Sky Arte HD dal primo novembre

UPDATE: Alla presentazione del nuovo canale, avvenuta ieri a Roma, ha preso parte anche il fondatore, CEO e presidente di News Corporation, Rupert Murdoch, con il figlio James, presidente di Sky Italia.

E’ stato annunciato nelle scorse ore il lancio di un nuovo canale di Sky, dal nome Sky Arte Hd. In partenza il prossimo 1 novembre, con la direzione di Roberto Pisoni, il canale è omologo a Sky Arts HD presente nella piattaforma inglese BSkyB. Dopo il salto tutti i dettagli a riguardo.

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La7: Sky valuta l’acquisto?

Rupert Murdoch, magnate televisivo, fondatore di News Corp. che ha il controllo di Sky Italia srl, starebbe valutando insieme al figlio James, attuale presidente proprio di Sky, l’acquisto di La7.

Padre e figlio, quindi, starebbero discutendo per un’eventuale acquisizione del controllo di Telecom Italia Media, società che possiede, appunto, il controllo di La7.

Rupert e James, però, avrebbero, sempre secondo le indiscrezioni apparse su Il sole 24 ore, ampie differenze di vedute riguardo l’acquisto del settimo canale.

Sky sul dtt, l’ambasciatore italiano all’Ue dice no

 La telenovela Sky sul dtt, si, no, forse si arricchisce di una nuova appassionante puntata, l’ennesima di una lunga serie, potete esserne certi. La storia sta assumendo i contorni di una caccia alla volpe, dove il cacciatore (Silvio) circondato dai suoi “cani” (non ce ne vogliano i ministri, l’accostamento è dovuto esclusivamente alla metafora in corso) sta facendo di tutto per fare lo sgambetto all’agile animaletto (Sky) intenzionato più che mai a trasformarsi da preda in predatore. A sbarrargli la strada nientemeno che l’ambasciatore italiano presso l’Unione Europea, Ferdinando Nelli Feroci.

L’antefatto: la scorsa settimana vi avevamo messi al corrente delle velleità di Sky, più che mai intenzionata a liberarsi dell’orpello legale che le impedisce di scendere dal satellite prima del 2012, al momento attraverso il grimaldello Cielo sulle frequenze del Gruppo Espresso, il marchio del tycoon australiano Rupert Murdoch, ha già avuto modo di far saggiare sul dtt la bontà della programmazione Sky, ma l’obiettivo a cui punta è ben più consistente, un multiplex tutto suo dove proporre programmi anche a pagamento (dal 2012 però), opportunità che l’Ue, a cui il marchio satellitare si è rivolta per avere il nulla osta, sarebbe disposta a concedere.

Sky sul Dtt, il matrimonio non s’ha da fare

 Avete presente il digitale terrestre? La rivoluzionari tecnologia verso cui sta convergendo tutto il sistema televisivo europeo, Italia compresa? Quella che ha drasticamente segnato la sorte di molti apparecchi televisivi ormai obsoleti, per la gioia delle aziende costruttrici un po’ meno per le nostre tasche? A oggi nelle zone come Roma e provincia convertite al dtt troppo in fretta, abbiamo tutti ben presenti i benefici a cui tale scelta scriteriata dettata da chissà quali interessi di parte, ci ha condotto: canali che vanno e vengono, segnali che spesso si bloccano (quelli della Rai in particolare) e soprattutto il clima di evidente deregulation in cui riversa la situazione delle frequenze dove a parte quelle di Rai e Mediaset, tutte le altre risultano distribuite alla carlona, con emittenti onnipresenti con più canali di seguito (tutti uguali) e altre anche prestigiose relegate in fondo alla “lista canali”, che ti costringono a una ricerca affannosa e non sempre coronata dal successo.

In un tale clima da far west si anima ancora una volta la contrapposizione tra i due colossi televisivi Sky e Mediaset. La prima con un indubbia posizione predominante sul satellite mentre la seconda favorita dal clima politico, decisa ad accrescere il proprio dominio sul dtt, già ricco di premesse grazie al fruttuoso riscontro dell’offerta Premium, spina nel fianco dell’operatore satellitare che ha visto un calo negli ultimi tempi dei propri abbonati.

Speed, il canale della velocità

 Dal 1996 esiste negli Stati Uniti un canale dedicato alle corse automobilistiche e motociclistiche The Speed Channel con sede a Charlotte nel North Carolina. In primo piano le gare di Formula 1 e NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing) fenomeno tipico del nord America (quello descritto nel film Cars) che dal 1948 anno della prima corsa, ha visto aumentare il numero degli eventi sportivi fino ad arrivare agli attuali 1500 disputati su 100 piste in 39 Stati, al momento trasmessi in 150 nazioni. Le gare coprono 17 dei primi 20 posti nella classifica degli eventi sportivi più visti negli USA.

Quando nasce alla fine degli anni ’90 lanciato da un gruppo di imprenditori Roger L.Werner Jr, E.Roger Williams, Nickolas Rodi e Robert Scanlon, il canale chiamato Speedvision , gestito dalla Cox Communications ma in particolare dal colosso della telefonia AT&T, si espande velocemente incontrando subito i favori del pubblico in particolare quello maschile.

Nel 2001 Speedvision, che assumerà l’attuale nome un anno, dopo viene acquistato dalla News Corporation di Rupert Murdoch, da allora il canale si è sempre più specializzato nella messa in onda di eventi sportivi automobilistici in particolare di genere NASCAR, fra cui The Speed World Challenge, gara creata nel 1996 dai fondatori della cable tv, all’interno della quale sono previsti dei curiosi intermezzi denominati My First Car, dove personaggi famosi dello spettacolo fra cui Ron Howard, Pierce Brosnan, e George Lucas (amante delle Fiat) parlano dei loro modelli di auto preferiti.

Il Fiorello Show chiude con il messaggio di Murdoch, ma tornerà in autunno

Il tanto chiacchierato e discusso Fiorello Show è finito. Lo spettacolo dello showman siciliano, però, tornerà, prima con quattro speciali settimanali di un’ora, in onda su Sky Uno a partire dal sette luglio, poi da settembre con una nuova edizione dello show.

Intanto, in occasione dell’ultima puntata dello show Rupert Murdoch, il presidente di Sky, ha mandato un messaggio a sorpresa a Fiorello:

I consumatori contro Sky: vittoria sui costi di recesso


Se da un lato l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge ha potuto annunciare di recente un notevole rallentamento delle disdette, relative agli abbonamenti gravati dell’iva al 20%, grazie alla presenza nella programmazione del Fiorello Show, non si può parlare di altrettanta atmosfera idilliaca con le associazioni dei consumatori. Da tempo l’Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) è scesa sul terreno di guerra contro il colosso della tv satellitare denunciando aumenti illeciti e pubblicità ingannevole, una battaglia vinta proprio in questi giorni almeno per quanto riguarda i costi di recesso dal Movimento Consumatori.

Il Tribunale di Roma, dopo la citazione in giudizio dell’Associazione Movimento Consumatori del febbraio 2008, ha ritenuto eccessivi i costi che Sky applica a chi decide di rescindere in anticipo il contratto riconoscendo il diritto a essere risarciti per circa 80 mila clienti.”Fino a settembre 2008, Sky faceva pagare costi di recesso da 270 euro a 900 euro, a seconda dei servizi che l’utente aveva attivato. Sono penali illegittime, perché secondo il decreto Bersani l’utente deve pagare costi di recesso, pari a quelli sostenuti dall’operatore per disattivare il servizio“, spiega Alessandro Mostaccio, responsabile telefonia dell’associazione.

Grandi manovre in casa Endemol ma anche altrove

 C’è aria di grande manovre nel campo delle produzioni televisive, sugli scudi Endemol una delle società più importanti del settore che vede tornare a se in veste di figliol prodigo Elisa Ambanelli, dimessasi a luglio dalla direzione di All Music, dopo aver visto fallire il nuovo corso dell’emittente, avviato positivamente tempo addietro, per mancanza dei necessari riscontri di pubblico e commerciali.

La Ambanelli che aveva già lavorato in Endemol, rientra con l’incarico di CCO (Chief Creative Officer) dell’intrattenimento che le conferisce la responsabilità dei programmi di intrattenimento leggero e del Dipartimento Format e Acquisizioni. Una scelta voluta da Paolo Bassetti, presidente e amministratore delegato di Endemol Italia e condivisa con la Holding Endemol:“Ho vagliato numerose proposte nel breve periodo di pausa che ho scelto di prendere. Sono sicura di aver fatto per me la scelta più stimolante, Endemol Italia è una grande realtà produttiva che sono certa mi consentirà di crescere ancora professionalmente. Sono felice di rientrare in Endemol e di tornare a lavorare con Paolo Bassetti che ha sempre creduto nelle mie capacità e nell’apporto che la mia personale esperienza può dare all’azienda”. Ha dichiarato la Ambanelli.

Per una naturale legge della compensazione nello stesso periodo sempre la Endemol vede andar via una delle figure di primo piano, quel Marco Tombolini che in veste di direttore generale, tanto aveva contribuito in passato a rendere lustro lo stellone dell’azienda legando il proprio nome a format di successo come Grande Fratello, I Migliori Anni, Affari Tuoi, Il Treno dei Desideri. All’orizzonte per lui nuovi quanto interessanti traguardi legati allo “sbarco” anche in Italia di due nuove società di produzione nel campo dei format, che in queste ore si stanno contendendo il suo ingaggio.

Silvio Berlusconi attacca Murdoch e nel frattempo ci entra in società!

Guardate bene l’uomo nella foto: lui è Rupert Murdoch, uno straniero che viene a portarci via i soldi. Murdoch non è Robin Hood, non è un Santo, ma da quando ha lanciato le pubblicità contro l’innalzamento (il raddoppio) dell’IVA alle Pay Tv, è diventato il nemico numero uno di Silvio Berlusconi (eppure fino a qualche tempo fa, avevano rapporti cordiali). Così almeno parrebbe dalle ultime dichiarazioni del Premier, che dice di lui:

E’ monopolista del satellite, non ha limiti di pubblicità, è posseduta da un cittadino straniero che si porta via tutti i soldi e che mi sembra abbia ancora privilegi tali da poter essere non contento ma supercontento.

Non tutti possono apprezzare la nuova uscita di Berlusconi, che sfiora il razzismo (cosa dovrebbero dire gli spagnoli, che se lo ritrovano proprietario di Telecinco?), perché non tutti sanno che il 25 novembre Finivest si è alleata con Murdoch, acquistando il 3,1% di Premiere la Pay Tv tedesca!