The Closer: il ritorno di Brenda Leight Johnson

A quasi un anno di distanza dalla messa in onda della seconda stagione, il lungo periodo di digiuno è terminato per gli amanti Kyra Sedgwik nei panni di Brenda Leight Johnson, protagonista di The Closer. Dopo l’anteprima sul canale del digitale terrestre Mya, ieri sera Italia 1 alle 23.05 ha mandato in onda il primo dei 15 episodi che compongono la terza serie.

Non ci è dato di sapere per quale motivo Mediaset, pronta a trasmettere in contemporanea con gli Stati Uniti Dr House, abbia atteso cosi tanto per proporci una serial investigativo di così pregevole fattura, ma intuiamo che il motivo vada scovato fra quelle tattiche più e più volte utilizzate dall’azienda di Cologno Monzese, che hanno visto sacrificate, spostate, compromesse, altre serie tv nel buon nome dell’audience e ultimamente del digitale terrestre, destinato alle migliori anteprime, su cui è in atto un milionario progetto di rilancio del quale abbiamo parlato di recente.

The Closer, è un telefilm di grande successo oltre oceano, con all’attivo tre stagioni (la quarta è in via di realizzazione). Nata nell’estate del 2005, trasmessa dal canale via cavo Tnt, la serie poliziesca ha incontrato subito i gusti del pubblico americano, raggiungendo punte di 8 milioni di telespettatori come nel caso del primo episodio Massacro di famiglia, trasmesso ieri sera da Italia 1, mentre l’ultimo episodio della terza stagione (Fratelli di sangue parte 2) ha superato i 9 milioni di affezionati di fronte al teleschermo.

Mad Men: la serie ’60 specchio dei nostri tempi

La novità più interessante della settimana trascorsa, è rappresentata da un telefilm degli anni ’60 dal titolo Mad Men, in onda su Cult ( Sky, canale 142) il martedì alle 23 e in replica il giovedì alle 21 in doppio appuntamento. Ci chiediamo come mai un prodotto cosi interessante non fosse mai andato in onda in tutti questi anni su qualche canale nazionale o locale che dir si voglia, perplessità d’obbligo, se non fosse che una volta verificata la data di realizzazione rimaniamo piacevolmente stupiti: la serie è dello scorso anno!

Mad Men, è un telefilm trasmesso per la prima volta nel luglio del 2007 dal canale americano Amc, la prima stagione comprende 13 episodi. Nell’intento di mostrare uno spaccato della società americana di quarant’anni fa la serie diventa qualcosa di più: i particolari, il colore, la fotografia la fanno sembrare realmente girata in quel periodo, a dimostrazione di quanta cura ci sia stata nel confezionare un prodotto di primo piano.

Mad men erano definiti negli anni ’60 i copyrighter, quei piccoli geni, a cui spetta il compito dopo sedute interminabili e memorabili mal di testa, di partorire idee per le campagne pubblicitarie. Negli anni ’60 siamo agli albori di quel mondo pubblicitario cosi come lo intendiamo noi oggi e come spesso capita all’inizio di un particolare evento storico, le regole sono là da venire e i colpi bassi all’ordine del giorno, se caliamo il tutto nella realtà americana del momento permeata da una buona dose di razzismo e profondamente sessista il gioco è fatto.

Dirty Sexy Money, ogni martedi su Fox

Si puo’ essere l’avvocato del diavolo? Se l’essere demoniaco possiede l’aspetto di Donald Sutherland, nelle vesti di uno degli uomini piu’ potenti d’America, la risposta non puo’ che essere affermativa.Preceduta da un battage pubblicitario di un certo spessore, e’ in onda ogni martedì alle 21.50 sul canale satellitare Fox (110 di Sky) :“Dirty Sexy Money” la Dallas del 21mo secolo, con i debiti distinguo. Come la fortunata serie degli anni ’80 anche qui la protagonista è una ricca famiglia: i Darling (all’inizio la serie avrebbe dovuto portare il loro nome), vittima dei tanti vizi e delle scarse virtu’ ,con insita in ognuno di loro quella tendenza all’eccesso, che solo il potere dato dal denaro puo’ instillare.

Come gli Ewing esiste un padre saggio ma non troppo Patrick “Tripp” Darling III (Donald Sutherland) e un figlio arrivista Patrick Darling IV (William Baldwin), spinto dal padre a perseguire la carriera politica, ma con un transessuale come amante, una pecca che l’America perbenista di Ronald Reagan non avrebbero mai perdonato a Jr Ewing, di fatto collezionista d’amanti e sempre pronto a mentire all’indimenticabile Sue Ellen.

La serie è ambientata a New York (non a Dallas), qualora a prima vista si avesse qualche dubbio sul soggetto trattato, c’è una scena nel pilot che riassume tutto quello che dalla serie ci si deve aspettare, tre enormi limousine che si recano ad un funerale,la gente e i fotografi impazziti alla loro vista, per i quali l’imminente cerimonia riveste un puro ruolo accessorio: arrivano i Darling e il mondo si ferma!

Recorder – 1 – Felicity

 

Incominciamo oggi un viaggio settimanale fra le serie televisive già concluse, che ci hanno tenuto compagnia per diversi anni. Questa rubrica vuole dare informazioni generali, qualche spunto di discussione e una critica semplice e precisa affinché voi lettori possiate avvicinarvi al bellissimo mondo delle serie TV e possiate scegliere con facilità quella che più vi attrae.

Felicity è una serie televisiva nata nel 1998 negli Stati Uniti, ideata da J. J. Abrams (creatore anche di Lost e Six Degrees), conclusasi nel 2002 dopo quattro fortunate stagioni.

La serie prende il nome dalla protagonista, Felicity Porter (Kery Russel), una ragazza intelligente, profonda, che decide di andare a studiare all’università di New York per seguire il ragazzo di cui è innamorata, Ben Covington (Scott Speedman). Qui conosce Noel Craen (Scott Foley) e Julie Emrick (Amy Jo Johnson) gli altri personaggi principali della storia, con i quali condividerà gioia e dolori e comprenderà che la sua strada non è quella che la porta a diventare un’affermata medico, quanto quella di seguire la sua passione per il disegno.

The 4400 – Un’altra serie chiude

E’ finita! Il creatore della serie The 4400, Scott Peters, ha detto basta, liquidando con poche parole di circostanza, una tra le serie TV più riuscite ed innovative.

Per riassumere il Peters-pensiero (ci siamo voluti bene, è stato bello, eravamo una grande famiglia, tutto prima o poi finisce) ci vuole ben poco, molto più difficile è spiegare lo sconforto dei fans, che avevano sempre creduto, non solo nel programma, ma anche nella serietà della USA Network.

Facciamo un passo indietro e riassumiamo la storia per chi non la conoscesse, promettendo di approfondirla come merita nei post futuri: un gruppo numeroso di persone, per l’esattezza 4400, prelevate in epoche differenti da terrestri del futuro, vengono rimandate sulla Terra tutte insieme appassionatamente, ognuna con un potere speciale in più. Il loro compito è quello di evitare la rovina del pianeta.