
Tanto tuonò che piovve. Come già ampiamente anticipato da queste pagine, Sky ha avuto lo scorso 20 luglio l’autorizzazione da parte della Commissione europea a partecipare al cosiddetto “beauty contest” per l’assegnazione di cinque multiplex sul digitale terrestre, tre dei quali riservati a nuovi soggetti. Cade quindi il vincolo in vigore dal 2003, quando di fatto nacque Sky, che impediva al marchio satellitare di accedere al dtt.“C’é stato consenso”, ha commentato il commissario Ue Viviane Reding,“Si è discusso largamente”, ha poi aggiunto, confermando le voci che davano per discordanti i pareri di alcuni componenti della commissione, circa la decisione finale presa.
Ora l’emittente del Gruppo Newcorp potrà trasmettere sul dtt ma solo in “chiaro” per cinque anni e con la limitazione di una sola frequenza. “Siamo estremamente soddisfatti“, ha dichiarato Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, “La Commissione europea ha confermato che il mercato televisivo italiano ha vissuto grandi cambiamenti negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti anche grazie al costante impegno di Sky Italia nell’introdurre più concorrenza, più innovazione e più scelta in un mercato storicamente dominato da due incumbent. Qualora Sky Italia avesse successo nella gara di assegnazione delle frequenze digitali, saranno ancora una volta i consumatori italiani a trarne benefici, così come i potenziali inserzionisti pubblicitari”.

