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La Rai deve cambiare gli spot, ma festeggia i risultati web, Sky acquista i diritti per i mondiali e scrive ai parlamentari

Tante notizie giungono da Rai e Sky, notizie che, nonostante le presentazioni di tutti i nuovi programmi al via, non si possono trascurare. Partiamo dalla Rai: il garante per la concorrenza ha invitato la televisione pubblica a rifare gli Spot sul canone Rai (e le lettere agli abbonati), perché non ha comunicato ai cittadini, che c’è la possibilità di pagare il canone in due quote semestrali o in tre quadrimestrali. Se non lo sapevate, ora grazie a noi lo sapete.

Nel frattempo la stessa azienda può festeggiare per aver raggiunto i 4,7 milioni di utenti al mese sul suo sito web, che supera il miliardo di pagine viste, anche grazie ai 42 milioni di video erogati (il doppio rispetto al 2007). Tra i siti quello col maggior aumento di visite è quello del Tg1, che raddoppia le pagine. Crescono anche Anno Zero (+127%), il Tg2 (+65%) e il Tg3 (+53%).

Capitolo Sky: mentre la società di Murdoch ha formalizzato l’acquisizione dei diritti per la trasmissione delle prossime due edizioni della Fifa World Cup, la coppa del mondo del 2010 e del 2014 (la rai trasmetterà solo quelle della nazionale italiana e le partite dai quarti in poi), oltre ai diritti della Confederation Cup 2009 e del 2013.

Nel frattempo, Tom Mockridge ha inviato a tutti i parlamentari italiani una lettera, per convincerli a non confermare il decreto legge approvato, sull’aumento del rialzo dell’Iva dal 10% al 20%. La lettera si conclude così:

Ora che il Parlamento è chiamato a discutere questo decreto per convertirlo in legge, c’è l’opportunità di ricercare una soluzione che possa bilanciare l’esigenza di nuove entrate per lo Stato, con la necessità di sostenere le famiglie e le imprese in una fase così difficile. Mi auguro che possa personalmente dare un contributo alla discussione. Sarebbe un segnale molto importante per tutte le aziende internazionali, come News Corp, che hanno scelto di investire in Italia e vogliono continuare a farlo con ottimismo. Sarebbe un segnale positivo anche per gli addetti al comparto della televisione digitale e, soprattutto, sarebbe un segnale molto forte per i 14 milioni di italiani che hanno scelto SKY.

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