Anna Tatangelo glamour, Barbara D’Urso terrificante, Elio eccentrico e Sofia Loren elegante

Oggi, dopo qualche mese di fermo, torniamo con Scheletri dall’Armadio, la rubrica che cerca di approfondire l’abbigliamento, più o meno elegante, dei nostri personaggi televisivi. Come per i mesi precedenti i personaggi dei reality sono i migliori esemplari di stile non stile, ed oggi inizieremo con il vivisezionare l’abbigliamento di: Mara Maionchi, Enrico Ruggeri, Anna Tatangelo, Elio, Milly Carlucci, Sofia Loren, Patrizia Mirigliani, Federica Panicucci, Barbara D’Urso, Luisa Corna, Mara Venier, Antonella Clerici, Lorella Cuccarini.

Mara Maionchi, giudice di X Factor 4, per la seconda puntata del programma ha indossato un look floreale, composto da giacca nera con stampa di fiori rossi e rosa, maglia nera e gonna nera. Nonostante io non veda di buon occhio lo stampato floreale, la Zia Mara stava molto bene con quel look poiché la ringiovaniva e le faceva risaltare il viso. Brava Mara!

Enrico Ruggeri, anche lui giudice di X Factor 4, ha optato per un look semplice ma elegante composto da giacca, camicia e pantalone tutto sulla tonalità del grigio antracite. Bravo Enrico, il tuo stile era semplicemente impeccabile!

Francesca e Nunziata, su Canale 5 torna il film di Lina Wertmüller

Questa sera su Canale 5 alle 20.45 verrà riproposto Francesca e Nunziata, il film tv del 2001, diretto da Lina Wertmuller, prodotto da Mediatrade e tratto dall’omonimo romanzo di Maria Orsini Natale.

La fiction che annovera nel cast un poker d’attori da fare invidia a tutti, Sofia Loren, Giancarlo Giannini, Raoul Bova e Claudia Gerini (oltre a professionisti del calibro di Domenico Orsini, Luciano De Crescenzo, Carmen Femiano, Vanessa Sabet e Armando Pugliese), racconta una storia ambientata in Campania alla fine dell’Ottocento.

Francesca, figlia e nipote di pastai e proprietaria di un pastificio, sposa per amore il principe Giordano Montorsi. La donna, madre di nove figli, un giorno per paura di perdere la piccola Nanà fa un voto e giura di adottare un’orfana nel caso in cui la bambina si dovesse salvare. Così è: nella vita di Francesca entra Nunziatina, una bambina di otto anni, a cui si affeziona tantissimo, tanto da rivelarle in esclusiva tutti i segreti del mestiere.

Sul Doppiaggio – 10 – Dagli anni cinquanta agli anni sessanta

Un altro problema portato alla ribalda dalla televisione non è solo quello di rubare pubblico al cinema, ma anche di far assegnare ai propri doppiatori un volto, attraverso la loro attività televisiva. Si cerca dunque di dare agli attori/doppiatori, che ricoprono ruoli importanti in tv, ruoli di secondo piano.

Nel frattempo la CDC passa da quattro a cinque classi di doppiatori: alla A, alla B, alla C e alla D si aggiunge la categoria Extra, la più importante, questo per dare ai propri soci la possibilità di passare di categoria. La televisione, però, alletta i doppiatori, perché finalmente dà loro la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico o, nel caso di doppiatori/attori, di riacquistare la fama di un tempo. Alcuni di loro passano dal doppiaggio agli sceneggiati televisivi, altri diventano addirittura registi.

Sempre nel 1957 si fanno tesi i rapporti fra la ARS e la CID, perché entrambe le società ritengono non equamente diviso il lavoro tra gli attori delle due organizzazioni: la prima denuncia la seconda per aver usato attori da poco associati per alcuni film anziché privilegiare attori iscritti da anni. La CID, di contro, si giustifica dicendo che non è possibile andare contro la domanda di mercato e propone per questo motivo una fusione definitiva fra le due società. La fusioine viene rifiutata per due motivi: uno di gigantismo, poiché la società avrebbe avuto troppi iscritti, l’altro, che gli stessi doppiatori importanti non avrebbero trovato abbastanza spazio sul mercato. Nelle due società nascono movimenti secessionisti che portano, nel 1958, alla formazione della SAS (Società Attori Sincronizzatori).

Domenica prossima il Golden Globe boicottato

A meno di una settimana dall’assegnazione dei Golden Globe, non si è ancora risolta la querelle che vede impegnate l’una contro l’altra la WGA ( Writer Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori americani) e l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers, il potente sindacato dei produttori).

Nonostante le numerose defezioni da parte di attori e registi, l’annuale consegna dei premi dovrebbe comunque svolgersi regolarmente, a dispetto delle voci che meno di un mese fa la vedevano cancellata dal calendario delle premiazioni.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo ad inizio novembre, quando alla scadenza del contratto di lavoro, gli sceneggiatori decisero di mettere giù le penne e di entrare in sciopero. Il motivo della disputa risiede nella richiesta di più alti profitti derivanti dalla vendita di DVD e dei prodotti cinematografici via internet.
Attualmente la WGA riceve 4 cent per ogni DVD venduto, ma è una cifra stabilita nel 1985, quando la diffusione era limitata e gli introiti ottenuti erano utilizzati per garantire la sopravvivenza del mercato home video.