari (novecentosettantamila per l’esattezza), usanza non molto diffusa in mezzo agli agenti corrotti dell’epoca. Per questo, si merita il diritto di investigare sul giro di droga più grande d’America e su tutta la polizia corrotta che ne fa parte.
Quasi due ore e quaranta di film, tutte tirate, che raccontano in maniera superba, la storia realmente accaduta del più grande trafficante di droga di Harlem, Superfly, dalle origini al suo massimo splendore, fino al declino. Questo è American Gangster.

Pubblicità – 3 – Gli spot di una volta erano meglio?

Malinconia. In questi giorni guardavo su youtube le pubblicità del passato per trovare uno spunto per la qui presente rubrica settimanale.

Voi potreste pensare ad una totale assenza di creatività, se mi sono dovuto rifugiare su internet per cercare pubblicità, quando la televisione ne è piena, ma non è così: proprio osservando Mediashopping e le televendite di Raffaello Tonon e Giorgio Mastrota, mi sono reso conto che in televisione neanche le pubblicità hanno più la genuinità di una volta.

Chiariamo subito che impazzisco per i cali di voce di Tonon, che gli trasformano la voce quasi in quella di un riposseduto e che stravedo per Mastrota e le sue descrizioni così ammiccanti per il prodotto sponsorizzato, quasi parlasse di belle donne pronte ad esaudire ogni tuo qualsiasi desiderio, e che ammiro le paresi alla bocca dei conduttori di Mediashopping (non capisco veramente come facciano a tenere sempre il sorriso a 50 denti anche se parlano dello spolverino rotante o del rullo per dipingere), ma, non so voi, io non riesco a fidarmi.

Ascolti Tv: Giovedì 17 Gennaio – Vince Don Matteo! Così così l’esordio di Ris 4

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri giornata importante per la Rai che vince la prima serata (41,69% di share) e l’intera giornata, aggiungendo questi risultati ai soliti noti Tg1 e L’Eredità. Eppure i numeri della prima serata (43,14% di share) danno ragione a Mediaset che vince pure la seconda serata. Nello specifico Don Matteo 6 vince la serata e segna il record di ascolti per Rai1 dall’inizio dell’anno, Colorado regala soddisfazioni ai dirigenti di Italia1 e l’esordio di Ris 4 – Delitti imperfetti giudicato ottimo secondo l’ufficio stampa, a mio avviso è deludente. Ancora buio pesto per Rai2.

L’inchiesta – Speciale – La televisione come difensore d’ufficio (il caso Mastella)

L’Inchiesta torna con una edizione speciale, dopo gli avvenimenti che stanno sconvolgendo la politica italiana e la vita del signor Clemente Mastella, per cercare di capire come la televisione ha affrontato uno scandalo di questa portata.

I fatti: prima di ricevere un qualsiasi atto giudiziario dalla magistratura di Santa Maria Capua a Vetere, il ministro della Giustizia, l’onorevole Clemente Mastella, va in aula ed invece di illustrare lo stato della giustizia italiana, si dimette per stare vicino alla moglie, che a suo dire, è ostaggio della magistratura (nemmeno alla moglie era ancora stato notificato nulla) e cito

Un’ingiustizia enorme è la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l’ordinamento manda a casa per limiti di mandato e per questo me ne addebita la colpa…

e aggiunge infine: ora ho paura.

Il problema che affronto oggi non è la colpevolezza o l’innocenza del ministro guardasigilli, che solo la giustizia può definire, non è la scandalosa reazione, a mio modesto parere, dell’aula parlamentare che applaude ad ogni attacco alla magistratura (a me hanno insegnato che se non sai, prima ti informi da tutte e due le campane, poi scegli da che parte stare, se vuoi), ma di come la televisione si sia asservita al potere.

Weekend al cinema: arrivano Gangster, scoiattoli e drammatici italiani

Nuovo venerdì nuovi film ai botteghini.

Questa settimana il cinema italiano e quello straniero si dividono le uscite, 3 film per il primo, 4 per il secondo, anche se dubito fortemente che si dividano quasi equamente anche il numero di proiezioni.

Nel terzo weekend dell’anno c’è grande attesa per l’ultimo film di Ridley Scott American Gangster, che oltre ad avere un cast d’eccezione, Denzel Washington, Russel Crowe e Cuba Gooding Jr., ha dalla sua una storia accattivante che potrebbe far ripercorrere al film lo stesso successo che hanno avuto in passato la saga de Il Padrino e pellicole importanti come Gli intoccabili, Carlito’s way e Scarface. Il film, di genere drammatico, criminale, poliziesco è ambientato a New York nei primi anni ’70. Sarà un successo?

CinepuntoSoap – Settimana 03

Eccoci al terzo appuntamento ufficiale con CinepuntoSoap. Cosa è successo in questi giorni nelle nostre quattro soap preferite(Beautiful, Centovetrine, Un posto al sole, Vivere)? Vado subito ad illustrarvelo, raccontandovele per come le ho viste io:

Beautiful
Nuove emozioni (sto scherzando ovviamente) nell’appassionante Saga dei Forrester: il mascellone Ridge pensa bene, dopo essersene ampiamente fregato, di ammettere di essere colpevole della morte di Shane, anche se è stato un incidente (lo ripete ogni puntata a chiunque incontri); Lolita Phoebe si pente di aver chiuso con Rick solo perché sincero con lei e mentre il bellone (altro eufemismo) Constantine la corteggia indirettamente (attenzione a Felicia che ha appena conosciuto il produttore e fa molto la tigre con lui) lei pensa bene di cercare una riappacificazione con frontespaziosa. Lui è talmente addolorato che si distrae copulando allegramente con Ashley (che poi scarica). Colpo di scena della settimana: è stata riesumata Bridget che per continuare il suo praticantato (è una vita che studia e non finisce mai, ma ora capisco perché) impianta gli ovuli di Brooke nel corpo di Taylor che, inconsapevole, si rallegra di poter dare un figlio al suo bel marinaio.

Ascolti Tv: Mercoledì 16 Gennaio – Aldo Giovanni e Giacomo battono Mastella (meno male)

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri, Mediaset si è aggiudicata prima e seconda serata, nonché l’intera giornata. Il successo è stato garantito dallo prima parte dello spettacolo Anplagghed di Aldo Giovanni e Giacomo su Canale5, dagli ottimi ascolti prodotti dalle due puntate di C.S.I. Miami e N.Y. su Italia1 e dal modesto apporto di Top Secret (trasmissione molto interessante e poco seguita) su Rete4. E la Rai? Ormai vince solo con L’Eredità e il Tg1. Scarso infine il risultato di Pyramid Show che esordisce su Rai2 in prima serata e fa 8,39 di Share (non si sono accorti i dirigenti di Rai2, che Pyramid è deludente per tutta la settimana?).

Recensione: SMS – Sotto Mentite Spoglie. Un orrore camuffato da film

Esce il 23 Gennaio in DVD, ma se non ve lo ricordate non vi perdete nulla, SMS Sotto Mentite Spoglie, il film comico di Vincenzo Salemme che ha avuto un buon riscontro ai botteghini e uno tiepido tra la critica.

La mia critica, se leggerete il post, sarà ampiamente negativa, perché SMS è un film che non intrattiene, non racconta nulla di nuovo, è scritto male, spreca il talento degli attori.

Andiamo con ordine: Tommaso (Vincenzo Salemme) è un avvocato, realizzato nella vita, in quanto pieno di soldi, con una bella moglie (Lucrezia Lante Della Rovere) e due bravi ragazzi, ormai cresciuti, come figli, insomma quello che tutti desidererebbero avere per il loro futuro.

In Justice: se proprio devo!

In Justice, 13 puntate e forse un’unica serie. La acquistereste? Non so come la pensiate voi, ma Rai3 ha pensato che ne valesse la pena ed eccomi qui a recensirvela.

Prodotta dalla ABC nel 2006, e trasmessa da Fox Crime a dicembre 2007, è tutt’ora in onda (forse ancora per poco) su Rai3 ogni giovedì, alle 22.30. In Justice narra le avventure di un gruppo di legali no profit che si occupano di difendere persone accusate ingiustamente (da qui il gioco del titolo), riuscendo anche a scoprire il vero delinquente.

Il cast d’attori è formato da Kyle MacLachalan che interpreta il capo del progetto David Swain, un avvocato (un altro direi), che ha alcuni aspetti del Dr.House, Jason O’Mara che impersona Charles Conti, un detective che si occupa delle faccende delicate e sporche di ogni caso e Constance Zimmer, Marisol Nichols e Daniel Cosgrove che interpretano un gruppo di giovani avvocati (vi ricorda qualcosa?), Brianna, Sonya e Jon, vogliosi di imparare e affermarsi.

Ascolti Tv: Martedì 15 Gennaio – Vince Io ti assolvo. Ottimi risultati per Amici e Ballarò

 

 

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

 

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

 

Ieri sera grande risultato diIo ti assolvo, il thriller all’italiana di Giancarlo Scheri (che parla di esperimento pienamente riuscito su un genere, il thriller puro, ancora poco esplorato) con Gabriel Garko, che ottiene il 26,01% di share. La Rai invece festeggia per la classica vittoria de L’Eredità e per gli ottimi ascolti di Ballarò che su Rai3 è la trasmissione più seguita sulle reti Rai in prima serata. Rai2 continua imperterrita la sua crisi d’ascolti. Vince nuovamente Striscia come programma più visto della giornata. Vediamo nel dettaglio alcuni dei dati più significativi.

Recorder – 3 – Genitori in Blue Jeans

Nel lontano 1985, la ABC iniziò a produrre un telefilm che ebbe enorme successo e lanciò numerose star di livello mondiale: si tratta di Brad Pitt e Hilary Swank, presenti solo in qualche breve apparizione e soprattutto del giovanissimo Leonardo di Caprio, che ha fatto parte del cast nell’ultima stagione della serie, la settima.

Se ancora non vi è chiaro a quale serie Recorder ho dedicato il post di questa settimana, vi do altri piccoli indizi: prima di tutto la star della serie non è, come qualcuno di voi potrebbe pensare l’attore il più volte candidato all’Oscar Di Caprio bensì Kirk Cameron (adorato da tutte le ragazzine di quegli anni), poi posso dirvi che il nome originale del telefilm è Growing Pains e che la sigla (As long as we got each other) è un cult per gli appassionati degli anni ’80.

I Seaver, approdati in Italia su Canale5 e in seguito su Italia1, sono i protagonisti del post di oggi perché sto parlandovi di: Genitori in blue Jeans.

L’inchiesta – USA: sciopero degli sceneggiatori. Cioè?

Oggi voglio occuparmi di un argomento molto delicato e interessante per tutti gli amanti di cinema e serie televisive: lo sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti. La protesta, iniziata i primi giorni di Novembre, dopo la scadenza del rinnovo contrattuale che doveva avvenire entro il 31 ottobre, si concretizza nella totale sospensione di qualsiasi scrittura per serie televisive, film e show.

Perché protestano le penne dello show business americano? Dovete sapere che loro ricevono il compenso solo sull’opera prima e la sua messa in onda. Di fatto per le repliche, la vendita in Dvd, lo sfruttamento delle loro opere su Internet e qualsiasi supporto portatile, non fanno entrare nemmeno un verdone nelle loro tasche. Vogliono parte del ricavato di queste categorie.

Cosa comporta uno sciopero del genere? Se la WGA (la Writers Guild of America), l’associazione degli autori dello spettacolo, dovesse continuare, come alcuni ben informati sostengono, fino a Marzo, sicuramente oltre ad aver fatto saltare la premiazione dei Golden Globe, potrebbero far saltare anche la premiazione degli Oscar e questo, a livello di immagine (oltre che economica essendo la seconda manifestazione per importanza pubblicitaria dopo il Superbowl), per il cinema statunitense, sarebbe una delle maggiori perdite di immagine della loro storia. Inoltre uno stop alla produzione costringerebbe le società a licenziare molti lavoratori (la Warner Bros già ha già tagliato 1000 dipendenti)

Ascolti Tv: Lunedì 14 Gennaio – Parte bene ma perde Costanzo

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Oggi comunicati stampa scarni, forse in mancanza di grandi notizie. In effetti mi chiedo come faccia la Rai a pensare di poter battere L’ultimo padrino, ancora vincitore con l’ultima puntata della miniserie, schierando Un caso di coscienza 3. Rai1 non solo viene battuta da Canale5, ma anche da Italia1 che ha proposto I fantastici 4. E’ crisi nera per Rai2, che manda in onda la terza stagione di Lost ad un anno dalla sua uscita e porta a casa meno pubblico di Rai3 con Chi l’ha visto. L’ennesima dimostrazione di incapacità nel creare il palinsesto.

Shark: sotto le vesti dell’avvocato Stark si nasconde Dr. House

Va in onda da due settimane su Rete4, la nuova serie tv, Shark, giustizia a tutti i costi, che si potrebbe definire la versione giuridica di Dr. House.

Shark, in onda ogni sabato alle 21.30, racconta la storia di Sebastian “Shark“ Stark un noto legale di Los Angeles, difensore di ricchi e figli di papà. che dopo aver sbagliato a far proclamare innocente un suo imputato, vede lo stesso compiere un omicidio. Questo fatto sconvolgente lo convince a passare dalla parte dell’accusa, per impedire ad altri squali come lui, da qui il nomignolo Shark, di riuscire a farla passare franca ai loro assistiti.

A lui, lo Stato della California affianca 4 giovani avvocati. Per descriverli userò le stesse parole dette da Stark nella primo episodio: