Azzurro – il programma musicale

Oggi per programmi tv del passato parleremo della trasmissione Azzurro, programma musicale nato nel 1982, per grazia del patron di Festivalbar, Vittorio Salvetti. La trasmissione andò in onda prima su Raidue dal 1982 al 1983, poi, dal 1984 al 1992 andò su Italia 1, sotto la regia di Mario Bianchi, Pino Callà ed Egidio Romio.

Dal 1982 al 1989, la storica kermesse musicale italiana si svolse presso il Teatro Petruzzelli di Bari, per passare poi nel Teatro Team di Bari fino al 1992. La manifestazione aveva l’obbiettivo di promuovere la musica italiana attraverso un meccanismo fatto votazione e giuria, le squadre di cantanti erano divise in gruppi, ognuno dei quali aveva un nome acquatico (poi divenne un colore), la vittoria veniva decretata da una giuria di 100 persone selezionate dalla Società specializzata in sondaggi d’opinione conosciuta come Doxa, insieme alla giuria Doxa, ve ne era un’altra composta da giornalisti di testate nazionali e conduttori radiofonici.

Telestudio Torino, un successo che dura da trent’anni

 Questa settimana riflettori puntati su Telestudio Torino, ovvero storia e gloria di una veterana tra le emittenti televisive locali italiane, davvero gloriosa visto il ricco palinsesto già in grado di offrire alla sua nascita verso la fine degli anni ’70. Il 24 agosto 1976 per iniziativa dell’editore Giuseppe Barberis compare nell’etere torinese il monoscopio di TST Telestudio Canale 24, quella che negli anni ’80 diverrà semplicemente Telestudio.

La programmazione di tutto rispetto coordinata da Fernando Di Gianmatteo, prevede dieci ore di trasmissioni di cui sette a colori e la maggior parte dei contenuti autoprodotti, tra cui il notiziario realizzato in collaborazione con il quotidiano La Stampa, Digestivo Sport dedicato agli avvenimenti sportivi, in particolare calcistici, della settimana e un film ogni sera. Nel frattempo alla direzione dell’emittente arriva il giovane Carlo Vetrugno, poi alla guida dei canali Mediaset, il quale dà un’ulteriore impulso a Telestudio con nuove e interessanti rubriche fra cui il cabaret di Mario e Pippo Santanastaso, protagonisti di Nostra Piemont, Cabaret.

GRP: Giornale Radiotelevisivo Piemonte

 All’alba del periodo in cui le televisioni locali muovevano i primi passi nell’etere italiano GRP ovvero Giornale Radio Piemonte con sede a Torino, è già una realtà importante sul territorio, prima come radio, poi come televisione fondata dal marchese Stelio Cassano di Camerana. Nel 1976, la Rai non è presente con le redazioni locali del terzo canale, le tv private hanno buon gioco nel campo dell’informazione e considerato che le stesse sono ancora in numero esiguo in Piemonte, GRP riesce ad affermarsi con una certa facilità. L’emittente è tra le prime a diffondere le proprie trasmissioni a colori, nel 1979 la programmazione copre le 24 ore, con una copertura del segnale che raggiunge non solo tutto il Piemonte ma anche la Val D’Aosta e la Svizzera Italiana.

L’acquisto di GRP da parte della storica nonchè blasonata Antenna 3 Lombardia consente all’emittente piemontese di raggiungere l’apice del successo, oltre a fungere da trampolino di lancio a quelli che diverranno volti noti nel campo dell’intrattenimento televisivo e del giornalismo fra cui Piero Chiambretti, Alba Parietti, Ramona Dell’Abate, Maria Teresa Ruta, ma anche Gian Paolo Ormezzano, Maura Fassio e Daniele Cerrato, oggi giornalisti Rai e Sara Varetto oggi a Sky Tg24

Fra le trasmissioni storiche dell’emittente entra a far parte La Bustarella condotto da Ettore Andenna realizzato in coproduzione con Antenna 3 Lombardia e caratterizzato dall’alto numero di spot pubblicitari, a rappresentare uno dei primi esempi di programmi sponsorizzati. Come avviene per le altre insigni consorelle sparse sul territorio italiano, anche GRP decide di entrare a far parte di circuiti televisivi, le cosiddette syndication, la prima è Euro Tv poi ne seguiranno altre fra cui Odeon, Cinquestelle, TV Italia, Junior TV, Super Six.