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Albakiara: la docufiction di All Music

Raccontare la genesi di un film: in apparenza l’uovo di Colombo, ma spesso accade che le idee più ovvie siano le meno evidenti e cosi mentre fino ad ora attori e maestranze si sono ritrovati a raccontare le vicende che hanno accompagnato la realizzazione di una pellicola, una volta terminata, il proposito di Alabakiara-Racconto di una generazione, nuova docufiction di All Music, è quello di seguire le fasi della lavorazione di un lungometraggio proprio mentre viene girato.

Fra i programmi di punta della nuova stagione di All Music, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, Albakiara prenderà il via ufficialmente da lunedì prossimo 17 marzo, con una puntata al giorno di mezz’ora alle 21 per un totale di 25 appuntamenti e 5 speciali (Generazione Ak), ogni lunedì alle 21.30, condotti dalla bella e brava Chiara Tortorella, figlia di Cino, una delle icone dello Zecchino D’oro, il mago Zurlì dei tempi che furono.

Già lunedì scorso è andata in onda una puntata di presentazione di questo interessante progetto che ha come protagonista il nuovo film di Stefano Salvati, Albakiara appunto, di prossima uscita, interpretato da Davide Rossi figlio di Vasco e da una giovane attrice esordiente Laura Gigante. Fra gli altri interpreti, di cui non si fa menzione nello speciale appena andato in onda ci sono Raz Degan, Ivano Marescotti e Alessandro Haber.


Albakiara è insomma un film nel film e se troviamo senz’altro originale l’idea del programma, altrettanto non si può dire della pellicola che ha ispirato gli autori Domenico Brandellero e Stefano Redaelli, nel realizzare questo appuntamento quotidiano.

Partiamo dalla colonna sonora, un brano di Vasco Rossi, manifesto generazionale dei giovani divenuti i genitori di oggi, apprezzato anche da coloro che quando il brano uscì dovevano ancora nascere. Una delle canzoni più rappresentative del panorama musicale italiano, amato alla follia dalle migliaia di ragazzi, che lo intonano all’unisono durante i concerti dell’artista modenese. Insomma un enorme veicolo pubblicitario per il film, intitolato come la canzone, che ha guarda caso come protagonista proprio il figlio di Vasco Rossi, Davide.

Lo speciale di lunedì scorso ci ha fatto conoscere i quattro giovani interpreti del lungometraggio ambientato a Bologna, che racconta la storia d’amore tra la giovane Chiara (Laura Gigante) e Niko (Davide Rossi). La Gigante, viso acqua e sapone, è un’attrice di 21 anni (esita nel dire l’età reale) esordiente, nata a Modena ma di origini partenopee. Apprendiamo da lei che il personaggio del film è del tutto diverso da quella raccontato nella canzone, timida e amante dello studio l’una, esibizionista e smaliziata l’altra, una sorta di autoritratto, lei stessa ammette di sentirsi “molto Chiara”, anche troppo, aggiungiamo noi.

Davide Rossi venti anni, ha assunto già gli atteggiamenti da uomo vissuto, tipici del padre, sono quelli di colui che vive all’ombra di un autentico mito, ci chiediamo se sarà capace d’essere all’altezza dell’illustre genitore. Aura Rolenzetti è nel film Valentina, amica di Chiara, nella vita reale ha 19 anni e fa la modella, anche lei come Davide si sforza di sembrare più adulta, ci racconta di avere da poco perso il padre, si propone alle telecamere come se stesse già recitando, la spontaneità non ci sembra il suo forte.

Poi è la volta di Francesca Bagnara, attrice di teatro, anche lei al suo esordio nel film dove ricopre il ruolo di Anna, più autentica rispetto ai tre descritti fin’ora, forse perché meno appariscente, sa di esserlo ed è cosciente che nel cinema nostrano i visi “particolari” fanno meno strada dei “belloni”.

Seguiremo con molta attenzione le prossime puntate della docufiction Albakiara- Racconto di una generazione, ma siamo già convinti, con la speranza d’essere contraddetti, che la pellicola omonima, non sia altro che una delle tante storie del filone adolescenziale, care al cinema nostrano degli ultimi tempi, che ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia, visti i successi al botteghino, un po’ come i cinepanettoni natalizi.

2 commenti su “Albakiara: la docufiction di All Music”

  1. “”Seguiremo con molta attenzione le prossime puntate della docufiction Albakiara- Racconto di una generazione, ma siamo già convinti, con la speranza d’essere contraddetti, che la pellicola omonima, non sia altro che una delle tante storie del filone adolescenziale, care al cinema nostrano degli ultimi tempi, che ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia, visti i successi al botteghino, un po’ come i cinepanettoni natalizi.””

    E qui ci sta l’errore!
    Non è una delle tante…è la peggiore!
    Scriviamo a Vasco che forse lui è stato l’unico a scrivere la recensione senza avere visto il film!
    La critica sembrava essere stata cattivella, ma dopo averlo visto ci si accorge che era stata pagata per non andarci pesante!
    Rispetto ai cinepanettoni natalizi, ha incassato zero, ma una chiavica di film come questa non si vedeva da anni!
    Questa è la prova che la pubblicità non sempre frega il pubblico!

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