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Sciopero attori USA, è lotta interna nella SAG. Risultato: confusione e niente trattativa

Sciopero degli attori USA: che succede? Non lo sanno nemmeno loro: per farvi capire la situazione di totale confusione in cui stanno le due fazioni, la Unite For Strenght e la Membership First, basta guardare ciò che sta accadendo a Doug Allen, capo dei negoziatori, che prima è stato licenziato da capo dei negoziatori, con tanto di annuncio, poi è stato riconfermato, perché non c’era la maggioranza dei voti per rimuoverlo.

Il meeting straordinario, che doveva dare qualche indicazione in più, si è concluso con un nulla di fatto: non è stata rimpiazzata la squadra di negoziatori, non è stata indicata la data del referendum per decidere sullo sciopero e le due fazioni non hanno risanato la spaccatura (ci sono sempre 4000 attori pro sciopero e 2000 contro).

Chi ci guadagna in questa situazione è l’AMPTP che in questa situazione non deve trattare (anche perché non saprebbe con chi, perché Doug Allen non è così intoccabile) e può stare alla porta ad osservare un sindacato, quello della SAG, che si scanna internamente.

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