24: Jack Bauer torna per salvare gli USA dai terroristi

Jack Bauer è tornato (dopo venti mesi di prigionia in Cina)! Il popolo degli Stati Uniti d’America ha bisogno di lui per sventare l’ennesimo attacco terroristico, stavolta progettato da Abou Fayed, terrorista che, oltre ad avere un conto in sospeso con l’agente del CTU (Unità anti terrorismo) di Los Angeles, vuole mettere in ginocchio l’america con attacchi kamikaze di tutti i tipi.

Per chi non conoscesse Jack Bauer e la serie, faccio un breve passo indietro: 24 è una serie che si sviluppa lungo tutte le ore di una giornata (eccovi spiegato il titolo) e ogni puntata, di quarantacinque minuti l’una (più pubblicità), dura esattamente un’ora. Caratteristiche peculiari della serie sono: l’orologio che scandisce il tempo, il tema della serie (che come vedremo è sempre di tipo terroristico) e il suo protagonista, e infine, gli split screen che dividono in due, tre o più parti lo schermo per permetterci di vedere i fatti che avvengono in contemporanea.

Jack Bauer (Kiefer Sutherland) è un agente del CTU di Los Angeles, dedito al suo Paese a tal punto da: essere più volte pronto a sacrificarsi, subire torture senza rivelare segreti di importanza nazionale, avere un rapporto confidenziale con i presidenti americani, infrangere gli ordini se non pensa che siano corretti, andare incontro alla morte (riuscendo sempre a farla liscia), rischiare la vita dei suoi famigliari.

Trio vs Scotti: è questa la tv del futuro?

La tv generalista, si arrovella le meningi, si dimena alla disperata ricerca di nuove idee per porre rimedio all’emorragia di pubblico che l’ha inesorabilmente colpita in questi ultimi anni. Nonostante i favori di cui ancora gode, ma solo perché è il mezzo più a buon mercato nell’offrire programmi di vario genere, gli stessi dirigenti sanno che il vantaggio nei confronti degli agguerriti concorrenti del digitale, si va sempre più assottigliando.

Con il passare del tempo ci siamo accorti che le prime televisive di film e telefilm sono ormai appannaggio dei canali alternativi a pagamento, alla tv ordinaria sono destinati i prodotti di seconda scelta o comunque già visti, a fare da padroni sono ancora i programmi d’intrattenimento e informazione, mentre anche la fiction per uscire dai soliti schemi mostra di cominciare a prediligere il satellite.

E il sabato sera cosa ci offre? Scampoli di passato, dopo i “Migliori Anni” di Carlo Conti, contro cui niente hanno potuto le desolanti macchiette del Bagaglino con “Gabbia di Matti”, ecco dopo la deludente parentesi sanremese, arrivare la nuova sfida del sabato sera: il Trio contro Gerry Scotti, che non si può certo definire un inno all’innovazione. Esaminiamo i due prodotti.
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Pubblicità – 10 – Gli spot tedeschi

Oggi, la consueta rubrica Pubblicità, viene pubblicata in versione pomeridiana e per questo motivo, oltre al fatto che magari siete appena tornati a casa da lavoro e non avete voglia di grandi polemiche, vi regala tre spot tedeschi, trovati su YouTube (sinceramente, senza troppa difficoltà), che possono farvi notare quanto sia differente la pubblicità italiana da quella dei nostri vicini tedeschi (alla fin delle finite siamo tutti europei, però per certi aspetti ci differenziamo parecchio).

La Germania, che la maggior parte di Italiani conosce, erroneamente, come un Paese di persone fredde, calcoltrici e poco creative, che mangiano Crauti e Wurstel, anche questa volta può stupirvi, dimostrando di poter competere a fantasia con i pubblicitari nostrani, facendoci rimangiare gli stupidi stereotipi con cui vengono descritti.

Le tre pubblicità in questione hanno come protagonista le automobili, anche se non sponsorizzano l’auto, ma un altro prodotto. Non voglio svelarvi nulla, anche se consiglio la visione del terzo spot ad un pubblico di soli adulti (non perché ci sia qualcosa di esplicitamente osceno, ma perché rischiereste domande imbarazzanti dai bambini). Buon divertimento.

Benigni vince l’Oscar Tv

E’ di poco fa la notizia che Roberto Benigni è il vincitore dell’Oscar Tv 2008 per l’evento televisivo dell’anno per la sua trasmissione Tutto Dante.

Quello di Benigni (che ne vinse uno nel 2003), è il primo premio annunciato dal Comitato di presidenza del Gran Gala del 48° premio della Regia Televisiva (per gli altri bisognerà aspettare ancora qualche giorno), che andrà in onda, in diretta dal teatro Ariston di Sanremo, Sabato 29 Marzo su Rai1.

La trasmissione, dedicata, come è facilmente intuibile dal titolo a Dante, e alla spiegazione della Divina commedia (solo alcuni canti) fatto dall’attore toscano, è un giusto riconoscimento alla televisione di qualità.

Vampire High: il peggio è servito

Vampire High, creata da Garry Blye e Mark Shekter, è una serie televisiva, di una sola stagione, composta di 26 puntate, già andata in onda in America nel 2001 e appena arrivata in Italia, con un attimo di ritardo, nel 2008, trasmessa ieri da Sky canale Fantasy.

Ci sarebbe da chiedere, ai dirigenti Sky, dove abbiano trovato il coraggio per acquistare una serie così deludente, sapendo benissimo che non ha lasciato grande traccia nemmeno al di là dell’oceano.

Vampire High, narra le vicende di un gruppo di ragazzi, che studiano a Mansbridge Manor, in una scuola, che di giorno è per persone normali, ma di notte è il più importante edificio d’istruzione per giovani vampiri.

I cinema chiudono: dal 2003 ben 254!

Cinema italiano in crisi.

Solitamente questa espressione viene utilizzata per descrivere la situazione critica della produzione di film in Italia. In questo caso, però, mi riferisco alle 254 sale chiuse dal 2003 in Italia. Secondo quanto riferisce l’Anec, l’associazione Nazionale Esercenti Cinematografici, a tanto ammonta il numero di gestori, che sono stati costretti a chiudere i battenti.

La ragione che ha subito maggiori perdite è stata la Lombardia con 58 schermi in meno, seguito dall’Emilia Romagna, 53 e la Toscana, 45. Nemmeno le grandi città sono state graziate: si sono chiusi infatti cinema a Firenze, Milano, Roma, Napoli e Bologna.
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Anna Magnani: oggi centenario della sua nascita

Grandi festeggiamenti, oggi, per il centenario della nascita di Anna Magnani, prima italiana a vincere l’oscar come migliore attrice protagonista, nel 1956, con La rosa tatuata, ma che tutti noi ci ricordiamo anche per altri film (dove vince il Nastro d’argento) come Roma città aperta, Bellissima, Suor Letizia o Selvaggio (dove vince al festival di Berlino e in Italia il David di Donatello), Nella città dell’inferno (altro David di Donatello), Mamma Roma, e la sua ultima interpretazione cinematografica Roma.

Parlavo inizialmente dei festeggiamenti: ebbene la Rai le ha riservato l’apertura del suo nuovo portale web TvCiak, in onda da oggi, la Zecca dello stato conierà una moneta da Cinque Euro commemorativa in argento e la città di Roma proporrà fino a fine estate tutti i suoi film iniziando da oggi alla Casa del Cinema verrà celebrato l’ Anna Magnani day.

Da sabato primo marzo, a Palazzo Altieri, dove l’attrice viveva, è iniziata inoltre Ciao Anna, una serie di celebrazioni per ricordare l’attrice morta nel 1973. Tra gli eventi in sua memoria il documentario di prossima uscita Anna Magnani, femmina immortale di Donatella Baglivo e un libro biografico, Nannarella.

Ascolti Tv: Giovedì 6 Marzo – Vince Terence Hill in onda contemporaneamente su Rai1 e Rete4

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Indovinate un po’: ieri vince la giornata Striscia la notizia con 7 milioni 269 mila telespettatori e il 30,15% di share e la serata Don Matteo battendo Ris 4 (come ogni giovedì, ma i dirigenti Mediaset sono miopi e non se ne accorgono) di quasi due milioni di spettatori! Sono 2 milioni gli spettatori che guardano il bravissimo Terence Hill su Rete4 in I due superpiedi quasi piatti, a dimostrazione che Terence è l’uomo del giovedì.

Weekend al cinema: invasione Verdone e due documentari

Weekend di Marzo all’insegna dei film italiani: su 7 pellicole in uscita ben 5 sono del nostro Paese, di cui due documentari. Sembra che qualcosa stia cambiando, ma non lasciamoci ingannare: come abbiamo anticipato in un precedente post, Carlo Verdone si è accaparrato più di 800 sale e questo potrebbe essere il motivo per cui ci sono così tante pellicole italiane (perché chiedono solo di essere fatte vedere e non chiedono tante proiezioni).

Il film sicuramente più atteso è Grande, grosso e Verdone, ma attenzione anche alla commedia Lezioni di felicità e a Cenerentola e gli 007 nani, seppur pare abbastanza evidente che questa settimana sia stata costruita apposta per far scegliere al pubblico cinematografico o Verdone o… Verdone.

Andiamo a conoscere meglio i sette titoli, che troveremo nelle sale italiane da oggi:

TvCiak: una nuova televisione Web per la Rai

Dopo Mediaset e Sky anche la Rai annuncia grandi novità in casa sua: arriva TvCiak!

TvCiak è il nuovo canale Web di Rai.tv dedicato interamente alla fiction televisiva e che copre tutte le tipologie di produzioni delle reti pubbliche: le soap opera, le fiction e le miniserie, gli sceneggiati e i cult, le interviste ai personaggi e il backstage, insomma tutto ciò che fa parte del mondo Rai.

L’apertura di TvCiak sarà dedicata ad Anna Magnani (di cui si festeggia quest’anno il centenario della sua nascita). A confermarlo è stato amministratore delegato di RaiNet Alberto Contri.

Californication: su Jimmy, sesso e letteratura

Dobbiamo ammetterlo, per noi fan sfegatati di X-Files nonchè profondi estimatori del protagonista, Fox Mulder insieme a Dana Scully, fa un certo effetto vedere l’attore David Duchovny, ricoprire un ruolo del tutto opposto. Si è passati dall’investigatore dell’Fbi, coinvolto anima e corpo nella ricerca della sorella rapita dagli alieni e nel tentativo di scoprire i segreti degli stessi, poco avvezzo ad avventure sentimentali, se non poi con la sua compagna di avventure, ad uno scrittore affetto da sesso compulsivo tal Hank Moody protagonista di Californication.

Il paragone diviene ancora più ovvio, se consideriamo che il doppiatore di Duchovny è Gianni Bersanetti, lo stesso di X-Files. L’impressione che il personaggio di Mulder abbia subito una totale metamorfosi sembra farsi strada e la stessa campagna pubblicitaria, in corso fino la 31 marzo, apparsa sui manifesti e i mezzi pubblici a Milano e Roma, avvalora questa ipotesi: “Da X Files a XXX Files” e “Non ne poteva più di farsela con gli alieni”, allo stesso tempo migliaia di capi intimi femminili, sono stati sparsi sui tram, metro e bus del capoluogo lombardo, (qualcuno afferma anche di Roma, ma noi non li abbiamo visti).

E cosi ieri sera alle 21 abbiamo assistito con piacere alla prima su Jimmy, canale 140 di Sky, di un telefilm che negli Stati Uniti ha fatto scalpore. La serie ideata da Tom Kapinos è stata accompagnata fin dall’inizio dalle polemiche riguardo il titolo, la cui paternità viene rivendicata dallo stesso Kapinos che dice d’essersi ispirato all’adesivo anni ’70, “Don’t Californicate Oregon” e il gruppo rock dei Red Hot Chili Peppers che hanno intitolato Californication un loro album di successo. Certa è l’origine del termine: un neologismo nato dalla fusione tra California e fornicazione.

CinepuntoSoap – Settimana 10

Eccoci al decimo appuntamento ufficiale con CinepuntoSoap. Cosa è successo in questi giorni nelle nostre quattro soap preferite(Beautiful, Centovetrine, Un posto al sole, Vivere)? Vado subito ad illustrarvelo, raccontandovele per come le ho viste io:

Beautiful
Brooke sbrocca al processo e perde l’affidamento dei figli che vengono dati a Ridge, per la gioia di Stephanie (ma Storm ha mai vinto una causa?). Decisiva la testimonianza di Taylor (che tanto la pagherà cara, visto che ha gli ovuli di Brooke). Tutto il resto è conseguente: la biondina ninfomane abbandonata da tutti si butta tra le braccia di Nick, che alla fine si ravvede e la scansa, ma le permette di rientrare alla Forrester Creations (cosa ne penserà Taylor?). L’altra storia trainante è la sfida ConstantineRick, per la conquista di Phoebe. La sfida canora viene vinta dallo scimmione, quella per il cuore di Lolita dal Frontespaziosa (che in due puntate tiene un corso accelerato sulla differenza sesso-amore con la ragazzina made in Forrester, per riuscire a convincerla a far l’amore con lui). E il produttore ricciolone? Ovviamente rimedia un bacio dalla comparsa Felicia.

Recensione: Piacere Michele Imperatore… il nulla

Michele Imperatore (Biagio Izzo) è un cantante neomelodico napoletano, squattrinato. Durante un’uscita con il compagno di sempre Tonino (Giovanni Esposito), conosce due turiste tedesche (Sabrina Rattey e Tora Kawycz), che hanno dovuto sospendere la loro crociera causa guasto tecnico e che decidono di visitare Napoli e dintorni con loro. La speranza dei due napoletani è ovviamente quella di concludere, ma, col tempo, entrambi proveranno emozioni più forti della semplice infatuazione, al punto da non volerle perdere.
Tra situazioni paradossali (le scene girate all’hotel, o il famoso pregio napoletano di sapersi arrangiare) e la semplice e tragica realtà quotidiana di dover far quadrare i conti (emblematica la scena di Michele che deve pagare al ristorante con la carta di credito e teme che gli venga rifiutata), il film ci accompagna, lento ed inesorabile, al finale, con il colpo di scena in canna e mai esploso, in cui il protagonista diventa, senza saperlo, famoso grazie ai cd piratati (a tal punto da far concerti sulle navi e conoscere Alex Britti, che lo apprezza per la musica che fa).
Piacere Michele Imperatore, il primo film diretto da Bruno Memoli, racconta una storia semplice e anonima, in una Napoli da cartolina: Edenland, il centro di Napoli, Capri e la costiera, sono lo sfondo di un film, che mostrato in poche sale in Italia e in momenti differenti (da inizio febbraio a inizio marzo), cerca di uscire dall’anonimato con la sua simpatia puramente napoletana, ma ne rimane innegabilmente prigioniero (soprattutto per un pubblico, come me, non napoletano).

Ascolti Tv: Mercoledì 5 Marzo – Vince Maria De Filippi. Scarsa controprogrammazione Rai…

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri, puntuale come un orologio, vince la giornata Striscia la notizia con 7 milioni 979 mila telespettatori e il 32,02% di share. La prima serata va a Maria De Filippi e i suoi Amici, che, complice anche una contro programmazione ridicola (Pretty Woman) fa 6 milioni 177 mila telespettatori e il 29,73% di share. La Rai deve accontentarsi, nel suo comunicato stampa, di ricordare la supremazia incontrastata del tg1 delle 20 che surclassa giorno dopo giorno il tg5, visto le batoste prese da Rai2 e Rai3, sconfitte pure da Rete4!