Albakiara: la docufiction di All Music

Raccontare la genesi di un film: in apparenza l’uovo di Colombo, ma spesso accade che le idee più ovvie siano le meno evidenti e cosi mentre fino ad ora attori e maestranze si sono ritrovati a raccontare le vicende che hanno accompagnato la realizzazione di una pellicola, una volta terminata, il proposito di Alabakiara-Racconto di una generazione, nuova docufiction di All Music, è quello di seguire le fasi della lavorazione di un lungometraggio proprio mentre viene girato.

Fra i programmi di punta della nuova stagione di All Music, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, Albakiara prenderà il via ufficialmente da lunedì prossimo 17 marzo, con una puntata al giorno di mezz’ora alle 21 per un totale di 25 appuntamenti e 5 speciali (Generazione Ak), ogni lunedì alle 21.30, condotti dalla bella e brava Chiara Tortorella, figlia di Cino, una delle icone dello Zecchino D’oro, il mago Zurlì dei tempi che furono.

Già lunedì scorso è andata in onda una puntata di presentazione di questo interessante progetto che ha come protagonista il nuovo film di Stefano Salvati, Albakiara appunto, di prossima uscita, interpretato da Davide Rossi figlio di Vasco e da una giovane attrice esordiente Laura Gigante. Fra gli altri interpreti, di cui non si fa menzione nello speciale appena andato in onda ci sono Raz Degan, Ivano Marescotti e Alessandro Haber.

Lo zoo di 105 su Comedy Central

Dopo Deejay chiama Italia, di cui abbiamo già parlato qualche articolo fa, un altro tra i più seguiti programmi radiofonici dell’fm nostrano, balza agli onori delle telecamere, si tratta de Lo zoo di 105, da mercoledì scorso in onda alle 23.30 su Comedy Central (Sky, canale 115), in replica dal lunedì al venerdi alle 13.40.

La trasmissione che vede tra i suoi ideatori Marco Mazzoli, in onda su Radio 105 Network dalle 14 alle 16, è ormai da qualche anno un punto di riferimento per gli ascoltatori italiani, con picchi di gradimento tali da superare nel 2005 il Deejaytime di Albertino, fino ad allora dominatore assoluto di quella fascia oraria, decretandone di fatto la fine.

Lo zoo, è composto dal già citato Marco Mazzoli, Fabio Alisei, Wender, Pippo Palmieri, Paolo Noise e da Leone di Lernia, noto anche per le sue parodie in pugliese di successi da classifica.

Mtv the Most: speciale Michael Jackson

Sarà che la sua musica più di ogni altra ha accompagnato la nostra infanzia, sarà che nonostante le vicissitudini e gli scandali di questi ultimi anni, continua ad essere tra le più importanti star del pop, ma siamo lieti che Mtv Italia stia ricordando in pompa magna Michael Jackson, tributandogli tutti gli onori del caso.

Dopo avergli dedicato l’intera giornata del 6 marzo, questa sera alle 21 la puntata di Mtv the Most condotta da Francesco Mandelli, si occuperà ancora di lui, ripercorrendo le tappe fondamentali di una carriera per buona parte luminosa, per poi proporre alle 22 in Mtv the Most Videos, i migliori videoclip dell’artista.

Michael Joseph Jackson, nacque a Gary nell’Indiana il 29 agosto di cinquant’anni fa, a soli cinque anni inizia la sua carriera artistica nel gruppo di famiglia, i Jackson Five, il precoce lancio nel music business farà si che gli vengano precluse buona parte delle esperienze che un bambino della sua età dovrebbe avere, portandolo negli anni a subire le pesanti conseguenze determinate da una tale mancanza.

X-Factor: dal 10 marzo il nuovo talent show di Raidue

Recita il proverbio: “Una rondine non fa primavera”, nel caso di X-Factor ci viene da sorridere di fronte a programmi scopritori di talenti, presentati in pompa magna, reduci da successi all’estero, ma che una volta proposti nel nostro Paese non hanno il medesimo impatto. Di esempi illustri ce ne sono già stati come lo spagnolo (d’origine) Operazione Trionfo del 2002, presentato da Miguel Bosè, perennemente in lacrime per la sorte dei concorrenti o l’inglese Popstars del 2001, poi diventato Superstartour nel 2003, con Daniele Bossari alla guida.

L’ X-Factor è “quel talento speciale che trasforma una persona comune in una star”, come recita il sito di presentazione, l’obiettivo è scovare aspiranti nuovi cantanti, operazione riuscita all’estero dove il format è stato trasmesso in 15 Paesi e l’ultima puntata dell’edizione 2007 in Gran Bretagna ha avuto un seguito di 11 milioni di persone, di cui 8 hanno partecipato attivamente al voto finale, dando la vittoria al giovane Leon Jackson. A Sanremo 2008 il pubblico italiano ha avuto modo di ammirare la bravura della cantante Leona Lewis, anche lei reduce dal trionfo di X-Factor, che la resa una cantante di successo.

Con simili credenziali, niente di strano se sono stati diecimila, su più di trentamila richieste, i giovani provinati per l’edizione italiana che prenderà il via su Raidue il 10 marzo alle 21.05, prodotta in collaborazione con la Magnolia di Giorgio Gori. Protagonisti 15 concorrenti di cui uno soltanto, attraverso il televoto, vincerà il premio di 300 mila euro per un ricco contratto discografico con la Sony Bmg.

Il blob dei blog: 10 modi per ringiovanire il festival

Chiuso il 58° Festival di Sanremo e fatti tutti i bilanci del caso e ora di pensare al prossimo e proporre qualche innovazione ai dirigenti Rai, se proprio devono riproporre la manifestazione canora anche gli anni avvenire. Noi ci proviamo e diamo dieci spunti (oltre a quelli che potrete offrire voi in fondo all’articolo), un pò come se fossero i dieci comandamenti per il rilancio del festival.

1 RIDUZIONE DELLE SERATE DA 5 a 4
Riducendo il numero di serate (2 serate di presentazione + 2 delle finali), si risparmierebbero i soldi spesi per i superospiti e si darebbe maggior attenzione ad un festival ormai troppo spalmato e ripetitivo.

2 RIDUZIONE DURATA DELLA SINGOLA SERATA DEL FESTIVAL
Diciamoci la verità: dover aspettare fino a tarda notte per vedere il finale del Festival è davvero fastidioso: la kermesse non è certamente la finale dei mondiali di calcio. Se vuole riacquistare dignità deve essere più veloce, con meno tempi morti dedicati a gag vecchie di anni: per quelle meglio puntare alla qualità che alla quantità.

Appunti su Sanremo 2008: serata finale

E cosi termina il 58mo Festival di Sanremo, quello che verrà ricordato più per gli ascolti mediocri (a confronto con le altre edizioni), che per le canzoni. Venerdì si è sfiorata la tragedia, con la famiglia Cesaroni, che per un soffio non ha superato la kermesse canora ed ora è giunto il tempo delle riflessioni come ha annunciato il direttore generale Rai, Claudio Cappon: “Da lunedì rifletteremo su cosa il Festival vuole dire, con calma e serenita’“.

Che sia tempo di pensarci su non ci sono dubbi, la serenità auspicata da Cappon ci sembra un pò meno probabile. Di cose da sistemare ce ne sono molte, a partire dalla formula, l’estensione del festival sia in fatto di giorni, che la durata di ciascuna serata e infine la conduzione. Come ha detto Gianni Boncompagni: “Il Festival è troppo lungo, lo farei di un quarto d’ora”. In un epoca dove siamo abituati a consumare tutto in un nanosecondo, Sanremo è apparso come un ingombrante soprammobile, difficile da collocare ed apprezzare, in qualsiasi ambiente.

Tempo di consuntivi quindi: vincono come da pronostico Giò Di Tonno e Lola Ponce con Colpo di Fulmine.

Appunti su Sanremo 2008: chi vincerà il festival?

Consueta rubrica quotidiana sul 58mo Festival della Canzone Italiana, giunto non senza polemiche alla quarta serata, in attesa del grande verdetto finale emesso tra poche ore. Sul quesito riportato nel titolo, anche quest’anno si sono spesi fiumi di inchiostro, l’impressione è che si sia voluto rispondere più ad esigenze di forma, che a un reale interesse dei media circa una manifestazione che nell’edizione 2008 ha mostrato tutti i suoi limiti.

Se una volta l’interesse sul voto finale avrebbe calamitato l’attenzione del pubblico fin dal primo giorno di programmazione, oggi siamo consapevoli che l’eccezionalità dell’evento è svanita nella convenzione, l’elezione di stasera decreterà solo la fine di un’agonia durata cinque giorni.

Occhi puntati sulla coppia Giò di Tonno e Lola Ponce con Colpo di fulmine, scritta da Gianna Nannini, accreditati in queste ultime ore come i probabili vincitori del festival, a seguire Anna Tatangelo, Il mio amico, Sergio Cammariere, L’amore non si spiega e Fabrizio Moro, Eppure mi hai cambiato la vita. Per gli altri non c’è storia.

Appunti su Sanremo 2008: terza serata

Festival di Sanremo il giorno dopo. La débacle di ascolti delle prime due serate pesa come un macigno sulla terza, stretta tra lo scandalo che ha coinvolto Loredana Bertè e notizie di una possibile fronda dei cantanti, capeggiata dal presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana), Enzo Mazza. Secondo indiscrezioni rivelate da un giornalista de La Stampa, i cantanti si sarebbero fatti squalificare, per protestare contro la decisione di far esibire comunque la Bertè con la canzone contestata. Protesta poi rientrata.

È una serata di svolta per la kermesse canora, bisogna far salire l’anemico gradimento del pubblico. Sarà forse per questo che i due mattatori della serata Pippo Baudo e Piero Chiambretti si presentano insieme sul palco dell’Ariston, dopo essersi spartiti gli ingressi d’apertura delle prime due. Un inizio scoppiettante, Chiambretti si scatena con una raffica di battute a difesa del compagno di avventure: “Sono il tuo scudo crociato” e :“Grazie a te Pippo, Bruno Vespa con Porta a Porta non va in onda per cinque serate” e poi l’inevitabile ironia sullo scandalo del plagio: “La Bertè stasera canterà una canzone davvero originale, ‘O sole mio”, “Pippo Baudo e Pippo Caruso hanno la stessa acconciatura”.

La terza serata del festival è quella dei doppi, dopo il duo maschile che ci ricorda tanto Franco e Ciccio, arrivano insieme anche le due protagoniste femminili, Bianca Guaccero e Andrea Osvart. Continuiamo a parteggiare per l’ungherese, a nostro giudizio più fine e garbata rispetto a una Guaccero comunque degna rappresentante di una certa veracità, anche lei come Baudo rischia dalla prima puntata di perdere la voce, forse per solidarietà con il direttore artistico.

Appunti su Sanremo 2008: l’Italia non canta più

I dati auditel parlano chiaro, il Festival di Sanremo è in crisi. Se i numeri sotto tono della prima serata potevano essere in parte giustificati dall’interesse della gente per la tragedia di Gravina, convogliando l’attenzione su Raitre e Chi l’ha visto?, l’ulteriore calo di quasi un milione di spettatori della seconda serata (8 milioni 271 mila, nella prima parte) non ha giustificazioni, La gente è stufa del Festival e i motivi possono essere diversi.

La formula antiquata, l’eccessiva lunghezza, canzoni che sembrano tutte uguali, tranne le debite eccezioni, la fuga del pubblico verso altre formule televisive come internet e i canali digitali, hanno dato il colpo di grazia a una manifestazione canora che non ha più motivo d’essere.

Comprensibile lo sfogo di ieri del direttore artistico Pippo Baudo, in sala stampa all’Ariston: “La qualità è difficile da far passare. L’evento non esiste più se non ha un aspetto scandalistico. Se avessi litigato con Chiambretti, come è accaduto a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso. Allora scazzottiamoci, sputiamoci in faccia: ma così il pubblico lo imbarbariamo, lo fottiamo e avremo un’Italia di merda“.

L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!

Carissimi lettori, è proprio vero che tutto il mondo è Paese:in questa parte del mondo, l’Italia, con il terzo debito pubblico al mondo, stiamo arrivando alla frutta, i soldi sono pochi e bisogna trovare il modo di recuperarli. Sarà forse per tal motivo che anche il Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, è diventato il festival della pubblicità.

Qualcuno sosteneva (non mi chiedete chi, per favore, perché la mia memoria vacilla), che le trasmissioni televisive sono diventate l’intermezzo tra una pubblicità e l’altra e la competizione canora della città dei fiori ne è la dimostrazione.

Fino a qua, anche se il quadro è abbastanza deprimente niente di male; quello che proprio non sopporto è sapere che l’ospite viene pagato per essere presente all’Ariston a fare pubblicità al suo film in uscita. E’ il caso di Carlo Verdone.

Appunti su Sanremo 2008: seconda serata

Ancora appunti questa volta sulla seconda serata del 58mo Festival della Canzone Italiana, annotazioni che necessitano di una ulteriore riflessione su quella d’esordio. I timori cha hanno preceduto la vigilia della kermesse canora, si sono materializzati sotto forma di numeri, quelli impietosi dell’auditel, il cui responso risulta addirittura crudele per una manifestazione musicale, abituata in passato a ben altri riscontri.

La prima serata ha ottenuto nella prima parte 9 milioni 518 mila telespettatori pari al 35.01% di share (7 milioni 68 mila di media nell’intera serata) e nella seconda 4 milioni 818 mila con il 39.44%. Nel 2007 l’esordio del festival, condotto da Pippo Baudo con Michelle Hunziker, aveva avuto nella prima parte una media di 12 milioni 452 mila telespettatori, pari al 43.80%, e nella seconda di 6 milioni 759 mila, con il 47.08%. Da quando esiste l’auditel cioè da 21 anni, la puntata d’inizio del festival non era mai andata cosi male.

Nulla di strano quindi che la parola d’ordine del debutto bis, sia stata “salviamo il salvabile”, con l’intento di evitare un’ulteriore emorragia di telespettatori, se l’obiettivo sia stato raggiunto lo scoprirete questa mattina nella rubrica di Diego Odello.

Appunti su Sanremo 2008: prima serata

È zeppo di annotazioni il nostro taccuino, sulla prima serata della 58ma edizione del Festival di Sanremo, la più importante per certi versi in quanto gode delle maggiori aspettative, della curiosità della gente, insomma quella che non si può sbagliare perché apripista delle serate successive. La Rai punta molto sul festival, nonostante la fuga del pubblico dalla tv generalista, obiettivo minimo dieci milioni di telespettatori a sera, una missione tutt’altro che impossibile per uno show che in tempi di grande spolvero raggiungeva almeno i 15 milioni e oltre nelle serate di punta.

Con sullo sfondo la suggestiva scenografia di Gaetano Castelli, dove l’orchestra al momento opportuno rimane sospesa a mezz’aria per lasciare maggior spazio sul palco, l’edizione di quest’anno inizia con un doveroso tributo ai 50 anni della più celebre canzone italiana nel mondo, quella Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare, portata al successo mezzo secolo fa dall’ indimenticabile Domenico Modugno. E’ un Gianni Morandi un pò emozionato, ad esibirsi nelle celebri note, inaugurando ufficialmente il festival.

Il primo a fare l’ingresso sul palco è Piero Chiambretti, che fin da subito si conferma come colui che deve dare il giusto pepe a una kermesse, spesso accusata di generare noia in coloro che la guardano. Pierino il pestifero è il vero mattatore della serata, con lui sul palco il festival cambia marcia, Chiambretti affonda a piene mani nel suo repertorio di battute imbevute di sarcasmo e ironia, quelle a cui ci ha abituato nella conduzione di Markette. Ne è vittima lo stesso direttore d’orchestra Pippo Caruso, fortunato, a detta dello stesso Chiambretti, ad essere ancora vivo nonostante l’età

Speciale Festival di Sanremo 2008 – seconda parte –

Eccoci tornati a parlare della 58ma edizione del Festival di Sanremo che prenderà il via questa sera, trasmesso in diretta da Raiuno a partire dalla 21.10 e disponibile anche sul web all’indirizzo www.sanremo.rai.it. Come già comunicato nello speciale di sabato, giovedì 28 febbraio i 20 Campioni in gara, si esibiranno in duetto con artisti scelti da loro stessi, vi proponiamo i nomi.

Eugenio Bennato si esibirà con Pietra Montecorvino in Grande Sud, Loredana Bertè duetterà in Musica e Parole con Ivana Spagna, Sergio Cammariere, ha scelto Gal Costa per cantare L’amore non si spiega, Toto Cutugno, Un falco chiuso in gabbia, farà coppia con Annalisa Minetti, Giò di Tonno e Lola Ponce, con la loro Colpo di fulmine duetterranno con un Gruppo di tango argentino, i Finley e Belinda canteranno Ricordi, Frankie Hi NRG e la sua Rivoluzione sarà accompagnato dal vincitore dello scorso anno Simone Cristicchi.

Una coppia tutta femminile si esibirà assieme a Max Gazzè nel brano Il solito sesso, si tratta di Paola Turci e Marina Rei, Giancluca Grignani, Cammina nel sole con i Nomadi, L’Aura con Basta! insieme ai Rezophonic, Little Tony con la canzone Non finisce qui canterà con Mario Reyes e Gipsy Kings Family, Paolo Meneguzzi sarà sul palco dell’Ariston con Grande e Daniela Pedali, Mietta duetterà con Baciami Adesso assieme ai Neri Per Caso mentre Amedeo Mighi, Cammina cammina, sarà accompagnato da Giulia De Donno all’arpa e Stefania Cuneo al piano, Fabrizio Moro farà coppia con Gaetano Curreri degli Stadio per la canzone Eppure mi hai cambiato la vita.

Speciale Festival di Sanremo 2008 – prima parte –

In queste ore fervono gli ultimi preparativi in vista della 58ma edizione del Festival della Canzone Italiana. A Sanremo si respira la tipica aria di festa, generata dalla consapevolezza che per una settimana e più la città dei fiori sarà al centro dell’attenzione del pubblico e dei media. Si parte quindi lunedì 25 febbraio fino a sabato 1 marzo, con la pausa di mercoledì 27, dove a farla da padrone sarà il Dopofestival, presentato da Lucilla Agosti, Lucia Ocone e Elio e le Storie Tese.

Sul tradizionale palco del teatro Ariston, con la scenografia di Gaetano Castelli ispirata quest’anno a Broadway, i mattatori della serata, insieme alle canzoni in gara saranno Pippo Baudo, Piero Chiambretti e le affascinanti attrici di fiction Bianca Guaccero e Andrea Osvart.

Quanto alla gara vera è propria il festival di Sanremo prevede una competizione tra le canzoni inedite, interpretate da 20 artisti Campioni e 14 artisti Giovani. Lunedì 25 febbraio si esibiranno 10 artisti della sezione Campioni e 7 della sezione Giovani, votati dalla giuria demoscopica.